sabato 6 febbraio 2010

Le scelte di Obama

Come era stato anticipato dalle indiscrezioni dei giorni scorsi, l’Amministrazione Obama ha modificato drasticamente le priorità della NASA, cancellando il programma Constellation, che entro il 2020 avrebbe dovuto riportare l’uomo sulla Luna.


Due considerazioni personali.
La prima, breve, anche perché il ragionamento porterebbe inevitabilmente ad indagare le miserie dell’animo umano. Sono dell’opinione che si è persa l’ennesima occasione per sviluppare un grande progetto che, come lo fu a suo tempo il Progetto Apollo, avrebbe potuto essere da traino per la ricerca nei prossimi 10-12 anni. E invece, nella necessità di contenere le spese, è sempre la ricerca scientifica a dover cedere il passo. Mi viene da aggiungere con rassegnata amarezza, mentre gli investimenti per gli armamenti crescono inesorabilmente…
Seconda considerazione. Da noi la notizia è passata come un semplice taglio alla missione che avrebbe dovuto riportare l’uomo sulla Luna entro il 2020; anche il presidente democratico Obama taglia la ricerca!
Ma la verità è che se da una parte il presidente propone di cancellare Constellation, un progetto in cui non sembrava credere davvero nessuno, dall'altra ha chiesto di aumentare il budget della NASA di ben 6 miliardi di dollari nel quinquennio 2011-2015. E in generale, ha chiesto un aumento del 5.9% della spesa per la ricerca scientifica.


E in Italia? In Italia, per motivi semplicemente politici (ma sarebbe meglio dire, bassamente politici) un politico di professione insulta la senatrice a vita e premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini; in Italia, sempre per motivi politici, una ex soubrette televisiva ed ora deputata si reputa in grado di giudicare le capacità scientifiche del direttore generale del CERN Luciano Maiani e insulta il premio Nobel per la fisica Sheldon Glashow, che lo difende.
In Italia la ricerca è dimenticata.
“Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito.” E i nostri politici cosa guardano?

10 commenti:

Annarita ha detto...

Caro Angelo, sono perfettamente d'accordo con le tue considerazioni!

E' veramente triste assistere a tali scempiaggini. Come ci si permette di offendere una donna e una scienziata del livello della professoressa Montalcini o di esprimere dei giudizi su un grande come Maiani?

E' una vergogna che capita solo in questo sofferente Paese.

Un caro saluto.
annarita

Luigi Foschini ha detto...

Abbi pazienza, Angelo, ma quello che dice l'amministratore della NASA e riportato da Caprara sul Corriere della Sera, non mi sembra improntato alla felicità di avere più fondi:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_febbraio_06/nasa-fondi-cape-canaveral-caprara_94350520-134f-11df-aca8-00144f02aabe.shtml

Alla NASA hanno tolto sui 44 miliardi di US$ (costo iniziale stimato di Constellation nel periodo 2011-2015) e poi "incrementano" il budget NASA di soli 6 mld US$ nello stesso periodo: a me sembra che risulti complessivamente un taglio...

Enrico Montanari ha detto...

Sono due cose diverse Luigi: un conto è cancellare un singolo progetto, dato che i fondi, pur tanti che siano, non vanno all'ente in generale ma per finanziare quello specifico progetto, un conto aumentare i fondi generali che vengono poi utilizzati in modo variegato. Poi che constellation portasse ad una crescita complessiva della Nasa non ci piove, ma se alla fine non hanno visto una convenienza globale della missione, ci sta. Detto questo rimane la tristezza della situazione italiana con la tendenza dell'appiattimento della politica che poi si propaga inevitabilmente al resto...buona domenica

Luigi Foschini ha detto...

Il budget della NASA, così come è anche descritto nel link citato da Angelo, è composto dalle voci relative ai vari progetti. Se cavi il più grosso, hai un calo del budget complessivo, anche se poi ci aggiungi una briciola per cercare di lenire l'impatto, che sarà comunque vistoso. Tieni presente infatti che ciascun progetto ha sempre un "overhead", cioè un costo legato al suo funzionamento, che finisce nelle casse dell'ente che realizza il progetto a suo libero uso e consumo. Non so quanto sia esattamente per la NASA, ma da noi generalmente è intorno al 6-10% dell'importo complessivo, mentre nei bandi Europei sale al 20%.

Quindi, la NASA non solo perde un progetto importante (pensa all'impatto che ebbe a suo tempo il progetto Apollo), ma anche soldi contanti che le sarebbero arrivati in cassa in termini di overhead. Non so se i 6 mld US$ saranno sufficienti a compensare le perdite dei soli overheads...

Al di là dei dettagli, resta comunque il fatto che anche negli USA tagliano i fondi alla ricerca e/o li ridistribuiscono su obiettivi più immediati (ricerca medica e meteorologica). La cosa non è poi così incomprensibile e ingiustificabile, tenendo presente che la crisi si fa ancora sentire...

Luigi Foschini ha detto...

Ovviamente, riguardo la ricerca in Italia, il discorso è molto differente e meriterebbe una discussione a parte. Qui, ho cercato di mantenermi focalizzato sull'argomento principale del post di Angelo, cioè "Le scelte di Obama".

Gianluigi Filippelli ha detto...

Forse avrò capito male, o semplicemente erano affermazioni di circostanza, ma qui la Nasa non mi sembra molto scontenta. In ogni caso il budget complessivo è di 100 miliardi e se la cancellazione di un programma, voluto dall'amministrazione precedente e fortemente ingegneristico, porterà più soldi ai progetti scientifici (mentre quelli esplorativi si aprono ai privati), forse così male non è andata.

Angelo Venturelli ha detto...

Infatti Gianluigi.
Charles Bolden, ex astronauta e oggi direttore generale della NASA su nomina di Obama, ha detto: “Seguiremo un approccio all’esplorazione umana più sostenibile e faciliteremo lo sviluppo di una nuova industria commerciale. Se concentrassimo troppi sforzi e finanziamenti sul ritorno sulla Luna, trascureremmo gli investimenti nelle tecnologie chiave necessarie per andare oltre”.
I nuovi progetti della NASA guardano lontano. I 6 miliardi in più stanziati per i prossimi cinque anni, per un totale di 100 miliardi, hanno lo scopo di sviluppare nuove tecnologie per spingere le missioni umane fino a Marte, progettare e spedire sonde automatiche per esplorare gli ambienti alieni da colonizzare, coinvolgere di più l’industria privata nello sviluppo dei lanciatori con equipaggio umano, estendere fino al 2020 l’operatività della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Le missioni di indagine scientifica costeranno 3,2 miliardi di dollari, 500 milioni serviranno per sviluppare un’industria privata capace di portare in autonomia e sicurezza gli equipaggi umani in orbita quando, entro la fine quest’anno, gli Shuttle andranno in pensione, e quasi 200 milioni saranno spesi di prolungare la vita della ISS.

Gianluigi Filippelli ha detto...

Il tuo ultimo commento, caro Angelo, mi ha dato la chiave per iniziare una recensione il cui inizio mi sta tormentando da un po'.

Grazie!

Ovviamente lascerò un link, come da intenzioni originarie d'altronde, al post.

marco ha detto...

Non mi stupisce piu' di tanto la scelta di Obama di tagliare il progetto della NASA... daltronde quando avrebbe potuto fare veramente qualcosa per la riduzione dei gas serra ("congresso di Copenagen") se ne è scappato a casa per firmare pochi giorni dopo l'accordo sulla riforma sanitaria.. qusto mi fa pensare che la svolta che ci si aspettava in USA per ora non c'è stata,è rimasto tutto come prima (io ti concedo la riforma e tu non firmi trattati) ed è uguale per la NASA si taglia la ricerca e si aumentano i soldati in medioriente e pensare che gli hanno dato il Nobel per la Pace.Per quel che riguarda noi cosa c'è da aspettarci....visto che le uniche risorse che abbiamo(territorio agricoltura cultura storia e CERVELLI) vengono regolarmente declassate e ignorate

Angelo Venturelli ha detto...

Ok Gianluigi, grazie!