lunedì 13 agosto 2012

Riprese fotografiche a Monteromano


Io e Alfredo avevamo pensato alla serata (8 Agosto) principalmente per effettuare qualche foto con i 3 telescopi presenti in osservatorio che, lo ricordiamo, sono:
-          un rifrattore con lente principale da 150 mm e focale 2250 mm;
-          un rifrattore Borg del diametro di 100 mm con focale da 600 mm;
-          il telescopio Marcon in configurazione SC con diametro 500 mm e focale 10 m (sì, ben 10000 mm!).
Dal momento che il pianeta con gli anelli tramonta ogni sera circa 4 minuti prima rispetto alla precedente (a causa del movimento della Terra lungo la propria orbita attorno al Sole) l’intenzione era quella di portare a compimento un bel servizio fotografico a Saturno prima che si “avvicini” eccessivamente alla nostra stella. Inoltre sulle 23.15 sarebbe sorta la Luna che, seppure presente “solo” per poco più della metà, avrebbe infastidito le osservazioni/riprese degli oggetti deboli non visibili a occhio nudo, di conseguenza all’una di notte ci immaginavamo già a casa… ma non è andata così!
Dopo l’iniziale preparazione della strumentazione e la sua padronanza, purtroppo Saturno non si è rivelato in tutto il suo splendore a causa di due fattori: l’elevazione dello stesso a non più di 10-15° rispetto all’orizzonte che causava il ‘ribollire’ delle immagini catturate ed il vento, seppure con velocità non eccessiva, contribuiva a rendere movimentate le immagini. Con un po’ di delusione, non ci siamo dati per vinti e dopo una breve consultazione abbiamo deciso di tentare la ripresa di M57 (nebulosa Anello nella costellazione della Lira): effettuando 34 pose da 30 secondi con ccd a colori di Alfredo unita al rifrattore 150 mm, il risultato finale è stato relativamente soddisfacente, considerando che si vede la stellina centrale di 13-14ma magnitudine e la Luna era già a 10-15° di elevazione.


Volendo esagerare in tutto e per tutto, abbiamo voluto riprendere la medesima nebulosa al fuoco del telescopio Marcon SC per avere un ingrandimento 4 volte e mezza maggiore rispetto al rifrattore: questo è un singolo fotogramma, senza utilizzare autoguida e ad un ingrandimento forse eccessivo per le turbolenze ma possiamo assicurare che vedere l’immagine riempire completamente il sensore ccd è uno spettacolo!


Nel frattempo, l’emozione per M57 stava per essere sostituita dall’unico oggetto (o quasi) da riprendere: la Luna, illuminata al 58% dalla nostra stella ed in fase calante.
Così, utilizzando la ccd in b/n posta sempre sul rifrattore, abbiamo catturato un filmato composto da circa 500 fotogrammi: il risultato dell’elaborazione che potete vedere sotto è decisamente buono, con una presenza di dettagli sufficiente da distinguere in modo certo montagne e crateri con relative ombre.



In alcuni di essi sono presenti dei picchi centrali, segno di un impatto particolarmente violento mentre nella parte destra in alto dell’immagine si possono notare, in mezzo alla landa buia, alcuni bordi illuminati: ciò significa che la loro altezza è particolarmente elevata rispetto alla “pianura”, di conseguenza il Sole arriva ancora ad illuminarli.
Terminate le riprese della Luna, uscendo dalla cupola per scrutare con il binocolo la via Lattea (è incredibile il numero di stelle che si possono vedere in questa zona di cielo!), abbiamo notato un punto basso sull’orizzonte, circa a nord-est (era circa l’1.30 del mattino): entrambi abbiamo dato la medesima risposta: Giove! E come potevamo non aspettare che si elevasse in maniera più decisa per essere degnamente ‘catturato’? Personalmente avrei avuto dei notevoli rimorsi se mi avessero detto “guarda che Giove si è mostrato in tutta la sua grandiosità!” oppure “era una serata ottima per fare foto”. D’altronde le riprese della Luna lasciavano intendere qualcosa di buono…
Così abbiamo atteso circa le 3 per avere Giove ‘comodamente’ più alto sull’orizzonte e risentire meno dei movimenti dell’atmosfera. Fra thè e biscotti, il pianeta gigante del sistema solare (diametro equatoriale di circa 143000 km contro 12700 km del nostro amato pianeta blu) sfoggiava sempre più la magnitudine -2, rendendosi inequivocabilmente ‘padrone’ del cielo, secondo solo alla Luna. La somma di 3000 fotogrammi ha portato alla seguente foto, in cui sono visibili le correnti a getto, chiamate ‘bande’ dove sono di gradazione scura, mentre vengono dette ‘zone’ quelle più chiare.








Un’ultima immagine con obiettivo fotografico tradizionale, è stata riservata alla conclusione della serata, vediamola insieme:


Nella parte sinistra vicino all’orizzonte ed in mezzo alle nuvole, è presente Venere, il secondo pianeta per distanza dal Sole; proseguendo lungo la diagonale della foto, notiamo un altro punto luminoso, il pianeta Giove, con alla destra la stella Aldebaran, distante da noi circa 65 anni luce e con un diametro medio di circa 61 milioni di Km (44 volte più grande del Sole), incastonata nella ‘freccia del Toro’. Nella parte alta della foto è presente un gruppo di stelle che, per la notevole estensione angolare, risultano visibili nella medesima inquadratura solamente in un binocolo: lo sguardo di chi le osserva rimane assolutamente incantato dalla brillantezza che queste stelle hanno! Esse sono peraltro visibili ad occhio nudo a chi è dotato di buona vista.

Dopo quest’ultima soddisfazione e la sistemazione della strumentazione, è iniziato il viaggio di ritorno, pensando già a cosa osservare/fotografare la prossima volta.

Un saluto a tutti!
Matteo e Alfredo.



7 commenti:

alfredo ha detto...

posso solo aggiungere che la serata-nottata e' stata entusiasmante davvero e dico per me , neofita , "rivedere" giove e' sempre una grande emozione , e' stato uno spettacolo .
complimenti a matto per le foto.
alfredo

Enrico Montanari ha detto...

Grande Alfredo che scruta a est con il binocolo! ottime foto! Sempre meglio! :)

alfredo ha detto...

la vista al binocolo , per me ...e' speciale.....

Enrico Montanari ha detto...

Allora faccio una proposta: metto il mio binocolone 25-40x100 a disposizione dei soci in osservatorio, così abbiamo uno strumento comodo da usare sia in caso di serate pubbliche che per eventuali trasferte! Vi piace come idea? Poi magari ci scopriamo una cometa? :)

Matteo Reggidori ha detto...

L'idea del binocolo mi sembra ottima, devo dire che cercare e trovare galassie e nebulose con questo strumento è un'ottima scuola e la mia impressione è che si riesca a ricordare meglio la loro posizione in cielo. Scoprire comete? Magari! ""Individuata nuova cometa: sarà nominata 2012/GruppoAntares"" non male :-)

alfredo ha detto...

ma Enrico.....???? come hai indovinato che sono io al binocolo ??????
sara'0 mica per la luna riflessa nella pelata ???
ihihihihih
ottima idea il binocolo
ciaooo

Luciano ha detto...

L'entusiasmo che riuscite a trasmettere mi dà una grande emozione..belle foto e bravi nell'esporre la vostra esperienza ai limiti dell'avventura...