Ora si poneva davanti a me un grande dilemma: cosa osservare
nell’attesa dell’arrivo di Diletta?
Dopo un battito di ciglia ecco la risposta… Giove! Sì, devo
ammettere che un’elevazione di circa 15°, soprattutto nelle vicinanze del Sole,
non aiuta certo la visione (la luce che proviene dal pianeta si trova a dover
attraversare più atmosfera rispetto a quando l’oggetto si trova sulla
perpendicolare dell’osservatore) ma la tentazione di vedere il gigante gassoso
del sistema solare, forse per l’ultima volta fino a fine anno, era troppo
forte: con un ingrandimento di circa 80 volte, il telescopio rifrattore
riportava un’immagine sufficientemente stabile da distinguere le
caratteristiche bande colorate ma essendo il pianeta immerso nelle luci del
tramonto, i colori erano appena visibili.
Affacciandomi dalla cupola per vedere se appariva già
qualche stella, ho notato un punto molto luminoso che di lì a poco sarebbe
tramontato dato che era a non più di 5° dall’orizzonte. Venere emetteva gli
ultimi bagliori prima di sparire alla vista. La visuale ingrandita dal
telescopio non è servita a far vedere la fase del pianeta (simile a quella
della Luna) dato che l’immagine era disturbata dagli eccessivi movimenti
dell’atmosfera ma è stata una sorpresa trovare questo pianeta poco prima che
tramontasse. Sua principale caratteristica è avere una temperatura media
superficiale di circa 450°C,
dovuta ai tipi di gas presenti nell’atmosfera… quando si dice effetto serra!
Inoltre ha un’albedo molto elevata, in pratica un’alta percentuale della luce
che lo colpisce viene riflessa, in questo caso il 65%.
La Luna, inquadrata subito dopo dal telescopio, dava bella
mostra della sottile falce: crateri e ombre erano ben visibili sulla sua
superficie, evidenziati dalla luce radente del Sole.
Diletta mi ha poi raggiunto, dando un’occhiata veloce al
nostro satellite ed aiutandomi a decidere quale oggetto fotografare.
Consultando carte stellari ed il cielo stesso, la scelta è caduta sul Tripletto
del Leone nell’omonima costellazione. Nella foto visibile sotto potete vedere
il gruppo di tre galassie a spirale composto da NGC3628 in alto, M66 in basso a
sinistra - entrambe alla distanza di 35 mln di anni luce circa e M65 visibile
poco più a destra rispetto a M66, distante da noi 22 mln di anni luce.
Nella parte destra della somma di scatti è visibile NGC3593.
Questi oggetti hanno una magnitudine apparente compresa fra 9 e 11.
Tripletto Leone (8 fotogrammi totale 64 minuti @ 200 ISO - Borg 600mm + riduttore) |
Poco dopo la mezzanotte non rimaneva che visionare lui, il
signore degli anelli del cielo, ovvero Saturno la cui caratteristica
principale, gli anelli appunto, è costituita da frammenti di ghiaccio e roccia
che ruotano attorno al pianeta all’altezza dell’equatore.
Al Cassegrain con ingrandimento di 180x, il pianeta appariva
leggermente mosso, ma restando qualche minuto all’oculare era possibile
intravedere per qualche attimo la divisione di Cassini.
Quanto prima io o Alfredo provvederemo a pubblicare le foto
di un dettaglio lunare e Saturno.
Ciao!
Matteo e Diletta
1 commento:
complimenti per la foto , bravi ragazzi , ottimo lavoro e continuate cosi
alf
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