domenica 8 dicembre 2013

Ricordo in memoria di Luigi Pozzi



Osservatorio Monteromano
Cari amici di ANTARES NOTIZIE, riportiamo oggi e con molto piacere in questo spazio pubblico, che da tanti anni rappresenta il nostro notiziario e diario, un ulteriore ricordo di Luigi Pozzi che l'amico Daniele Mecati ha voluto condividere con noi, oggi, così come già fatto in precedenza anche con i presenti alla intensa e molto partecipata funzione religiosa di commiato al nostro Presidente Onorario avvenuta Venerdì .

Ci permettiamo, umilmente, di introdurlo poichè racchiude un ulteriore fotografia cronostorica e per noi indelebile di Luigi e dell'avventura che per lui ha rappresentato un motivo di vanto ed orgoglio profondo. 

Per comprendere pienamente l'intensità di quanto leggerete, va premesso che noterete che si tratta della pagina di diario di un amico che, improvvisamente, si ritrova coinvolto dall'entusiasmo di Luigi, come solo lui sapeva fare, sincero e contagioso, nella realizzazione di un sogno. Ringraziamo quindi Daniele, da allora nostro convinto socio, per averci fatti partecipi del suo diario che, dalla nostra visuale di "associazione antares", assume un rilevante valore aggiuntivo.

Pubblico in osservatorio
"Luigi mi fece visita a Lugo una sera, all’inizio degli anni '90 e mi espose un’idea che aveva già maturato e che era anche la volontà di sua moglie e di sua figlia. 

Mi disse che, intenzionato a farsi la tomba di famiglia, aveva cambiato idea e che voleva spendere quei soldi per costruire un osservatorio, in montagna, in un luogo senza aloni e luci cittadine, dove finalmente si potesse vedere il cielo nero, senza nebbie, un luogo dove collocare un telescopio che la "sua Associazione" aveva avuto in dono dalla Famiglia Bartolotti di Lugo e farne un luogo aperto al pubblico  .


Gli dissi che voleva una cosa difficile, rara e che occorrevano tanti appoggi, tanto denaro e specialisti di ogni genere.


Luigi Pozzi e Metodio Vignoli in pausa pranzo
Poi, non so come, ma aveva già l’appoggio di mia moglie, di mio figlio e di mio suocero [*], muratore, il primo volontario e un amico sincero e devoto di Luigi e questo fu un fatto che influì sulla mia condotta.


il progetto in 3D (M.Rontini-1994)
Mi disse che aveva conosciuto dei giovani molto bravi con i computers e che fin da bambini si occupavano di astronomia. Questi giovani, già riuniti in un gruppo di astrofili, avrebbero gestito l’osservatorio alla grande e lavorato per la sua realizzazione.


foto aerea (Antonino Cannata)
Occorreva quindi la cima di  una montagna che fosse facilmente raggiungibile, buia, ben dentro all’appennino e provvista di acqua potabile, energia elettrica, con l’orizzonte completamente libero, disponibile per sempre, con ampie possibilità di parcheggio. 
Una  pretesa quasi impossibile.


Baldini, Mecati, Pozzi, Tampieri
al sopralluogo di Monte Romano (1993)
Fu così che arrivammo, dopo aver vagabondato a lungo e valutato alcuni luoghi, a  Monteromano dove Luigi diventò amico di Leonardo Laghi che, oltre ad essere una persona gentilissima, ci diede subito la montagna che cercavamo, il luogo perfetto dove, in quattro anni, lanciati dal suo entusiasmo, costruimmo l’osservatorio.


Superammo insieme ogni difficoltà, trasformando le idee in una materia talmente aggraziata da farti capace di cose che a distanza di pochi anni ti stupisci di essere stato in grado di averle realizzate.


Inaugurazione 1999
Luigi Pozzi con il Sindaco
di Brisighella Tiziano Samorè
Quel  luogo che oggi tutti conoscono grazie all’attività dei soci dell’osservatorio, purtroppo, si presta a speculazioni riguardanti i contributi per le centrali eoliche e la dissennata politica dell’Amministrazione del Comune di Brisighella, oggi, tenta di mettere in secondo piano l’attività dell’osservatorio per favorire la costruzione di eliche che ci sovrasterebbero di 50 mt. cancellando il nostro orizzonte.


Ci stiamo quindi difendendo da speculatori e politicanti che per guadagnare subito, sono disposti a rovinare, per sempre, la dorsale col più vasto panorama della Romagna e la nostra attività.


Gran parte del denaro che avevamo è stato speso per sostenere l’interesse generale e purtroppo Luigi è mancato prima della fine della battaglia, ma ha lottato per quanto gli è stato possibile ed è morto con la certezza di avere vinto.


Quello che ha suscitato col suo entusiasmo e la sua iniziativa è sotto agli occhi di tutti e migliaia di persone col desiderio di vedere il cielo sono venute a ricrearsi l’anima nelle notti di apertura dell’osservatorio, davanti alla pianura che abitano e sotto il cielo di Monteromano.


La targa posta in Osservatorio fin dall'inaugurazione...
Per la bravura e per la disponibilità dei soci che prestano gratis la loro opera, mai sono tornati a casa delusi e fino a quando saremo in grado di gestire l’osservatorio, la volontà di Luigi e il suo sogno resteranno ben vivi.


Moltissime persone hanno un debito con Luigi per questa sua iniziativa."


Daniele Mecati
(Cotignola, 6 dicembre 2013)

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