Un nuovo cratere sulla Luna: La maggior parte dei crateri sulla Luna si è formata milioni o addirittura miliardi di anni fa.
Il Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA ne ha appena trovato uno, però, che ha solo 9 mesi!
Il 17 marzo 2013, un luminoso flash di luce era stato osservato nel Mare Imbrium, il Mare delle Piogge.
I ricercatori hanno concluso che un piccolo asteroide di circa 0,4 metri di larghezza (40 cm) ha colpito la superficie lunare provocando un'esplosione equivalente a 1,3 tonnellate di TNT. Ed ecco il cratere che si è generato inquadrato nell'immagine!
La fotocamera LROC (Lunar Reconnaissance Orbiter Camera) ha fotografato il cratere nel mese di luglio quando la sonda ha fatto un passaggio di routine sul luogo dell'impatto .
Successive analisi relative al cratere generatosi all'impatto del 17 marzo sono state presentate alla riunione dell'Unione Geofisica Americana della scorsa settimana.
Secondo quanto rilevabile dalla foto della LROC, il cratere è di 18 metri ( 59 piedi) di larghezza.
Insieme agli evidenti raggi "luminosi" di materiale eiettato fresco, si evidenzia il cratere centrale ricco di particolari mentre nell'area il marchio dell'impatto si estende sulla superficie di terreno lunare pari a metà delle dimensioni di un campo di football americano .
A differenza della Terra, che ha un'atmosfera di protezione, quella rarefatta della Luna è assolutamente insufficiente ed espone il satellite terrestre agli impatti di qualunque asteroide in arrivo, qualunque sia la dimensione di questi.
Il Meteoroid Environment Office della NASA monitora la superficie lunare costantemente per rilevare i segni di nuovi impatti. Dal 2005 ad oggi hanno rilevato lampi di luce provocati da oltre 300 esplosioni. L'evento del 17 marzo è stato quello più brillante che avessero mai osservato, ben 10 volte più luminoso di qualsiasi altro impatto meteoritico lunare registrato nella storia del programma di monitoraggio . I dati del rilevamento svolto dalla LROC sul cratere nel Mare Imbrium forniscono il tipo di informazioni di misura di cui hanno bisogno i ricercatori per calibrare l'intero set di dati.
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