30 maggio 2013: L'asteroide 1998 QE2 si avvicina e... ha una luna. I ricercatori hanno fatto la scoperta in una sequenza di immagini radar ottenute dall'antenna di 70 metri dello Space Network a Goldstone, in California, la sera del 29 maggio (Universal Time 30 maggio), quando l'asteroide si trovava a circa 6 milioni di chilometri dalla Terra.
La stima preliminare delle dimensioni del satellite dell'asteroide afferma che sia largo circa 600 metri. L'asteroide è invece di circa 2,7 chilometri di diametro e ha un periodo di rotazione di meno di quattro ore.
Le osservazioni radar sono state guidate dalla scienziata NASA Marina Brozovic del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
Questi risultati dimostrano che 1998 QE2 è un asteroide binario.
Tra gli asteroidi near-earth, circa il 16 per cento di quelli che sono di circa 200 metri o più grandi sono sistemi binari o sistemi tripli così come rivelato anche dalle immagini radar del 1998 QE2 ed esistono diverse caratteristiche superficiali che suggeriscono grandi concavità.
Il massimo avvicinamento dell'asteroide avverrà il 31 maggio alle ore 01:59 del Pacifico (16:59 Eastern / 20:59 UTC), quando l'asteroide sarà a non meno di circa 5,8 milioni km, ovvero circa 15 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Questo è il passaggio più vicino che l'asteroide farà con la Terra per almeno i prossimi due secoli. L'Asteroide 1998 QE2 è stato scoperto il 19 agosto 1998, dal Massachusetts Institute of Technology con il programma Lincoln Near Earth Asteroid Research (LINEAR).
La risoluzione di queste prime immagini di 1998 QE2 è di circa 75 metri per pixel. La risoluzione dovrebbe aumentare nei prossimi giorni man mano che si rendono disponibili ulteriori dati. Tra il 30 maggio e il 9 giugno, gli astronomi utilizzaranno il radar del Deep Space Antenna Network a Goldstone, in California, e l'Osservatorio di Arecibo a Porto Rico, e si esibiranno in una vasta campagna di osservazioni sull'asteroide 1998 QE2. I due telescopi hanno capacità di imaging complementari che permetterà agli astronomi di apprendere quanto più possibile circa l'asteroide durante la sua breve visita vicino alla Terra.
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