Per ottenere una misura astrometrica di un asteroide, occorre acquisire tre immagini, prese a distanza di circa 10 minuti l'una dall'altra, onde evidenziare il moto del pianetino tra le stelle (la distanza temporale tra le immagini dipende dalla focale dello strumento e dal moto proprio dell'oggetto). Una volta ottenuti i tre frame, si puo' passare alla fase di misura, durante la quale l'operatore indica al software quali sono le stelle di riferimento scelte e quale e' l'asteroide (alcuni programmi lavorano in automatico). Una volte ottenuta la misura precisa, occorrerà compilare un file di testo contenente il nome dell'oggetto osservato, il tempo e la sua posizione, e infine inviarlo al Centro tramite posta elettronica.
Prima di
concludere voglio solo accennare alla possibilita' di imbattersi, nel
corso delle osservazioni, in asteroidi a prima vista sconosciuti. Prima
di pensare ad una nuova scoperta, occorre verificare che davvero gli
archivi del MPC non contengano questo potenziale nuovo corpo. Si puo'
utilizzare un apposito servizio on-line. Qualora questa verifica sembri
confermare la scoperta, occorre ripetere le osservazioni la notte
successiva, dato che il MPC non rilascia designazioni relative a nuovi
oggetti se non dopo aver ricevuto dati ottenuti in due notti
indipendenti. Sara' il Centro a comunicare, dopo accurati controlli,
l'esito della segnalazione.
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