Non
credo di avere mai incontrato una persona “adulta” capace di
sorprendersi in questo modo, ogni volta, della bellezza del mondo,
in grado di saper cogliere la magia infinita che ci circonda, con una
semplicità e purezza d'animo, che ho sempre invidiato.
Ci
univa, e credo ci unisca ancora, la passione per il cielo e
l'universo, ma questa sua gioia nello scoprire le meraviglie del
mondo, spaziava davvero in tutti i campi, sempre accompagnata dalla
forza della passione, da trasmettere e condividere con gli altri.
E'
stata per me, e per tutti per noi dell'associazione Antares, una
fortuna sfacciata conoscere qualche anno fa questo “ragazzo” di
60 anni, che più entusiasta di un bambino veniva a trovarci nella
sede di Cotignola, dove un manipolo di innamorati del cielo, si
riuniva ogni domenica mattina a sognare del cosmo e delle sue
meraviglie.
Ricordo
ancora la curiosità di Luigi, le sue domande, e il sorriso che
s'accendeva sul suo volto, ogni qual volta gli veniva svelata una
qualche piega nascosta di questo universo, e di come faceva gioire
anche noi, per degli aspetti che magari avevamo distrattamente
dimenticato, tra qualche pianeta e costellazione lontana....
E
il nostro vero, incredibile sogno ce lo consegnò proprio lui,
regalandoci la sua visione, la sua forza indomabile nel credere in un
progetto. Soprattutto nel portarlo avanti con la semplicità del
lavoro, quello buono, che magari ti sfianca nel fisico, ma che ti
lascia un retrogusto dolce alla sera, quello della consapevolezza di
avere impiegato bene, tutto il tuo tempo.
Noi
ragazzi di allora, a stringere quelle mani poderose, che potevano
stritolarci con un semplice buongiorno, ma che hanno fatto di noi
operai indefessi, lavoratori infaticabili, ed in definitiva, grazie a
lui, veri uomini.
Sono
tanti i grazie che dobbiamo a Luigi, ma di certo l'Osservatorio di
Monteromano è il debito più grande che abbiamo nei sui confronti,
il sogno che ci ha fatto vivere e realizzare con la sua visione, e
con il supporto costante della sua famiglia, che stringiamo in un
abbraccio dolorosissimo, ma di grande riconoscenza per tutto ciò che
abbiamo vissuto insieme in questi anni così fecondi.
L'Osservatorio
è il suo cuore, racchiude in modo simbolico una buona fetta della
sua passione, che però non può essere contenuta in una struttura,
dato che tende alla sua casa, infinita, del cielo. E' senza dubbio
anche un simbolo dei suoi occhi, sempre pronti a guardare avanti, e
a farsi sorprendere delle bellezze del cielo, anche solo come
succedeva attraverso i piccoli oblò di un aeroplano, durante i suoi
voli notturni verso i cantieri del mondo.
E
l'osservatorio è infatti anche il luogo dove, da nonno in pensione,
Luigi ha sempre celebrato in modo incredibile la bellezza del lavoro,
donando il suo tempo ed il suo fisico possente, magari
accompagnandoli con una bottiglia del suo champagnino e
dell'ottimo Gutturnio, le radici della sua amata terra
piacentina, che ci ha fatto indirettamente conoscere ed amare durante
gli anni della costruzione della specola … “Orco boia!”
Ma
soprattutto l'Osservatorio di Monteromano è stato ed è il
coronamento delle sue capacità umane e professionali, non che ne
avesse bisogno, dopo avere guidato cantieri di trivellazioni
petrolifere nei luoghi più sperduti del pianeta, ma perchè qui ha
osato, senza interessi, investire soldi e tempo prezioso,
coinvolgendo familiari, giovani e meno giovani in una idea
sufficientemente folle, ma affascinante e romantica, centrando in
modo spettacolare tutti gli obiettivi, oggi bene visibili a quelli
che s'arrampicano lungo la magnifica strada panoramica di Monteromano
di Brisighella.
Quanti
ricordi insieme, quanti particolari s'affollano nella mia mente e
vorrei condividerli tutti con voi ora, anche per rendere meno
insopportabile questa profonda ferita, che si è aperta nei nostri
cuori.
Ma
lo sappiamo, anche noi stessi viviamo grazie alla morte di qualche
stella, qualche supernova esplosa miliardi di anni fa, in qualche
angolo della nostra galassia... E allora una nuova stella si è
accesa oggi nel nostro firmamento, una stella buona, limpida e
luminosa, che crediamo illuminerà le nostre notti d'osservazione,
che passeremo alla ricerca di una qualche risposta, d'un conforto a
questa nostra, insaziabile, sete di infinito...
A
presto Luigi...
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