mercoledì 28 marzo 2012

L'instancabile gruppo di macchie solari AR1429

INCREDIBLE SUNSPOT AR1429: "Big AR1429", il gruppo delle macchie solari, fonte delle molte e potenti tempeste geomagnetiche verificatesi dall'inizio di questo mese, è ancora in eruzione. La regione attiva ha prodotto una significativa espulsione di massa coronale il 24 marzo alle 00:39 UT (vedasi filmato). A causa della posizione delle macchia solare sul lato opposto del Sole, la relativa CME (espulsione di massa coronale) non è stata diretta verso la Terra.

UN'ALTRA CME DA AR1429: Transitando nel lato a noi non visibile del Sole, AR1429 non accenna a ridurre la propria attività eruttiva ripresa il 26 marzo, producendo la sua 11° CME. Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha fotografato la massa coronale che si innalza dalla parte orientale del Sole:


Secondo la previsione elaborata dagli analisti del laboratorio Goddard Space Weather, la CME colpirà due veicoli spaziali, STEREO-B e lo Spitzer, il 28 marzo. La Terra non è sulla "linea di fuoco"... e, ad oggi, tale definizione virgolettata calza a pennello!

Questo nuovo evento dimostra che AR1429, è ancora attivo e inizierà tornare rivolto verso il nostro pianeta fra circa una settimana da oggi.

Dall'inizio del mese di marzo, dalle macchie solari di AR1429 sono stati espulsi CME verso ogni angolo del sistema solare, suscitando tempeste spaziali intorno a ogni pianeta, satelliti e veicoli spaziali. Se le macchie solari resteranno attive per un'altra settimana o più, si ritroveranno nuovamente rivolte verso la Terra e potranno essere fonte di un nuovo ciclo di eruzioni che verrà ad interagire più o meno pesantementente con il nostro pianeta.

5 commenti:

Billy ha detto...

Osservando il breve filmato si possono notare svariati puntini luminosi, che inizialmente ho creduto essere stelle, poi materiale emesso dall'eruzione finchè ho notato che ci sono alcuni dei puntini bianchi che vanno in direzione opposta all'eruzione, ma non solo, un paio di questi vanno tanto veloce da lasciare la scia nell'immagine.
Ora, pensando che per fotografare l'eruzione il tempo di esposizione deve essere molto basso in quanto anche l'eruzione deve avere una notevole velocità, mi chiedo come sia possibile che 2 oggetti lascino la scia....

Billy ha detto...

...ragazzi, per postare un commento ci vuole una laurea e sopratutto se uno non usa uno di quegli inutili siti che ci sono sotto non può postare? ...mha... della serie "vi interessa un sacco essere commentati"!
Manco se vi avessero minacciati di morte sarebbe giustificato un metodo così per far lasciare post, PESSIMO.

Roberto Baldini ha detto...

Come indicato nella pagina di servizio, "Questo Blog accetta solo commenti FIRMATI. Si può discutere e contestare, ma ognuno deve assumersi la responsabilità di quanto scrive.
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Grazie a tutti per la comprensione e la collaborazione che vorrete accordarci.

Roberto Baldini ha detto...

Per quanto riguarda il filmato, va detto che vengono inquadrati anche oggetti stellari dalla camera della sonda che tiene monitorato il Sole ma hanno una colorazione arancione e non bianca. Si possono riconoscere nell'animazione in quanto si spostano di fotogramma in fotogramma così come si noterebbero in una animazione del cielo stellato da Terra. I puntini bianchi "impazziti" non sono altro che interferenze elettroniche (dovute anche al vento solare) e/o pixel "caldi" come si dice in gergo. Quindi anche le "scie" non costituiscono stranezza. In molte altre animazioni si potranno riscontrare cose analoghe ma quando si tratta di oggetti significativi (comete) è sempre possibile notarli in modo certo.

Aggiungo che, specialmente quando sono in atto tempeste solari, le particelle energetiche che vanno ad impattare sul sensore delle camere producono questi effetti in modo più o meno intenso.

Billy ha detto...

Grazie della risposta, non avendone mi sentito parlare sono andato a cercare "pixel caldi" e ho capito il fenomeno. Grazie.