domenica 28 febbraio 2010
Comunicato dall'ESO in merito al sisma in CILE
Per vostra informazione, vi comunichiamo che il seguente annuncio è stato pubblicato sul sito dell' Eurpoean Southern Observatory:
ESO esprime il proprio sostegno e la propria partecipazione per le vittime occorse a causa del terremoto in Cile. Nessun danno è stato riscontrato alle strutture ed alle location di pertinenza degli osservatori dell'ESO.
Sabato 27 febbraio 2010 un terremoto di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile centrale alle 03:34 ora locale (07:34 CET). L'epicentro è stato rilevato a 115 km a nord-nord-est della città di Concepción ed a 325 km a sud-ovest della capitale Santiago. Il terremoto ha causato perdite significative e ingenti danni nel paese.
ESO esprime le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, e la sua simpatia e il supporto che sarà possibile offrire per tutte le persone colpite dal terremoto.
Pur essendo uno dei più forti terremoti mai registrati tra i 7 maggiori registrati in tutto il mondo, i siti degli osservatori ESO non hanno subito alcun danno grazie al fatto che sono progettati per sopportare l'attività sismica ed anche grazie alla loro distanza dall'epicentro.
A La Silla, la sospensione della fornitura elettrica ha causato il fermo delle osservazioni durante la notte. Il Paranal Observatory, il telescopio APEX e l'ALMA Operations Facility e Array Operations Site non sono stati coinvolti.
Nessuna vittima è segnalata tra il personale ESO. Allo stato attuale, vengono registrate interruzioni di corrente e interruzioni di rete. Ciò significa che le comunicazioni può essere limitate. E' lecito attendersi difficoltà o sospensioni dei viaggi per il personale all'interno del Cile. Esortiamo gli astronomi aventi osservazioni previste agli osservatori dell'ESO a sospendere il loro viaggio in Cile fino a nuovo avviso. Voli internazionali da e per aeroporto internazionale di Santiago sono al momento annullati o deviati. Informazioni sui programmi di osservazione saranno forniti in data da destinarsi.
Per saperne di più : ESO announcement 1010:
http://www.eso.org/public/events/announcements/ann1010/index.html
Saluti,
The ESO education and Public Outreach Department
28 February 2010
Dr. Paola Rebusco
Spaventoso terremoto in Cile : gli osservatori ESO ?
A parte lo sgomento che comporta apprendere dell'evento di un disastroso terremoto e del carico di pene umane che si è appena cominciato a generare, non ho potuto fare a meno di pensare al prezioso patrimonio scientifico che ha dimora in quel lontano Paese e che contribuisce comunque a mantenere particolarmente attenta la comunità scientifica internazionale a tutte le vicende che si verificano in tale area.
Non sapendo dove reperire informazioni adeguatamente aggiornate e di sufficiente autorevolezza, ho pensato che la cosa migliore fosse utilizzare i canali predisposti dall'ESO e quindi ho scritto alla Dr. Paola Rebusco del MIT Kavli Institute for Astrophysics and Space Research a Cambridge (Stati Uniti) così come indicato istituzionalmente sul sito dell'European Southern Observatory.
Ringrazio pubblicamente la Dr.ssa per l'immediata risposta che ci rende partecipi in tempo reale, grazie alla rete internet, di quanto avviene nella comunità scientifica internazionale e che vi riporto fedelmente per ulteriore e maggior condivisione :
================================
MSG EMAIL del 27 febbraio 2010 20.48
oggetto Re: Notizie sugli osservatori ESO a seguito del terremoto
FROM : Dr. Paola Rebusco - ESO Science Outreach Network
Buongiorno!
Grazie per l'email.
Al Paranal va tutto bene, ma non riusciamo a connetterci con il sito di La Silla e San Pedro de Atacama.
Appena avremo notizie aggiornate le metteremo sul sito internet www.eso.org.
Cordiali saluti,
Paola
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Questa la situazione, cari amici. Restiamo quindi in attesa di ulteriori notizie.
R.Baldini
ANTARES NOTIZIE
Non sapendo dove reperire informazioni adeguatamente aggiornate e di sufficiente autorevolezza, ho pensato che la cosa migliore fosse utilizzare i canali predisposti dall'ESO e quindi ho scritto alla Dr. Paola Rebusco del MIT Kavli Institute for Astrophysics and Space Research a Cambridge (Stati Uniti) così come indicato istituzionalmente sul sito dell'European Southern Observatory.
Ringrazio pubblicamente la Dr.ssa per l'immediata risposta che ci rende partecipi in tempo reale, grazie alla rete internet, di quanto avviene nella comunità scientifica internazionale e che vi riporto fedelmente per ulteriore e maggior condivisione :
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MSG EMAIL del 27 febbraio 2010 20.48
oggetto Re: Notizie sugli osservatori ESO a seguito del terremoto
FROM : Dr. Paola Rebusco - ESO Science Outreach Network
Buongiorno!
Grazie per l'email.
Al Paranal va tutto bene, ma non riusciamo a connetterci con il sito di La Silla e San Pedro de Atacama.
Appena avremo notizie aggiornate le metteremo sul sito internet www.eso.org.
Cordiali saluti,
Paola
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Questa la situazione, cari amici. Restiamo quindi in attesa di ulteriori notizie.
R.Baldini
ANTARES NOTIZIE
lunedì 22 febbraio 2010
Rientro Shuttle Endeavour : tutto OK !
Tutto Ok! Missione conclusa con atterraggio in notturna. Bentornati a Terra!
Un altra missione che entra a far parte della storia.
data :
22.2.10
sabato 20 febbraio 2010
Endeavour : fase di rientro iniziata
La missione congiunta dello shuttle con la stazione spaziale si è conclusa alle 07:54 pm East Time ovvero le 01:54 in Italia, orario al quale si sono sganciati attivando la fase di rientro a Terra per la navetta dopo 11 giorni di missione.
Grazie al sito della NASA e alla omonima TV disponibile anche via internet, ho potuto seguire in diretta il momento in cui i meccanismi di sgancio hanno rilasciato dolcemente la loro presa e allontanato lo shuttle dalla ISS. Il tutto è avvenuto a 334.600 km dalla superficie del pianeta mentre sorvolavano l'Oceano Atlantico a ovest della Mauritania e il Sahara occidentale.
Il Pilota Terry Virts ha pilotato manualmente lo shuttle a circa 200 metri davanti alla stazione per poi eseguire una rotazione intorno alla ISS mentre i membri dell'equipaggio e le telecamere nella stiva di carico dell'Endeavour si sono concentrati a documentare lo stato della stazione e dei suoi nuovi moduli "Tranquillity" e "Cupola".
(immagine della stiva dello shuttle ripresa dall'interno del modulo Cupola)
Dopo il "flyaround" verranno generati dei getti dall'Endeavour per spostare l'orbiter dietro la stazione per il controllo finale del sistema di protezione termica dello shuttle utilizzando l'Orbiter Boom Sensor System.
E' decisamente emozionante vedere le immagini che inquadrano la ISS volare sullo sfondo del pianeta che le scorre sotto.
Colgo l'occasione per proporvi un link molto interessante dal sito di "USA TODAY" che vi propone una ricostruzione animata dell'assemblaggio della ISS nel corso della sua evoluzione fino ad oggi :
http://i.usatoday.net/tech/graphics/iss_timeline/flash.htm
L'atterraggio al KSC di Cape Canaveral è previsto, tempo permettendo, alle 22:16 di DOMENICA 21/02 ovvero le 04:16 di LUNEDI' 22/02 ora italiana.
martedì 16 febbraio 2010
VISTA... su Orione!
Prendo spunto dal titolo del precedente post scritto da Roberto... anche perché il nome dato al telescopio in oggetto si presta al gioco di parole!
Il telescopio VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) fa parte dal dicembre 2009 dell'Osservatorio del Paranal dell'ESO (European Southern Observatory), nel deserto di Atacama nel Cile settentrionale. È situato sulla cima adiacente a quella che ospita il Very Large Telescope (VLT), condividendone le eccezionali condizioni osservative.
Lo specchio principale di VISTA ha un diametro di 4,1 metri ed ha caratteristiche geometriche e ottiche da conferirgli un campo visivo decisamente ampio. Grazie al suo enorme campo visivo, questo telescopio è in grado di catturare l’intera nebulosa di Orione in tutto il suo splendore e in un’unica ripresa; grazie alla sua capacità di osservare nell’infrarosso, può scrutare in profondità nelle regioni polverose della nebulosa, altrimenti nascoste, rivelando il curioso comportamento delle sue giovani stelle particolarmente attive che vi sono sepolte.
Non c'è molto da dire. Le immagini parlano da sole. Uno spettacolo!
Vi consiglio di consultare direttamente le pagine del portale ESO.
Qui potete trovare l'articolo (in italiano) con vari link.
Qui trovate l'immagine della nebulosa in vari formati, dimensioni e anche zoommabile (per inciso la dimensione massima della ripresa è di 12640 x 15546 pixels).
Uno spettacolo!
ESO PR Photo 1006a/10
Immagine all'infrarosso della Nebulosa
di Orione ripresa da VISTA
ESO PR Photo 1006b/10
Dettagli tratti dall'immagine all'infrarosso
della Nebulosa di Orione ripresa da VISTA
ESO PR Photo 1006c/10
Confronto fra immagine infrarossa
e visibile dell'intero campo della
Nebulosa di Orione ripreso da VISTA
ESO PR Photo 1006d/10
Confronto fra immagine infrarossa e
visibile di un dettaglio della Nebulosa
di Orione ripreso da VISTA
ESO PR Video 1006a/10
ESOcast 14: Orione sotto una nuova luce
ESO PR Video 1006b/10
Uno zoom sull'immagine all'infrarosso della
Nebulosa di Orione ripresa da VISTA
ESO PR Video 1006c/10
Una panoramica dell'immagine
all'infrarosso della Nebulosa di
Orione ripresa da VISTA
ESO PR Video 1006d/10
Dissolvenza dall'infrarosso al
visibile della Nebulosa di Orione
lunedì 15 febbraio 2010
Missione STS-130 : a room with view (camera con vista)
La stazione spaziale è ora dotata di "camera con vista". Si tratta sicuramente di una camera speciale ma rischiamo di scadere a scrivere banalità dato che stiamo già parlando di un oggetto, la ISS, grande come un campo da calcio e che viaggia intorno al nostro pianeta a 27.000 km/h (più o meno).
Date le premesse, ogni riga di resoconto è implicitamente intrisa in un ambito di eccezionalità e di entusiastico stupore per quanto si stà compiendo in orbita e, così come mio figlio reclama di farci una capatina quando sarà grande, vedendo volteggiare l'equipaggio in assenza di gravità all'interno della stazione anche io non posso mnascondere che vorrei provare le sensazioni impagabili che possono godere questi pionieri dello spazio.
Ho scritto "pionieri" perchè, nonostante tutto quello che si è fatto finora in ambito spaziale, è bene tenere presente che siamo ancora alla preistoria di ciò che si prospetta che dovrà/potrà/vorrà (?) realizzare la specie umana per potersi spostare (minimamente) dal proprio "granello" planetario.
Ma passiamo a qualche aggiornamento sulla missone.
L'equipaggio ha riposizionato la cupola dal bordo anteriore del modulo Tranquility al lato "fronte-Terra". È agganciato e tutti i comuni bulloni del meccanismo sono stati inseriti saldamente.
Gli astronauti stanno proseguendo con l'attivazione del nuovo "nodo" Tranquility.
Gli specialisti di missione Nicholas Patrick e Robert Behnken hanno trascorso le prime tre ore della loro giornata lavorativa sugli strumenti e le preparazioni necessarie in camera di compensazione della stazione per l'ultima passeggiata spaziale prevista per Martedì.
Il pilota Terry Virts e la specialista di missione Kathyrn P. Hire hanno dato il via al giorno di monitoraggio per la depressurizzazione del modulo cupola. Mentre operavano con il Canadarm2, il comandante della stazione Jeff Williams ha gestito i meccanismi di attracco per eseguire il trasferimento della cupola dalla posizione di trasporto utilizzata per inserire il modulo nella stiva dello shuttle a quella di apertura ovvero sul lato del modulo Tranquillity sempre rivolto verso la Terra. La Cupola sarà poi ripressurizzata e verranno monitorati i sigilli ermetici dai controllori di volo di Houston. Allo stesso tempo il comandante della navetta George Zamka, lo Specialista di Missione Stephen Robinson, e gli ingegneri di volo della stazione Max Suraev e TJ Creamer riprenderanno l'allestimento e l'attivazione del modulo Tranquillity.
Virts e Hire hanno inoltre dedicato il loro tempo per rispondere alle domande formulate in merito alla missione preparate dagli studenti del "NASA Explorer", il progetto dedicato alle scuole.
Date le premesse, ogni riga di resoconto è implicitamente intrisa in un ambito di eccezionalità e di entusiastico stupore per quanto si stà compiendo in orbita e, così come mio figlio reclama di farci una capatina quando sarà grande, vedendo volteggiare l'equipaggio in assenza di gravità all'interno della stazione anche io non posso mnascondere che vorrei provare le sensazioni impagabili che possono godere questi pionieri dello spazio.
Ho scritto "pionieri" perchè, nonostante tutto quello che si è fatto finora in ambito spaziale, è bene tenere presente che siamo ancora alla preistoria di ciò che si prospetta che dovrà/potrà/vorrà (?) realizzare la specie umana per potersi spostare (minimamente) dal proprio "granello" planetario.
Ma passiamo a qualche aggiornamento sulla missone.
L'equipaggio ha riposizionato la cupola dal bordo anteriore del modulo Tranquility al lato "fronte-Terra". È agganciato e tutti i comuni bulloni del meccanismo sono stati inseriti saldamente.
Gli astronauti stanno proseguendo con l'attivazione del nuovo "nodo" Tranquility.
Gli specialisti di missione Nicholas Patrick e Robert Behnken hanno trascorso le prime tre ore della loro giornata lavorativa sugli strumenti e le preparazioni necessarie in camera di compensazione della stazione per l'ultima passeggiata spaziale prevista per Martedì.
Il pilota Terry Virts e la specialista di missione Kathyrn P. Hire hanno dato il via al giorno di monitoraggio per la depressurizzazione del modulo cupola. Mentre operavano con il Canadarm2, il comandante della stazione Jeff Williams ha gestito i meccanismi di attracco per eseguire il trasferimento della cupola dalla posizione di trasporto utilizzata per inserire il modulo nella stiva dello shuttle a quella di apertura ovvero sul lato del modulo Tranquillity sempre rivolto verso la Terra. La Cupola sarà poi ripressurizzata e verranno monitorati i sigilli ermetici dai controllori di volo di Houston. Allo stesso tempo il comandante della navetta George Zamka, lo Specialista di Missione Stephen Robinson, e gli ingegneri di volo della stazione Max Suraev e TJ Creamer riprenderanno l'allestimento e l'attivazione del modulo Tranquillity.
Virts e Hire hanno inoltre dedicato il loro tempo per rispondere alle domande formulate in merito alla missione preparate dagli studenti del "NASA Explorer", il progetto dedicato alle scuole.
giovedì 11 febbraio 2010
Appuntamento con le stelle - Serantares
Domani sera, venerdì 12 febbraio, classico appuntamento con le stelle al Liceo Scientifico "Gregorio Ricci Curbastro" di Lugo.
Come descritto nella locandina a fianco che è possibile ingrandire, il programma prevede osservazioni al sempre valido telescopio "Giovanni Roccati" che si trova sul tetto dell'edificio.
Purtroppo le condizioni meteo non sono per niente promettenti, però vi aspettiamo comunque numerosi. Nel caso, trascorreremo un paio d'ore insieme, parlando di stelle e nuove scoperte in campo astronomico con interessanti videoproiezioni nella calda e accogliente aula magna del Liceo!
Non mancate!!!
data :
11.2.10
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Serantares
mercoledì 10 febbraio 2010
All'osservatorio, una sera d'inverno con Sirio e Marte
Eccomi qui a raccontarvi dell'ultima visita all'osservatorio. Qui il cielo sta regalandoci l'ennesima nevicata della stagione, chissà adesso quanta neve starà cadendo a Monteromano, ed un bianco silenzio starà avvolgendo l'osservatorio in un gelido abbraccio...
Costretto dalla necessità di scaricare la memoria della mia stazione meteo, ieri sera sono salito fino all'osservatorio con la compagnia di Claudio Tabanelli, il nostro mitico socio di Zello. E' stato un piacere passare qualche ora in compagnia di Claudio, e ritrovarsi a fare 4 chiacchere rilassate come non facevamo da tempo.
All'arrivo abbiamo capito che avremo dovuto lasciare l'automobile in strada: la stradina di Leo era spalata su misura, e circa 30 cm di neve fungevano da barriera ad un eventuale tentativo di imboccare la stradina della sbarra. Parcheggiato sulla cumonale ci siamo arrampicati verso l'osservatorio: in modo inaspettato la neve era così dura da permetterci di camminare come su un pavimento, senza sprofondare di un millimetro! La temperatura era fredda, circa -2 °C e la stellata sembrava buona!
Trovando installato il Newton, Abbiamo iniziato puntando M42, è sempre un piacere osservare la nebulosa di Orione al Newton, una vera delizia per gli occhi!
Poi abbiamo divagato nei dintorno e più precisamente su M78 e M41.
Obiettivo delle osservazioni era però tentare di osservare Sirio B, la nana bianca più vicina alla terra, una stella che ha cambiato il corso dell'astronomia, quando ci si accorse della sua spaventosa densità! Non è un oggetto facile: la sua vicinanza a Sirio con il suo splendore la rende elusiva. Quest'anno però la sua distanza da Sirio A è arrivata a circa 8", forse si può cercare di osservarla, dopo tutto abbiamo per sempre il telescopio Diemme da 50 cm di diametro! Allo scopo abbiamo cambiato ottica e montato la configurazione cassegrain.
8 secondi no nsono pochi, circa il doppio della separazione che divide Castore A con Castore B che abbiamo fotografato nel corso della sera.
Nonostante ciò, dopo un'iniziale illusione ottica, dovuta ad un rilesso di Sirio A, abbiamo capito che la ricerca era veramente difficile se non impossibile. Ci riproveremo sicuramente, magari collimando meglio le ottiche e vedendo di applicare un diframmao una sagoma per vedere di ridurre al minimo gli affetti di diturbo della luce di Sirio A.
Per consolarci abbiamo rivolto il cassegrain verso il pianeta Marte, e lo spettacolo è stato veramente esaltante: la serata non era certo andata persa! Il pianeta Rosso dava spettacolo con la sua calotta polare meridionale e la Sirtis Maior, quella specie di penisola scura che fu osservata anche da Christiaan Huygens, era in grande evidenza. Una visione davvero suggestiva, uno dei ricordi più belli di questa serata in amicizia passatto sotto la volta celeste!
Costretto dalla necessità di scaricare la memoria della mia stazione meteo, ieri sera sono salito fino all'osservatorio con la compagnia di Claudio Tabanelli, il nostro mitico socio di Zello. E' stato un piacere passare qualche ora in compagnia di Claudio, e ritrovarsi a fare 4 chiacchere rilassate come non facevamo da tempo.
All'arrivo abbiamo capito che avremo dovuto lasciare l'automobile in strada: la stradina di Leo era spalata su misura, e circa 30 cm di neve fungevano da barriera ad un eventuale tentativo di imboccare la stradina della sbarra. Parcheggiato sulla cumonale ci siamo arrampicati verso l'osservatorio: in modo inaspettato la neve era così dura da permetterci di camminare come su un pavimento, senza sprofondare di un millimetro! La temperatura era fredda, circa -2 °C e la stellata sembrava buona!
Trovando installato il Newton, Abbiamo iniziato puntando M42, è sempre un piacere osservare la nebulosa di Orione al Newton, una vera delizia per gli occhi!
Poi abbiamo divagato nei dintorno e più precisamente su M78 e M41.
Obiettivo delle osservazioni era però tentare di osservare Sirio B, la nana bianca più vicina alla terra, una stella che ha cambiato il corso dell'astronomia, quando ci si accorse della sua spaventosa densità! Non è un oggetto facile: la sua vicinanza a Sirio con il suo splendore la rende elusiva. Quest'anno però la sua distanza da Sirio A è arrivata a circa 8", forse si può cercare di osservarla, dopo tutto abbiamo per sempre il telescopio Diemme da 50 cm di diametro! Allo scopo abbiamo cambiato ottica e montato la configurazione cassegrain.
8 secondi no nsono pochi, circa il doppio della separazione che divide Castore A con Castore B che abbiamo fotografato nel corso della sera.
Nonostante ciò, dopo un'iniziale illusione ottica, dovuta ad un rilesso di Sirio A, abbiamo capito che la ricerca era veramente difficile se non impossibile. Ci riproveremo sicuramente, magari collimando meglio le ottiche e vedendo di applicare un diframmao una sagoma per vedere di ridurre al minimo gli affetti di diturbo della luce di Sirio A.
Per consolarci abbiamo rivolto il cassegrain verso il pianeta Marte, e lo spettacolo è stato veramente esaltante: la serata non era certo andata persa! Il pianeta Rosso dava spettacolo con la sua calotta polare meridionale e la Sirtis Maior, quella specie di penisola scura che fu osservata anche da Christiaan Huygens, era in grande evidenza. Una visione davvero suggestiva, uno dei ricordi più belli di questa serata in amicizia passatto sotto la volta celeste!
data :
10.2.10
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lunedì 8 febbraio 2010
Lo Shuttle Endeavour è in orbita
Spettacolare lancio da Cape Canaveral
Lunedì, 08 Feb 2010 10:15:21
Lancio perfetto questa mattina. Lo shuttle Endeavour è partito nuovamente per agganciare la stazione spaziale ISS e aggiungere un altro modulo e la "famosa" cupola realizzati in Italia dalla ALENIA.
La missione STS-130 si preannuncia anch'essa come le precedenti, come una missione da record oltre ad essere considerata secondo le dichiarazioni dei vari resposnabili, "particolarmente complessa". Ma ce ne sono forse di non complesse?! Stiamo parlando di una missione nello spazio!
Jean-Jacques Dordain, directore generale dell'ESA, ha dichiarato che si tratta di un evento importante, molto importante in quanto lo shuttle è carico di tecnologia europea.
L'equipaggio di Endeavour è composto da George Zamka (Comandante), Terry Virts Jr. (Pilota), Nicholas Patrick (Mission Specialist), Robert Behnken (Mission Specialist), Stephen Robinson (Mission Specialist) e Kathryn Hire (Mission Specialist).
L'Orbiter trasporta sulla Stazione il "Node 3", ovvero il terzo modulo di connessione pressurizzato battezzato "Tranquillity" e la Cupola a quest'ultimo connessa.
L'infisso in alluminio è stato "scolpito" in un pezzo solo da un unico blocco di metallo. Composta da sette finestre, oltre che godere di un panorama unico e mozzafiato, renderà possibile controllare le attività esterne alla Stazione.
La Cupola ospiterà una delle due "Robotic Workstation" presenti nella ISS per le manutenzioni e le operazioni di servizio esterne.
La missione STS-130 durerà 13 giorni, durante i quali saranno effettuate tre "passeggiate spaziali". Se desiderate vedere la TIMELINE della missione cliccate sul seguente LINK : TIMELINE STS-130 ENDEAVOUR
data :
8.2.10
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sabato 6 febbraio 2010
Le scelte di Obama
Come era stato anticipato dalle indiscrezioni dei giorni scorsi, l’Amministrazione Obama ha modificato drasticamente le priorità della NASA, cancellando il programma Constellation, che entro il 2020 avrebbe dovuto riportare l’uomo sulla Luna.
Due considerazioni personali.
La prima, breve, anche perché il ragionamento porterebbe inevitabilmente ad indagare le miserie dell’animo umano. Sono dell’opinione che si è persa l’ennesima occasione per sviluppare un grande progetto che, come lo fu a suo tempo il Progetto Apollo, avrebbe potuto essere da traino per la ricerca nei prossimi 10-12 anni. E invece, nella necessità di contenere le spese, è sempre la ricerca scientifica a dover cedere il passo. Mi viene da aggiungere con rassegnata amarezza, mentre gli investimenti per gli armamenti crescono inesorabilmente…
Seconda considerazione. Da noi la notizia è passata come un semplice taglio alla missione che avrebbe dovuto riportare l’uomo sulla Luna entro il 2020; anche il presidente democratico Obama taglia la ricerca!
Ma la verità è che se da una parte il presidente propone di cancellare Constellation, un progetto in cui non sembrava credere davvero nessuno, dall'altra ha chiesto di aumentare il budget della NASA di ben 6 miliardi di dollari nel quinquennio 2011-2015. E in generale, ha chiesto un aumento del 5.9% della spesa per la ricerca scientifica.
E in Italia? In Italia, per motivi semplicemente politici (ma sarebbe meglio dire, bassamente politici) un politico di professione insulta la senatrice a vita e premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini; in Italia, sempre per motivi politici, una ex soubrette televisiva ed ora deputata si reputa in grado di giudicare le capacità scientifiche del direttore generale del CERN Luciano Maiani e insulta il premio Nobel per la fisica Sheldon Glashow, che lo difende.
In Italia la ricerca è dimenticata.
“Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito.” E i nostri politici cosa guardano?
data :
6.2.10
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martedì 2 febbraio 2010
Il guardiano di Monteromano
Chissà dove andremo! - si chiedevano dei piccoli fiocchi di neve che cadevano in un giorno d'inverno.
Io voglio finire su di un tetto insieme ai miei compagni, così chiacchiereremo un po' prima di sciorglierci!
Io invece vorrei coprire un albero di Natale; li guardavo sempre da quassù!
Ed io vorrei cadere sulla coda di un gatto per farlo arrabbiare!
Ed io vorrei diventare una piccola parte di un pupazzo di neve!
Io vorrei finire sulla mano di un bimbo!
(Favola di Maria Bucciero)
Il Generale Inverno si fa sentire quest'anno, non c'è che dire...
E ha lasciato un suo luogotenente a guardia dell'Osservatorio di Monteromano!
Grazie di cuore a Noemi, Vera e Lele.
Io voglio finire su di un tetto insieme ai miei compagni, così chiacchiereremo un po' prima di sciorglierci!
Io invece vorrei coprire un albero di Natale; li guardavo sempre da quassù!
Ed io vorrei cadere sulla coda di un gatto per farlo arrabbiare!
Ed io vorrei diventare una piccola parte di un pupazzo di neve!
Io vorrei finire sulla mano di un bimbo!
(Favola di Maria Bucciero)
Il Generale Inverno si fa sentire quest'anno, non c'è che dire...
E ha lasciato un suo luogotenente a guardia dell'Osservatorio di Monteromano!
Grazie di cuore a Noemi, Vera e Lele.
data :
2.2.10
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Osservatorio Monteromano
lunedì 1 febbraio 2010
Eventi del mese - Febbraio 2010
Questi i principali eventi astronomici del mese di febbraio 2010.
Luna
6 febbraio: ultimo quarto di Luna (ore 00e48 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 387.127 km
Dimensione apparente della Luna: 31'34"
14 febbraio: Luna nuova (ore 03e51 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 409.805 km
22 febbraio: primo quarto di Luna (ore 01e41 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 380.750 km
Dimensione apparente della Luna: 32'13"
28 febbraio: Luna piena (ore 17e37 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 359.016 km
Dimensione apparente della Luna: 33'44"
Pianeti
Mercurio è stella del mattina per tutto il mese, anche se solo per i primi giorni di febbraio è possibile osservarlo sufficientemente alto sopra l’orizzonte a est, poco prima del sorgere del Sole, a causa della sfavorevole inclinazione dell’eclittica. Già da metà mese si avvicina rapidamente alla nostra stella.
Venere, divenuta da poco stella della sera, è difficilmente osservabile perché ancora troppo vicina al Sole. Solo verso fine mese, allontanatosi sufficientemente dalla nostra stella, sarà individuabile verso ovest-sudovest grazie ad una magnitudine che riesce comunque ad attirare l’attenzione: -3,91!
Marte, avendo da pochi giorni passato l’opposizione è ancora protagonista in cielo. Per tutto il periodo si muove di moto retrogrado (da est verso ovest) dalla costellazione del Cancro verso i Gemelli. La sua magnitudine diminuisce rapidamente, passando da -1,25 di inizio mese a -0,62 di fine febbraio.
Giove è ancora visibile brevemente nella luce del tramonto di inizio mese. Nella seconda metà di febbraio si avvicina rapidamente al Sole divenendo inosservabile. Il 28 febbraio è in congiunzione superiore.
Saturno si muove con lento moto retrogrado (da est verso ovest) nella costellazione della Vergine. Ormai è praticamente osservabile per tutta la notte, dal momento che tra poco più di un mese sarà all’opposizione.
Anche per Urano il periodo di visibilità sta volgendo al termine. Ancora rintracciabile a sud della testa occidentale dei Pesci ad inizio mese, andrà a perdersi progressivamente nella luce del tramonto con l’avvicinarsi di marzo.
Nettuno è del tutto inosservabile, dal momento che si trova in congiunzione superiore con il Sole il 15 febbraio.
Altri fenomeni
2 febbraio: Luna (fase calante all’83%) e Saturno (magnitudine +0,73) sorgono insieme ad est poco prima delle ore 22.
3 febbraio: Luna (fase calante al 71%) e Spica sorgono insieme ad est circa alle ore 23e40.
8 febbraio: congiunzione Venere-Nettuno subito dopo il tramonto; purtroppo la vicinanza del Sole (poco meno di 7 gradi…) rende quasi impossibile l’osservazione.
12 febbraio: bellissima congiunzione Luna-Mercurio poco prima del sorgere del Sole; il nostro satellite si presenta con una sottilissima falce calante (fase al 3%) a poco meno di 2 gradi dal pianeta più piccolo. Visione mirabile con un buon binocolo, anche se occorrono orizzonti decisamente liberi dal momento che il Sole sorge appena un’ora dopo (vedere immagine a fianco).
17 febbraio: congiunzione Giove-Venere verso sudovest-ovest, appena dopo il tramonto; anche in questo caso l’osservazione è resa difficile dalla vicinanza del Sole ai due pianeti più luminosi del Sistema Solare. Infatti il Sole tramonta alle 17e47 mentre i due pianeti tramontano appena 45 minuti più tardi.
21 febbraio: la Luna (falce crescente al 47%) transita molto vicina alle Pleiadi, sfiorando Merope.
25 febbraio: congiunzione non troppo stretta tra Luna (fase crescente all’89%) e Marte; il pianeta rosso si trova nella costellazione del Cancro mentre il nostro satellite naturale galleggia sul confine con i Gemelli.
27 febbraio: curiosa congiunzione Nettuno-Mercurio tra est-sudest poco prima dell’alba; il pianeta più vicino al Sole e quello più lontano si vengono a trovare a meno di 2 gradi di distanza. Osservazione resa assai difficile dalla vicinanza del Sole e dell’orizzonte!
Luna
6 febbraio: ultimo quarto di Luna (ore 00e48 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 387.127 km
Dimensione apparente della Luna: 31'34"
14 febbraio: Luna nuova (ore 03e51 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 409.805 km
22 febbraio: primo quarto di Luna (ore 01e41 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 380.750 km
Dimensione apparente della Luna: 32'13"
28 febbraio: Luna piena (ore 17e37 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 359.016 km
Dimensione apparente della Luna: 33'44"
Pianeti
Mercurio è stella del mattina per tutto il mese, anche se solo per i primi giorni di febbraio è possibile osservarlo sufficientemente alto sopra l’orizzonte a est, poco prima del sorgere del Sole, a causa della sfavorevole inclinazione dell’eclittica. Già da metà mese si avvicina rapidamente alla nostra stella.
Venere, divenuta da poco stella della sera, è difficilmente osservabile perché ancora troppo vicina al Sole. Solo verso fine mese, allontanatosi sufficientemente dalla nostra stella, sarà individuabile verso ovest-sudovest grazie ad una magnitudine che riesce comunque ad attirare l’attenzione: -3,91!
Marte, avendo da pochi giorni passato l’opposizione è ancora protagonista in cielo. Per tutto il periodo si muove di moto retrogrado (da est verso ovest) dalla costellazione del Cancro verso i Gemelli. La sua magnitudine diminuisce rapidamente, passando da -1,25 di inizio mese a -0,62 di fine febbraio.
Giove è ancora visibile brevemente nella luce del tramonto di inizio mese. Nella seconda metà di febbraio si avvicina rapidamente al Sole divenendo inosservabile. Il 28 febbraio è in congiunzione superiore.
Saturno si muove con lento moto retrogrado (da est verso ovest) nella costellazione della Vergine. Ormai è praticamente osservabile per tutta la notte, dal momento che tra poco più di un mese sarà all’opposizione.
Anche per Urano il periodo di visibilità sta volgendo al termine. Ancora rintracciabile a sud della testa occidentale dei Pesci ad inizio mese, andrà a perdersi progressivamente nella luce del tramonto con l’avvicinarsi di marzo.
Nettuno è del tutto inosservabile, dal momento che si trova in congiunzione superiore con il Sole il 15 febbraio.
Altri fenomeni
2 febbraio: Luna (fase calante all’83%) e Saturno (magnitudine +0,73) sorgono insieme ad est poco prima delle ore 22.
3 febbraio: Luna (fase calante al 71%) e Spica sorgono insieme ad est circa alle ore 23e40.
8 febbraio: congiunzione Venere-Nettuno subito dopo il tramonto; purtroppo la vicinanza del Sole (poco meno di 7 gradi…) rende quasi impossibile l’osservazione.
12 febbraio: bellissima congiunzione Luna-Mercurio poco prima del sorgere del Sole; il nostro satellite si presenta con una sottilissima falce calante (fase al 3%) a poco meno di 2 gradi dal pianeta più piccolo. Visione mirabile con un buon binocolo, anche se occorrono orizzonti decisamente liberi dal momento che il Sole sorge appena un’ora dopo (vedere immagine a fianco).
17 febbraio: congiunzione Giove-Venere verso sudovest-ovest, appena dopo il tramonto; anche in questo caso l’osservazione è resa difficile dalla vicinanza del Sole ai due pianeti più luminosi del Sistema Solare. Infatti il Sole tramonta alle 17e47 mentre i due pianeti tramontano appena 45 minuti più tardi.
21 febbraio: la Luna (falce crescente al 47%) transita molto vicina alle Pleiadi, sfiorando Merope.
25 febbraio: congiunzione non troppo stretta tra Luna (fase crescente all’89%) e Marte; il pianeta rosso si trova nella costellazione del Cancro mentre il nostro satellite naturale galleggia sul confine con i Gemelli.
27 febbraio: curiosa congiunzione Nettuno-Mercurio tra est-sudest poco prima dell’alba; il pianeta più vicino al Sole e quello più lontano si vengono a trovare a meno di 2 gradi di distanza. Osservazione resa assai difficile dalla vicinanza del Sole e dell’orizzonte!
Attività Antares
Venerdì 12 febbraio: Serantares
Liceo Scientifico di Lugo
“Il Cielo invernale-Osservazioni al telescopio”
(Seguirà locandina)
By Daniela e Angelo
Venerdì 12 febbraio: Serantares
Liceo Scientifico di Lugo
“Il Cielo invernale-Osservazioni al telescopio”
(Seguirà locandina)
data :
1.2.10
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