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lunedì 26 ottobre 2015

Astronauta italiano Maurizio Cheli a Lugo

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Venerdì 6 novembre
ore 21.00
presso Hotel Ala d’Oro
In collaborazione con “Gruppo Astrofili Antares”
e “Associazione Arma Aeronautica di Lugo”

 a Caffè Letterario di Lugo

sarà ospite l'astronauta italiano
 MAURIZIO CHELI
per presentare il proprio libro
tutto-in-un-istante.png

“Tutto in un istante”
(Bologna, Minerva Edizioni, 2015)

Introduce Enrico Montanari 
(direttore dell'Osservatorio Astronomico di Monteromano)
 
 Sarà presente l’autore

Pilota sperimentatore, astronauta (nel 1996 a bordo dello Space Shuttle Columbia partecipa alla missione STS-75 Tethered Satellite in cui ricopre, primo italiano, il ruolo di Mission Specialist) e infine imprenditore, Maurizio Cheli condivide volentieri le sue esperienze nell'ambito di conferenze e seminari aziendali. In questo libro, unico nel suo genere, egli narra, con il tono di un amico che vi racconta una storia, le tappe fondamentali del suo incredibile percorso professionale.

sabato 7 giugno 2014

Tramonto,Luna,Saturno, a monte romano

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Recatomi in osservatorio , per una serata di un gruppo privato "guidato" da Matteo ,  ho sfruttato il tempo di attesa , per immortalare la nostra stella , al tramonto , che pare tuffarsi in una nuvola , per poi fare capolino sotto di essa , non ho poi trascurato di attenzioni, il nostro satellite naturale , per concludere con due rapidi scatti ( due somme , la prima di 100 e la seconda di 500 ) di Saturno , che in oculare , regalava autentiche meraviglie  , ma in foto non e' risultato splendido , complice anche , la forte presenza lunare.
Raffica di foto :
il sole si "tuffa"in una nuvola , per poi "uscirne" sotto di essa




  
La Luna
                                                                         Saturno

un saluto
Alfred
Matthew

lunedì 2 giugno 2014

Tramonto-Luna-Marte-Saturno-Giove-Mercurio..Foto a monteromano

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Ieri sera , confortato dalle splendide condizioni meteo , mi sono recato in osservatorio , poco prima del tramonto , per una seduta fotografica osservativa .
Vi propongo  i risultati della serata :
Il tramonto



Luna-Giove-Mercurio ( ingradire foto e aguzzare la vista per scorgere il piccolo pianeta...)

Il pianeta Rosso

  Doppio scatto di Saturno

Il nostro satellite
Alla prossima
Alfredo

lunedì 11 novembre 2013

GOCE rientrato senza provocare danni

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Satellite rientrato senza problemi : Il satellite europeo Goce si è disintegrato all’alba di oggi lunedì 11 novembre durante il rientro nell’atmosfera.

I frammenti residui caduti sulla Terra non risulta che abbiano creato danni di alcuna natura.

Questo è quanto ha dichiarato l'Agenzia spaziale europea (Esa), dopo l’allarme che era partito nei giorni scorsi per il possibile impatto di detriti sull’Italia o su altre zone.


mercoledì 9 gennaio 2013

Esperimenti fotografici a Monteromano

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Secondo le previsioni, la serata, prometteva “meraviglie”….( 07-01-2013 )ed ecco che, come per magia, io, Matteo e Diletta, troviamo subito l’intesa.. per la serata in osservatorio…
Arrivato per primo (in quanto esente da impegni lavorativi), intorno alle 18:15, avevo il compito di verificare la buona visibilità o meno delle meraviglie che ci “accompagnano“ nelle fredde notti invernali …e quale oggetto migliore , per verificare cio’ , del “nostro” amato Giove?
Effettuato il puntamento del super telescopio Marcon , con la bellissima stella alfa di Orione , Betelgeuse , “mi dirigo” senza perder tempo in direzione gioviana ….
Non serve molto tempo  per verificare le eccellenti condizioni atmosferiche  , che permettevano una spettacolare visione all’oculare del gigantesco pianeta gassoso .
Bande ben definite ed immagine ferma , ne consigliavano immediatamente una lunga seduta fotografica…( vuoi mai che cambino le condizioni del seeng…).
Collegato la mia CCD al cassegrein , mi scateno in una serie infinita di scatti rapidissimi del “nostro” gigante, immortalandolo  nella sua splendida maestosita’.
Nel mentre , inizio l’elaborazione delle immagini catturate , per ammirare i primi risultati…( risultati che vedremo di seguito , al termine del racconto… )
Intorno alle 19 e 30 mi raggiunge l’amico Matteo, il vero fotografo del trio serale… Il programma post gioviano , prevedeva altri esperimenti fotografici al piccolo Borg di focale 400mm, con la macchina fotografica di Matteo e dopo circa un’ora e mezza il passaggio di Europa davanti all'altero pianeta , da riprendere nuovamente con la mia CCD 
Effettuate le necessarie messe a punto, iniziamo a scattare foto della durata di 5 minuti alla grande nebulosa di Andromeda nell’omonima costellazione e, dopo il primo fotogramma, le speranze di vedere molti dettagli una volta sommate le immagini era concreta. Ricordiamo che questa galassia (oggetto di Messier n. 31) è la più vicina a noi, circa 2,5 mln di anni luce, difatti in condizioni osservative buone è possibile scorgerla anche a occhio nudo come una debole macchia chiara. Dopo 7 foto, varie chiacchiere, l’arrivo della sempre carichissima Diletta ,  un bicchiere di tè e qualche biscotto si fa ora di puntare nuovamente Giove.
Ed ecco , che anche in visuale , il minuscolo puntino bianco (europa…satellite galileiano..) , si faceva ammirare ben nitido e visibile , transitare d’innanzi al solenne giove .
Dopo un rapido giro di tutti  all’oculare , colleghiamo la mia CCD per “mettere nero su bianco “ il transito…
Il primo step di scatti , regala un ottimo risultato finale  . ma a rovinare il nostro entusiasmo , ci si mette il meteo , rendendo l’atmosfera un po’ turbolenta , quel tanto che basta per distorcere le foto gioviane …e con un crescente rammarico abbandoniamo l’idea di creare un filmato dedicato al transito .
Poco male ….altri obbiettivi restano da perseguire….
Siccome non potevamo finire la serata con impresso solo M31, decidiamo di sfidare il tempo provando la cattura delle nebulose Fiamma (NGC2024) e Testa di Cavallo (IC434) visibili nella costellazione di Orione. Utilizzando un telescopio a corta focale è possibile riprenderle nello stesso campo ed il risultato è più che gradevole… giudicate voi. Data la magnitudine degli oggetti abbastanza limitata (poco luminosi) decidiamo di effettuare pose da 10 minuti. Ammetto che dopo il primo scatto l’effetto non era entusiasmante ma decidiamo comunque di proseguire raggiungendo 6 pose .
Avendo impegni lavorativi il giorno successivo, Matteo decide di lasciare l’osservatorio per rientrare a casa( Diletta aveva gia' abdicato...), senza avermi prima spiegato come continuare la seduta fotografica e lo smontaggio delle parti.
Terminato il tutto in automatico  dalla macchina fotografica pre-impostata da Matteo , smonto gli accessori e mi preparo per l’ultimo saluto all’amico giove….( seppur ormai basso ...verso l'inesorabile tramonto..)
E con ammirata sorpresa scorgo immediatamente la famosa grande macchia rossa…tra me e me mi dico :”posso andare a casa senza riprendere la macchia rossa…NOOOO “….
Tiro fuori PC e CCD ,e in un batter d’occhio sono pronto a scattare….
La serata per me , terminera’ circa alle 02 e 45…con un lunghissimo viaggio di 1 ora per il rientro a casa
Ecco di seguito i risultati fotografici della serata , con in fine  uno scatto alla luna , fatto da Diletta , risalente a circa 10 giorni fa' :
                                                       La Galassia Di Andromeda
                                                       Transito di Europa 
                                                        nebulosa fiamma (in alto ) e testa di cavallo ( subito sotto )
                                                       Giove e la grande macchia rossa
                                                         Luna quasi piena in bianco-nero. Foto di Diletta
                                                     

By Alfred,Dilly and Matteo
                                                      

mercoledì 2 gennaio 2013

Seconda parte del live a monteromano

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altre panoramiche , scattate da Matteo Reggidori , nella serata del 30-31 dec scorso , in compagnia di Alfredo e Diletta . la magia del tramonto all'osservatorio , con i suoi colori . 





di seguito , ecco Giove , "accompagnato" dal satellite io . foto risalente al 21-12-2012
scattata dal telescopio dell'osservatorio , da Alfredo , Diletta e Matteo , in rigoroso ordine alfabetico.
Il gigante gassoso si presenta sempre "diverso" in visuale , grazie all'avvicinarsi alternato dei suoi satelliti e alle sue affascinanti bande atmosferiche . 

                         







domenica 5 febbraio 2012

Satellite lanciato dall' IRAN

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Appare sul teatro internazionale dell'attività spaziale un'altro attore sul quale vengono posti seri dubbi sul reale interesse scientifico dell'impegno dichiarato. E' infatti l'Iran che ha lanciato il 3 febbraio un piccolo satellite per l'osservazione della Terra, segnando la prima missione di successo del paese, dato che il tentativo precedente era fallito quando provarono di inviare una scimmia nello spazio lo scorso anno, sempre secondo le notizie dello stato.

L'Agenzia spaziale iraniana ha lanciato il "Promise of Science and Industry" con un razzo Safir 1-B, secondo una traduzione di un comunicato inviato dell'agenzia persiana Safir significa "ambasciatore" in persiano.

Il nuovo satellite iraniano pesa circa 50 chilogrammi ed è stato costruito dagli studenti dell'Università di Sharif, secondo quanto riportato da un rapporto da parte dell'Islamic News Agency Repubblic of Iran.

Secondo l'Agenzia spaziale iraniana, il satellite ha la forma di un cubo che è quasi 20 pollici (50 centimetri) di larghezza. E 'attorno alla Terra in un'orbita ellittica e passa sopra l'Iran sei volte al giorno. Il satellite volerà per due mesi di missione ed è controllato tramite cinque stazioni a terra, una in ciascuna delle città di Karaj, Tabriz, Qeshm, Bushehr e Mashhad, sempre secondo le dichiarazioni dei funzionari iraniani.

giovedì 22 settembre 2011

Satellite verso la Terra, rischia il Nord Italia (ANSA)

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RILANCIAMO NOTIZIA DELL'AGENZIA ANSA


ROMA - I frammenti del vecchio satellite della Nasa che domani si distruggera' a contatto con l'atmosfera potrebbero cadere sulle regioni del nord d'Italia.

Allo stato delle simulazioni e' questa la previsione degli scienziati che stanno analizzando la traiettoria del satellite.

La zona di caduta individuata e' un'area di 200 chilometri che sara' via via ristretta con il passare delle ore.

L'area di caduta dei frammenti individuata comprende Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria ed Emilia Romagna e potra' essere definita con certezza solo tra un'ora e 40 minuti prima dell'impatto al suolo.

Allo stato non e' neanche possibile stabilire che tipologia dei 26 frammenti previsti potrebbe abbattersi sul nostro territorio: si tratta di pezzi, ha spiegato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che vanno da 158 chili a sei etti.

Allo stato delle simulazioni la probabilita' che un frammento colpisca il nostro Paese e' dello 0,9%.

Due al momento le traiettorie di caduta individuate: una che taglia tutto il nord Italia e l'altra che invece interesserebbe solo il nord-ovest.

I pezzi del satellite della Nasa potrebbero cadere sull'Italia tra le 19.15 di venerdi' e le 5 di sabato.

E' questa la 'fascia' di allarme individuata dagli scienziati che hanno partecipato questa mattina al Comitato operativo della Protezione civile.

In particolare al momento sono due le possibili finestre di caduta: la prima tra le 21.25 e le 22.03 del 23 e la seconda tra le 3.34 e le 4.12 del 24.

Secondo le previsioni della Nasa almeno 26 frammenti potenzialmente pericolosi potrebbero disperdersi nel raggio di circa 600 chilometri.

Il rischio che possano esserci danni per gli esseri umani è pari a 1 su 3.200.

Grande quanto un autobus, il satellite era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti.

La sua caduta è probabilmente la conseguenza dell'impatto con i detriti di un altro satellite, avvenuto pochi anni fa.

GABRIELLI: NO EVACUAZIONE MA MISURE DI AUTOPROTEZIONE - Non ci sara' nessuna evacuazione dei cittadini che abitano nelle zone del nord Italia che potrebbero essere interessate dalla caduta dei frammenti del vecchio satellite della Nasa, prevista per domani, ''anche perche' dovremmo evacuare 20 milioni di persone''. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, al termine del Comitato operativo della Protezione civile per fare il punto sulla situazione e mettere in atto gli interventi necessari. ''Ci troviamo di fronte a un evento - ha spiegato Gabrielli - di cui non c'e' letteratura perche' la stragrande maggioranza di questi frammenti cade in mare o in zone deserte. Dunque stiamo cercando di mettere in piedi per la prima volta un sistema di autoprotezione che passa innanzitutto per una informazione trasparente, chiara e tempestiva''. Al momento, ha spiegato Gabrielli, i suggerimenti che vengono dati alla popolazione sono di evitare i luoghi aperti nelle finestre di caduta e di evitare i piani alti degli edifici e di porsi sotto le architravi o nelle zone ad angolo delle proprie case e non al centro dei solai. Gabrielli ha assicurato che tutte le misure necessarie verranno approntate nelle prossime ore e che in ogni caso quel che e' fondamentale e' l'informazione ai cittadini, proprio per l'impossibilita' di prevedere una evacuazione di massa.

''Mai come in questa situazione gli organi di informazione diventano strutture di Protezione civile con una grande responsabilita' ''. Informare tempestivamente, ha aggiunto il capo del Dipartimento, ''non e' sinonimo di allarmismo: il nostro dovere e' di consentire alla gente di essere adeguatamente e correttamente informata''. Per questo tutte le informazioni necessarie saranno pubblicate sul sito della Protezione Civile (www.protezionecivile.it), compresi i bollettini di aggiornamento della situazione previsti ogni due ore. E' inoltre attivo un Contact center dove i cittadini potranno chiamare per segnalare particolari situazioni. Gabrielli ha annunciato inoltre che in ogni singola regione verra' costituito un gruppo di coordinamento per le attivita' di Protezione civile e di allertamento, sia della popolazione sia per quanto riguarda i siti strategici.

mercoledì 10 settembre 2008

Il satellite di Google è in orbita!

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Come recitano le agenzie di tutto il mondo, sotto gli occhi attenti ed entusasti di Sergey Brin e Larry PageIl, co-fondatori di Google, il satellite di "casa" GeoEye-1 è partito (sabato scorso) dalla Vandenberg Air Force Base in California e si trova in orbita. Il lancio è avvenuto in coincidenza con il decennale di Google che questo mese festeggia dieci anni dalla sua costituzione come società (dieci anni decisamente incredibili considerando il colosso che è divenuta!). Nelle immagini allegate potrete verificare che sul vettore spicca chiaramente il logo di Google.

Il satellite si sta comportando bene ed è pronto ad iniziare la prossima fase, per perseguire gli obiettivi della sua missione. Subito dopo l'inizializzazione, partirà, infatti, un processo di calibrazione e un check-out, prima che l'arsenale di immagini raccolte possa essere disponibile per gli utenti.

Matthew O Connell, direttore esecutivo di GeoEye (società proprietaria www.geoeye.com ), ha spiegato che la fornitura di immagini ad alta risoluzione (e che risoluzione!!!), come già anticipato, inizierà in autunno inoltrato.

L'elevata qualità delle riprese effettuate dal satellite Ikonos sarà ampiamente superata dal nuovo GeoEye-1, la sfida è quella di fronteggiare la domanda mondiale di "turismo da scrivania" : «Questo lancio e i nostri eccellenti rapporti con la National Geospatial-Intelligence Agency (NGA) , dimostrano come le relazioni tra pubblico e privato possano essere efficaci e produttive per la scansione di vaste are
e del pianeta.

Il satellite appena lanciato è parte del programma NextView di NGA, concepito per assicurare che quest'ultima disponga di librerie di immagini per fornire tempestiva, sostanziale ed accurata attività di intelligence geospaziale a supporto della sicurezza nazionale statunitense (c'erano dubbi in merito?).

Il contratto, un'operazione da 500 milioni di dollari, è stato si
glato a settembre 2004 e si è mantenuto perfettamente in linea con le previsioni di spesa, sino al momento del lancio. L’importanza di questo lancio anche per il grande pubblico è legata al fatto che le immagini di GeoEye-1 saranno utilizzate in esclusiva da Google per Google Maps, e sono le immagini a più alta risoluzione mai usate per un programma aperto al pubblico. GeoEye-1 è in grado infatti di rilevare, dai 681 chilometri della sua orbita, oggetti di 165 centimetri quando riprende immagini a colori e di 41 centimetri se riprende in bianco/nero.

L’esclusiva di Google è ovviamente tale solo per le applicazioni civili dato che le immagini, come già detto, saranno usate dall’Agenzia Geospaziale degli Stati Uniti, che ha contribuito alla costruzione del satellite.