Io e Alfredo avevamo pensato alla serata (8 Agosto) principalmente
per effettuare qualche foto con i 3 telescopi presenti in osservatorio che, lo
ricordiamo, sono:
-
un rifrattore con lente principale da 150 mm e focale 2250 mm;
-
un rifrattore Borg del diametro di 100 mm con focale da 600 mm;
-
il telescopio Marcon in configurazione SC con diametro 500 mm e focale 10 m (sì, ben 10000 mm!).
Dal momento che il pianeta con gli anelli tramonta ogni sera
circa 4 minuti prima rispetto alla precedente (a causa del movimento della
Terra lungo la propria orbita attorno al Sole) l’intenzione era quella di portare
a compimento un bel servizio fotografico a Saturno prima che si “avvicini”
eccessivamente alla nostra stella. Inoltre sulle 23.15 sarebbe sorta la Luna
che, seppure presente “solo” per poco più della metà, avrebbe infastidito le
osservazioni/riprese degli oggetti deboli non visibili a occhio nudo, di
conseguenza all’una di notte ci immaginavamo già a casa… ma non è andata così!
Dopo l’iniziale preparazione della strumentazione e la sua
padronanza, purtroppo Saturno non si è rivelato in tutto il suo splendore a
causa di due fattori: l’elevazione dello stesso a non più di 10-15° rispetto
all’orizzonte che causava il ‘ribollire’ delle immagini catturate ed il vento,
seppure con velocità non eccessiva, contribuiva a rendere movimentate le
immagini. Con un po’ di delusione, non ci siamo dati per vinti e dopo una breve
consultazione abbiamo deciso di tentare la ripresa di M57 (nebulosa Anello
nella costellazione della Lira): effettuando 34 pose da 30 secondi con ccd a
colori di Alfredo unita al rifrattore 150 mm, il risultato finale è stato
relativamente soddisfacente, considerando che si vede la stellina centrale di
13-14ma magnitudine e la Luna era già a 10-15° di elevazione.
Volendo esagerare in tutto e per tutto, abbiamo voluto
riprendere la medesima nebulosa al fuoco del telescopio Marcon SC per avere un
ingrandimento 4 volte e mezza maggiore rispetto al rifrattore: questo è un
singolo fotogramma, senza utilizzare autoguida e ad un ingrandimento forse
eccessivo per le turbolenze ma possiamo assicurare che vedere l’immagine
riempire completamente il sensore ccd è uno spettacolo!
Nel frattempo, l’emozione per M57 stava per essere
sostituita dall’unico oggetto (o quasi) da riprendere: la Luna, illuminata al
58% dalla nostra stella ed in fase calante.
Così, utilizzando la ccd in b/n posta sempre sul rifrattore,
abbiamo catturato un filmato composto da circa 500 fotogrammi: il risultato
dell’elaborazione che potete vedere sotto è decisamente buono, con una presenza
di dettagli sufficiente da distinguere in modo certo montagne e crateri con
relative ombre.
In alcuni di essi sono presenti dei picchi centrali, segno
di un impatto particolarmente violento mentre nella parte destra in alto
dell’immagine si possono notare, in mezzo alla landa buia, alcuni bordi
illuminati: ciò significa che la loro altezza è particolarmente elevata
rispetto alla “pianura”, di conseguenza il Sole arriva ancora ad illuminarli.
Terminate le riprese della Luna, uscendo dalla cupola per
scrutare con il binocolo la via Lattea (è incredibile il numero di stelle che
si possono vedere in questa zona di cielo!), abbiamo notato un punto basso
sull’orizzonte, circa a nord-est (era circa l’1.30 del mattino): entrambi abbiamo
dato la medesima risposta: Giove! E come potevamo non aspettare che si elevasse
in maniera più decisa per essere degnamente ‘catturato’? Personalmente avrei
avuto dei notevoli rimorsi se mi avessero detto “guarda che Giove si è mostrato
in tutta la sua grandiosità!” oppure “era una serata ottima per fare foto”.
D’altronde le riprese della Luna lasciavano intendere qualcosa di buono…
Così abbiamo atteso circa le 3 per avere Giove ‘comodamente’
più alto sull’orizzonte e risentire meno dei movimenti dell’atmosfera. Fra thè
e biscotti, il pianeta gigante del sistema solare (diametro equatoriale di
circa 143000 km
contro 12700 km
del nostro amato pianeta blu) sfoggiava sempre più la magnitudine -2,
rendendosi inequivocabilmente ‘padrone’ del cielo, secondo solo alla Luna. La
somma di 3000 fotogrammi ha portato alla seguente foto, in cui sono visibili le
correnti a getto, chiamate ‘bande’ dove sono di gradazione scura, mentre
vengono dette ‘zone’ quelle più chiare.
Un’ultima immagine con obiettivo fotografico tradizionale, è
stata riservata alla conclusione della serata, vediamola insieme:
Nella parte sinistra vicino all’orizzonte ed in mezzo alle
nuvole, è presente Venere, il secondo pianeta per distanza dal Sole;
proseguendo lungo la diagonale della foto, notiamo un altro punto luminoso, il
pianeta Giove, con alla destra la stella Aldebaran, distante da noi circa 65
anni luce e con un diametro medio di circa 61 milioni di Km (44 volte più
grande del Sole), incastonata nella ‘freccia del Toro’. Nella parte alta della
foto è presente un gruppo di stelle che, per la notevole estensione angolare,
risultano visibili nella medesima inquadratura solamente in un binocolo: lo
sguardo di chi le osserva rimane assolutamente incantato dalla brillantezza che
queste stelle hanno! Esse sono peraltro visibili ad occhio nudo a chi è dotato
di buona vista.
Dopo quest’ultima soddisfazione e la sistemazione della
strumentazione, è iniziato il viaggio di ritorno, pensando già a cosa
osservare/fotografare la prossima volta.
Un saluto a tutti!
Matteo e Alfredo.
7 commenti:
posso solo aggiungere che la serata-nottata e' stata entusiasmante davvero e dico per me , neofita , "rivedere" giove e' sempre una grande emozione , e' stato uno spettacolo .
complimenti a matto per le foto.
alfredo
Grande Alfredo che scruta a est con il binocolo! ottime foto! Sempre meglio! :)
la vista al binocolo , per me ...e' speciale.....
Allora faccio una proposta: metto il mio binocolone 25-40x100 a disposizione dei soci in osservatorio, così abbiamo uno strumento comodo da usare sia in caso di serate pubbliche che per eventuali trasferte! Vi piace come idea? Poi magari ci scopriamo una cometa? :)
L'idea del binocolo mi sembra ottima, devo dire che cercare e trovare galassie e nebulose con questo strumento è un'ottima scuola e la mia impressione è che si riesca a ricordare meglio la loro posizione in cielo. Scoprire comete? Magari! ""Individuata nuova cometa: sarà nominata 2012/GruppoAntares"" non male :-)
ma Enrico.....???? come hai indovinato che sono io al binocolo ??????
sara'0 mica per la luna riflessa nella pelata ???
ihihihihih
ottima idea il binocolo
ciaooo
L'entusiasmo che riuscite a trasmettere mi dà una grande emozione..belle foto e bravi nell'esporre la vostra esperienza ai limiti dell'avventura...
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