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venerdì 29 novembre 2013

La cometa come una Fenice di ghiaccio è rinata!

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Ed ecco che durante le ultime ore anche dall'altra sponda dell'Atlantico arrivano le prime "poetiche" rettifiche in merito alla prematura dichiarazione di "scomparsa" della cometa ISON.

Leggere certe notizie sulla rete e sapere che si sta partecipando ad una "discussione" senza confini a livello planetario devo ammettere che mi attizza come quando in passato avemmo per le prime volte la possibilità di accedere in modo pionieristico alle prime comunicazioni telematiche tramite la rete FIDONET attraverso il newsgroup Astro.ITA!

Chi non sa di cosa stia parlando può documentarsi : http://it.wikipedia.org/wiki/FidoNet

Ed esistono ancora tracce delle comunicazioni scambiate tra gli astrofili italiani con questo strumento "avveniristico" anche nel 1997 in occasione dalla HALE-BOPP...

Ma oggi l'ultimo post del team NASA che segue ISON mi ha riportato al passato confermandomi quello che ho sempre ripetuto anche tra di noi in questi giorni : le comete sono sempre imprevedibili o quanto meno, non avrai mai la certezza di quello che ti aspetta e puoi solo avere la pazienza di seguire gli eventi nel loro evolversi.

L'ultimissima immagine disponibile !
Gli esperti NASA che hanno postato questo articolo (in inglese) hanno tutta la nostra comprensione ma hanno sicuramente peccato anche loro di eccessiva frettolosità quando stanotte avevano dato per scontato che per ISON non ci fosse più nulla da fare. 

Se potete leggerlo, fatelo. Merita veramente di essere "gustato" per come è ricco di "sensazioni" del ricercatore che sta vivendo questa straordinaria esperienza.

Tradurlo tutto non è semplicissimo e ci vuole un pò di tempo che ora non abbiamo ma il riferimento alla ISON come una FENICE di GHIACCIO che risorge è proprio contenuto in questo articolo nel finale che vi dovrebbe far capire quanto sia vero ciò che vi ho scritto sopra:


<<And I just want to end on this note: not long after comet ISON was discovered, it began to raise questions. Throughout this year, as many of you who have followed closely will appreciate, it has continued to confuse and surprise us. For the past few weeks, it has been particularly enigmatic and dynamic, in addition to being visually spectacular. This morning we thought it was dying, and hope was lost as it faded from sight. But like an icy phoenix, it has risen from the solar corona and - for a time at least - shines once more. This has unquestionably been the most extraordinary comet that Matthew and I, and likely many other astronomers, have ever witnessed. The universe is an amazing place and it has just amazed us again. This story isn't over yet, so don't stray too far from your computer for the next couple of days!>>

<< E voglio solo finire con questa nota: non molto tempo dopo che la cometa ISON è stata scoperta, ha cominciato a far sollevare questioni. Nel corso di quest'anno, come molti di voi che hanno seguito da vicino potranno confermare, ha continuato a confondere e sorprendere . Nelle ultime settimane , è stato un oggetto particolarmente enigmatico e dinamico, oltre ad essere visivamente spettacolare . Questa mattina abbiamo pensato che stesse morendo, e la speranza si era perduta con la stessa velocità con cui spariva alla vista. Ma come una fenice di ghiaccio, è risalito dalla corona solare e - per un momento almeno - brilla nuovamente più di prima. Questa è stata senza dubbio la cometa più straordinaria che Mattew ed io , e probabilmente molti altri astronomi , hanno mai visto. L'universo è un posto incredibile e ci ha appena stupito ancora una volta . Questa storia non è ancora finita , quindi sarà bene non allontanarsi troppo dal computer almeno per un paio di giorni !>>

NB: chiedo venia se la traduzione non è proprio letterale ma credo che sia accettabile.

 

mercoledì 27 novembre 2013

La cometa c'è ! Sopravviverà? the show must go on ...

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http://secchi.nrl.navy.mil/movies/ison/hi1a_ison_inbound.mov
Mentre la suspence si impadronisce dei cuori degli astrofili, la cometa si conferma protagonista di momenti indimenticabili che comunque la consacreranno alla storia.

Siccome non si deve mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo preso... e la speranza è sempre l'ultima a morire... e non si dice gatto se non ce l'hai nel sacco... (citazioni dotte), la ISON ha riconfermato la tradizione popolare e si spera quindi che, pur ridimensionando le aspettative, possa comunque sopravvivere ulteriormente (!) e dare spettacolo.

Vi propongo quindi, per sfatare gli annunci funerei e anche per "ingannare" l'attesa, un fotogramma del monitoraggio che ritrae la ISON e la ENCKE in stile "Formula1" sul rettilineo che precede la curva a gomito (giro di boa) e che vi consiglio di gustare nel filmato del quale vi segnalo il link (click to see).



Poi, per non negarci nulla vista la ricchezza di contenuti che il web ci offre (nel 1997 con la Hale-Bopp non eravamo così ben forniti!!!), ecco anche un filmato da youtube :



e se questo non è sufficiente a rinsaldare le speranze e coprire il black-out visivo che la vicinanza al Sole della cometa ci impone... vi propino un bellissimo filmato (Mpeg4) della C/2011 L4 (PANSTARRS) auspicando di poter assistere a qualcosa di simile o comunque degno di essere vissuto !


... e se ancora non l'avete capito... restate sintonizzati con il nostro blog se non volete perdervi lo spettacolo :-)

martedì 26 novembre 2013

Ison in difficoltà, ma non ancora morta...

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In questa immagine vediamo ancora la cometa Ison sulla sua strada verso il Perielio, questo pomeriggio, quindi nonostante tutto, qualcosa ancora si muove verso il Sole!

Certo le notizie che sono arrivate questa mattina non erano proprio delle migliori, probabile che veramente la Ison abbia avuto qualche sussulto grosso, ma nelle ultime ore, udite udite, la sua luminosità ha ricominciato a crescere!

Non perdiamo quindi tutte le speranze, è vero,  fra due giorni le sollecitazioni indotte dal Sole saranno tremende, quando la cometa si troverà a poco più di 0,01 UA dalla nostra stella ma come un gatto dalle nove vite, la Ison sta dribblando uno ad uno gli annunci della sua imminente fine, e chissà che non ci riserverà ulteriori sorprese?

Stanotte avremo le prime indicazioni dalla SOHO, dato che la Ison entrerà nel campo della LASCO 3 e quindi potremo confrontarla ad esempio con la Lovejoy del 2011 e la Mc Naught del gennaio 2007, per farci una idea di cosa potrà succedere dopo... Ma prima, trovandoci al capezzale di una cometa in sofferenza, vediamo se riusciamo a superare la notte che sta arrivando...incrociamo l'incrociabile!


domenica 24 novembre 2013

Due comete nel vento (solare)

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DUE Comete nel vento solare : NASA STEREO-A sta monitorando la Cometa ISON mentre si avvicina al Sole per l'incontro ravvicinato del 28 novembre. L'ultimo filmato della Heliospheric Imager non solo inquadra la cometa ISON, ma anche la Terra, Mercurio e la Cometa Encke. Fare clic per visualizzare la scena in movimento.

Nel filmato, che si estende per un periodo di due giorni dal 19 novembre al 22 novembre, il Sole si trova a destra, fuori dall'inquadratura.

"Le 'nuvole' scure provenienti da quella direzione sono aumenti di densità nel vento solare e questi sono ciò che sta causando le increspature che vedete nelle code delle comete", spiega Karl Battams del team osservativo della cometa ISON della NASA .

Anche se le due comete sembrano ricevere lo stesso vento solare, le ondulazioni delle code sono diverse. "Encke sembra ricevere un tipo di onde lunghe nella coda mentre per ISON sembra quasi che si tratti di sbuffi ad alta frequenza", sottolinea Battams .

Ad ogni modo, al di là delle apparenze, le due comete potrebbero trovarsi in due diversi flussi di vento solare. "La spiegazione più probabile è che ISON sia in un flusso veloce. Immaginate di tenere una bandierina in una giornata leggermente ventilata. La bandiera aleggerà dolcemente nella brezza. Ora immaginatela tenendola in condizioni di vento molto forti. La bandiera sarà increspata violentemente, ma quelle increspature saranno più piccole in ampiezza."

Battams suggerisce anche una seconda possibilità più speculativa in un articolo che potete leggere a questo link (cliccare).

COMETA ISON , T - 4 GIORNI : ISON è ora a soli 4 giorni dal perielio . Il 28 novembre, Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, volerà attraverso l'atmosfera del Sole a poco più di un milione di chilometri sopra la superficie del Sole. Al massimo avvicinamento, la temperatura del nucleo di ISON potrebbe salire ad oltre 5000° Fahrenheit - una sfida esistenziale per una cometa ghiacciata. Nessuno sa se ​​sopravviverà. Prima che il "conto alla rovescia finale" segni zero, i fotografi stanno registrando alcuni meravigliosi scatti . Ecco la cometa ISON che si tuffa nel sorgere del Sole accanto Monte Fuji il 22 Novembre :




Il fotografo giapponese Kagaya ha scattato la foto con una fotocamera digitale Canon EOS 1D C . "Questa è una posa di 3 secondi di esposizione a ISO 2000," dice. Nell'immagine di dimensioni standard, è anche possibile vedere Mercurio alla sinistra della cometa.

giovedì 21 novembre 2013

Cometa Ison : lanciata verso il giro di boa !

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Si moltiplicano senza sosta le osservazioni e le immagini della cometa tanto attesa cosí come aumentano le speranze ed i timori sull'esito del pericoloso giro di boa che a breve dovrá compiere sfiorando il Sole. Ison si sta tuffando alla velocitá di 140,000 mph (62 km / s) nella sua impresa e si può quasi sentire la velocità in questa immagine presa la mattina del 20 novembre da astronomi utilizzando il telescopio di 400 mm dell'Observatorio de Hita a La Puebla de Almoradiel, Toledo, Spagna : 


La cometa appare in tutto il suo splendore e la sensazione di percepire il suo slancio irrefrenabile é decisamente notevole.
Nel frattempo il network di monitoraggio Fireball (meteore di dimensioni importanti) registra un significativo incremento passando dai 31 rilevamenti del 19 novembre ai ben 47 del 20 novembre.

Purtroppo il maltempo che imperversa sull'Italia sta compromettendo l'attivitá degli astrofili e quindi oltre alla cometa, molte osservazioni sono limitate ai pochi che dispongono di un cielo libero da nubi.

mercoledì 30 ottobre 2013

Il Sole scalpita ancora

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Attività solare costante : i satelliti orbitanti attorno alla Terra hanno rilevato un brillamento solare di classe X1 dalle macchie solari AR1875 il 28 ottobre alle 02:03 UT.
Questo è il
3 ° X-Flare che si verifica dal 25 ottobre, il che significa che l'attività solare è ancora elevata.
Il NASA
Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nella lunghezza degli UV 
estremi come si può vedere nell'immagine e nel filmato.

SOHO ha registrato una CME (Espulsione di Massa Coronale) che emerge dal luogo dell'esplosione (filmato). Anche se la direzione principale appare lontana dalla direzione della Terra, il CME potrebbe eseguire un colpo di striscio al campo magnetico del nostro pianeta il 30 Ottobre.

UN ALTRO X-FLARE : Consideriamolo un colpo d'addio. Poco prima che le macchie solari del gruppo AR1875 avessero ruotato oltre il bordo occidentale del Sole, il 29 ottobre, hanno scatenato un potente flare solare di classe X2. 

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato il flash nell'estremo ultravioletto dell'esplosione.

I raggi X e le radiazioni UV provenienti dal flare hanno ionizzato la parte superiore dell'atmosfera del nostro pianeta. 

Ondate di ionizzazione hanno disturbato la normale propagazione delle onde radio sopra le Americhe e nel Pacifico e potrebbero anche aver causato un blackout delle comunicazioni HF sopra i poli.

Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha registrato una CME che emergeva dal luogo dell'esplosione. Data la posizione della macchia solare, tuttavia, è improbabile che il CME possa raggiungere il nostro pianeta. Gli analisti di NOAA sono occupati a valutare la possibilità di ricevere un colpo di striscio nei giorni a venire.

Intanto Sunspot AR1875 ha lasciato il lato-Terra del Sole ma altre macchie solari attive restano presenti verso il nostro pianeta. Le previsioni stimano una probabilità del 60% di ulteriori brillamenti di classe M e una probabilità del 25% di X-flares durante il 30 ottobre.

martedì 1 ottobre 2013

Imponente eruzione solare del 29-30 settembre!

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Rompendo la quiete nella quale pareva essere immerso da qualche tempo il nostro Sole, in modo spettacolare, un filamento magnetico ha eruttato dall'emisfero nord verso le 21:45 UT del 29 settembre, completando la sua espansione a metà mattina del 30 Settembre.

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato l'esplosione come si può osservare in varie animazioni e filmati.

Un altro filmato del Solar Dynamics Observatory ingrandisce per mostrare la rottura del filamento attraverso l'atmosfera del Sole che ha lasciato dietro di sé un "canyon di fuoco." L'incandescente "canyon" ripercorre il canale dove le forze magnetiche mantenevano inarcato il filamento prima dell'esplosione.

Questo evento ha anche scagliato un magnifico CME nello spazio: vedere filmato (Credit: SOHO).



La nuvola di materia che ha lasciato il Sole viaggia alla considerevole velocità di circa 900 km / s (ovvero 2.000 mila miglia all'ora), non è era rivolta direttamente verso la Terra. Tuttavia, la magnetosfera del nostro pianeta potrebbe ricevere un colpo di striscio verso il 02-03 ottobre. Tempeste Geomagnetiche polari e le aurore saranno possibili quando la CME arriverà a destinazione.

Restate sintonizzati per gli aggiornamenti

giovedì 26 settembre 2013

Sole : eruzione

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ERUZIONE MAGNETICA: un filamento magnetico sul lato nord-orientale del Sole è esploso il 24 settembre intorno alle 20:30 UT. Dall'osservatorio NASA "Solar Dynamics Observatory" è stato catturato l'immagine che vede la struttura scagliare parte di se stessa nello spazio:



Osservando il filmato e prestando attenzione alla base dell'esplosione, si notano dei "canyon di fuoco" formarsi a tagliare dal filamento attraverso bassa atmosfera del Sole. Le pareti incandescenti del canyon suggeriscono il canale originale sul quale il filamento è stato sospeso dalle forze magnetiche sopra la superficie stellare.

Come accade sovente, durante le eruzioni di filamenti magnetici, anche questo ha lanciato una espulsione di massa coronale (CME) nello spazio. La Terra non pare essere in traiettoria e quindi non dovrebbe subire nessun impatto.

giovedì 25 ottobre 2012

Schiuma solare

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SCHIUMA MAGNETICA : La macchia solare AR1598 si è calmata dopo aver scatenato il brillamento solare di classe X1 il 23 ottobre. Potrebbe comunque essere "la calma prima della tempesta". La macchia solare è ancora molto grande e apparentemente potente, come mostrato in questa immagine catturata da un astrofilo, Sergio Castillo di Inglewood, California:


Castillo utilizzato un telescopio con un filtro "Calcium Ktarato sulla luce degli atomi di calcio ionizzati presenti nella bassa atmosfera solare. I filtri Calcium K calcio evidenziano la luminosa schiuma magnetica che si forma a volte intorno a nucleo scuro di una macchia solare. AR1598 è veramente molto spumoso!
La "schiuma" magnetica non è necessariamente un precursore per un'esplosione, ma garantisce alla macchia solare una notevole fotogenia.

martedì 12 giugno 2012

Gruppo di macchie solari AR1504

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SUNSPOT: Da come si apre e da come si esibisce con getti solari di basso livello, il gruppo macchie solari AR1504 evidenzia la sua rapida evoluzione. Durante le ultime 24 ore la regione attiva ha assunto una forma irregolare, è passata da un "manubrio" ad un anello scuro ed è sufficientemente ampia da poter contenere una mezza dozzina di pianeti Terra.

Al NOAA, le
previsioni stimano una probabilità del 55% di assistere a brillamenti solari di classe M non appena il campo magnetico delle macchie solari si sposterà e si destabilizzerà. Eruzioni alla fine di questa settimana potrebbero essere interagenti con la Terra non appena  le macchie solari saranno rivolte verso la Terra.

sabato 12 maggio 2012

IL SOLE DA' SPETTACOLO

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POSSIBILI FLARES : Le previsioni NOAA stimano una probabilità del 75% di brillamenti solari di classe M e una probabilità del 20% di brillamenti di classe X nelle prossime 24 ore. Le eruzioni sono suscettibili di essere orientate verso la Terra perché la fonte, il gruppo di macchie AR1476, è rivolto perfettamente verso il nostro pianeta.
Il 10 maggio, David Maidment astrofilo di Sohar (Oman) ha catturato l'immagine della regione attiva nel corso di un forte brillamento di classe M5 (vedi immagine).
L'esplosione, che ha quasi varcato la soglia X, non ha prodotto una significativa espulsione di massa coronale (CME). 


Altre immagini : da Sylvain Chapeland del Pays de Gex, Francia; da David Cortner di Rutherford College, NC; da Jett Aguilar di Quezon City, Filippine, da Rogerio Marcon di Campinas SP Brasil, da Paul Maxson di Surprise, in Arizona, da Venture Rusty di Naperville, Illinois, da Richard Wagner del Lincolnshire, Illinois, da Larry Alvarez di Flower Mound, Texas


ASTRONAVE NEL SOLE : Il numero di macchie solari è brevemente aumentato quando una sagoma alata ha attraversato il disco solare mentre veniva osservato da Hampshire, Regno Unito. James West stava guardando il Sole con un filtro solare al telescopio quando si è verificato  il transito :
ISS in transito davanti al disco solare

"La Stazione Spaziale Internazionale passava proprio davanti al gigantesco gruppo AR1476", spiega West. "Il cielo era parzialmente nuvoloso, ma sono riuscito ugualmente a riprendere il transito."

L' evento è stato una sorpresa per West. Era però stato previsto in precedenza da CalSky.org. I lettori che desiderano riprendere questo tipo di foto dovrebbero controllare CalSky per le predizioni di transito e leggere i consigli di osservazione.


Photo details: Canon Eos 5D Mark II; Focal length:700mm; Exp: 1/8000 sec; F/40; ISO:50
SUNSPOT SUNRISE: Sunspot AR1476 è così grande che la gente se ne dovrebbe accorgere anche senza l'aiuto di un telescopio solare. Il colosso appare all'alba e al tramonto quando la luce del Sole meno forte e quindi più alla portata della visibilità umana. 
Stefano De Rosa ha pubblicato questa foto da Torino, Italia.
"Questa mattina la vista del maestoso gruppo di macchie solari AR 1476 è stato visibile non appena il Sole stava sorgendo accanto alla prospettiva della Basilica di Superga!" dice De Rosa.

La macchia solare assomiglia come forma alle isole Hawaii, ma è molto più grande della Terra. Da un capo all'altro la regione attiva è circa 160.000 km, o se preferite una dozzina di volte più grande rispetto al nostro intero pianeta. Se si dispone di un telescopio con FILTRO (!!!), dare un'occhiata è meritevole. La vista è magnifica. NON OSSERVATE IL SOLE SENZA SEGUIRE LE PRECAUZIONI DI PROTEZIONE DELLA VISTA ! BASTANO POCHI ISTANTI PER DANNEGGIARE I PROPRI OCCHI !

lunedì 16 aprile 2012

SOLE : ESPLOSIONE SPETTACOLARE del 16/04/2012

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ESPLOSIONE SPETTACOLARE: i campi magnetici sul lato nord-orientale del Sole hanno eruttato alle 17:45 UT circa del 16 aprile, producendo una delle esplosioni visivamente più spettacolari degli ultimi anni.  

Il NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato l'esplosione nelle estreme lunghezze d'onda ultraviolette :

La maestosa e spettacolare esplosione del 16 aprile 2012 !
L'esplosione, è stata catalogata M1.7 gradi della scala Richter dei brillamenti solari e non è rivolta verso la Terra. Una espulsione di massa coronale (CME) che si è prodotta dall'imponente esplosione è possibile che possa urtare la sonda della NASA "STEREO-B", ma probabilmente nessun pianeta sarà interessato dall'espulsione.

Questo evento conferma i sospetti che avevamo già espresso in merito al fatto che una regione di importante attività è in rotazione d'ingresso sul lato rivolto verso Terra.

UPDATE: Utilizzando i dati della SDO, Steele Hill del NASA Goddard Space Flight Center ha ricomposto un filmato veramente memorabile della manifestazione solare odierna! (SCARICATELO PER VEDERLO) Il filmato mostra l'esplosione sviluppatasi a 304 Angstrom, una lunghezza d'onda che traccia il plasma con una temperatura di circa 80.000 K.


sabato 31 marzo 2012

SUNSPOT AR1429 è tornato

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ESPLORARE UNA "TERRA" LONTANA ANNI LUCE: Con la sonda Kepler della NASA che procede alla scoperta di mondi alieni a ritmo di record, sembra essere solo una questione di tempo ricevere l'annuncio dell'individuazione di un pianeta delle dimensioni della Terra che si possa trovare nella "Goldilocks zone", ovvero che possieda un'orbita di dimensioni giuste per consentire la presenza di acqua allo stato liquido e, di conseguenza, la vita. In un articolo del 29 marzo, pubblicato su "Science@NASA", i ricercatori discutono del modo in cui esploreremo un cugino della Terra a tanti anni luce di distanza. [Video in lingua]



CHI HA PAURA DI UNA VECCHIA MACCHIA? Sunspot AR1429 è riapparsa ma non è più il colosso che era una volta. Dopo due settimane trascors sull'altro lato del Sole, AR1429 è sostanzialmente decaduta. Tutto ciò che rimane sono alcuni piccoli nuclei scuro sparsi tra qualche chiarore:

Tuttavia, anche i residui di AR1429 potrebbero essere ancora potenti. Proprio ieri hanno prodotto una raffica di ben cinque C-class flares e hanno trasmesso significative onde di ionizzazione nell'alta atmosfera sopra l'Europa. Inoltre, gli esperti del NOAA, stimano una probabilità del 35% di emissione di flares di classe M nelle prossime 24 ore.

Alcune attività in questa regione sono quindi certamente possibili ma è improbabile che raggiungano l'intensità di inizio marzo.



NORTHERN LIGHTS:
La primavera è la stagione delle aurore e il Circolo Polare Artico è illuminato di verde. L'appassionato fotografo Alex Keen non ha avuto problemi a trovare una scena panoramica d'effetto da immortalare a Inari, Finlandia.

"Questa era veramente la prima volta che ho visto l'Aurora Boreale e dire che sono stato catturato dalla sua magnificenza e dalla sua bellezza sarebbe l'eufemismo del secolo", dice Alex. "Mio padre, Andy Keen, è stato 'cacciatore' ed ha fotografato le 'luci' per molti anni e, fino ad ora, io avevo fatto esperienza solo attraverso le sue immagini e le innumerevoli storie che mi ha trasmesso per quanto riguarda le sue avventure qui in Lapponia settentrionale. Ma avere effettivamente visto e 'vissuto' di persona è completamente diverso e ora posso comprendere pienamente a cosa è dovuta la sua passione per quello che è giustamente descritta da molti come uno dei fenomeni naturali più spettacolari di Madre Natura."

venerdì 30 marzo 2012

AR1429 sunspot superstar : il ritorno (e altre news)

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IL RITORNO DI AR1429 : Sunspot AR1429, la fonte di molti brillamenti, eruzioni e forti tempeste geomagnetiche fin dall'inizio di questo mese, sta per riapparire dal bordo NE del Sole dopo il viaggio di due settimane che lo ha visto eseguire la rotazione sul lato non esposto verso la Terra. Spire magnetiche si alzano dal bordo NE annunciando l'avvicinarsi delle macchie solari.



Il NASA Solar Dynamics Observatory ha fotografato pennacchi di plasma che salgono e scendono sul bordo solare: filmato. Inoltre, un paio di brillamenti solari (C5 e C7-class) nel campo magnetico delle macchie solari hanno causato ondate di ionizzazione nell'alta atmosfera in Europa.

Mentre AR1429 stava transitando nel lato nascosto, è esploso più volte. Tra il 23 e il 27 marzo, il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha registrato ben quattro espulsioni di massa coronale (CME) che si sono scagliate nello spazio più veloci di 3 milioni di mph: film. Facendo una valutazione complessiva, questi eventi suggeriscono che AR1429 potrebbe essere ancora capace di svolgere una potente attività solare.

AURORA A SORPRESA: nessuno aveva previsto questo che Il 27 marzo, le Northern Lights sarebbero scese così a sud da essere visibili anche in Nebraska.

Fare clic per visualizzare il filmato, realizzato da Chris Allington di Crofton, NE:


"Io certamente non mi aspettavo di vedere qualcosa, ma le condizioni erano abbastanza interessanti da farmi uscire ad indagare il cielo a nord con la mia macchina", dice Allington. "Sorprendentemente, intorno alle 21:30 ora locale, ho potuto vedere il colore delle aurore nel mirino, così ho deciso di dirigermi verso un parco eolico vicino a casa mia. La visione è diventata molto più intensa ed è durata quasi 4 ore 10:00-02:00. Non capita spesso che le aurore vengano inserite nelle previsioni di osservazione anche ad un estremo sud come il NEBRASKA!"



Ma che cosa è successo? Il campo magnetico interplanetario (IMF) punta a sud e si è aperta una "crepa" nella magnetosfera terrestre. Il vento solare si è riversato all'interno ed ha alimentato lo spettacolo. Alle più alte latitudini le aurore sono già previste anche in queste serate. Le previsioni del NOAA stimano un 30% di probabilità di attività geomagnetica solare ai poli fin tanto che il vento continua a soffiare.

mercoledì 28 marzo 2012

L'instancabile gruppo di macchie solari AR1429

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INCREDIBLE SUNSPOT AR1429: "Big AR1429", il gruppo delle macchie solari, fonte delle molte e potenti tempeste geomagnetiche verificatesi dall'inizio di questo mese, è ancora in eruzione. La regione attiva ha prodotto una significativa espulsione di massa coronale il 24 marzo alle 00:39 UT (vedasi filmato). A causa della posizione delle macchia solare sul lato opposto del Sole, la relativa CME (espulsione di massa coronale) non è stata diretta verso la Terra.

UN'ALTRA CME DA AR1429: Transitando nel lato a noi non visibile del Sole, AR1429 non accenna a ridurre la propria attività eruttiva ripresa il 26 marzo, producendo la sua 11° CME. Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha fotografato la massa coronale che si innalza dalla parte orientale del Sole:


Secondo la previsione elaborata dagli analisti del laboratorio Goddard Space Weather, la CME colpirà due veicoli spaziali, STEREO-B e lo Spitzer, il 28 marzo. La Terra non è sulla "linea di fuoco"... e, ad oggi, tale definizione virgolettata calza a pennello!

Questo nuovo evento dimostra che AR1429, è ancora attivo e inizierà tornare rivolto verso il nostro pianeta fra circa una settimana da oggi.

Dall'inizio del mese di marzo, dalle macchie solari di AR1429 sono stati espulsi CME verso ogni angolo del sistema solare, suscitando tempeste spaziali intorno a ogni pianeta, satelliti e veicoli spaziali. Se le macchie solari resteranno attive per un'altra settimana o più, si ritroveranno nuovamente rivolte verso la Terra e potranno essere fonte di un nuovo ciclo di eruzioni che verrà ad interagire più o meno pesantementente con il nostro pianeta.

lunedì 19 marzo 2012

Esplosioni Solari e Aurore spettacolari... continuano

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CME: Una spettacolare CME è stata scagliata vertiginosamente lontano dal margine nord-occidentale del Sole durante le prime ore del 18 marzo: vedi il filmato. La probabile fonte è sempre il gruppo di macchie AR1429, ancora attivo in quanto sta transitando dalla parte opposta del Sole. La Terra non sarà quindi interessata dalla nube.


NORTHERN LIGHTS: Per il terzo giorno di fila l'alta velocità di flusso del vento solare determina scombussolamenti del campo magnetico terrestre. Gli "scossoni" non sono sufficienti a causare una vera e propria tempesta geomagnetica ma sicuramente alcune aurore notevoli si stanno già verificancdo intorno al Circolo Polare Artico. Nel villaggio settentrionale di Ivujivik, Quebec, Sylvain Serre ha fotografato un'esplosione di colori il 18 marzo:


"Che notte incredibile", dice Serre. "L'aurora boreale non c'era quando sono uscito fuori, ma dopo 5 minuti era così intensa che ho dovuto modificare le impostazioni per la mia macchina fotografica!"

Le previsioni del NOAA stimano una probabilità del 30% di attività geomagnetica nel corso delle prossime 24 ore. Al circolo polare dovrebbe restare allerta per le aurore finchè il vento solare continua a soffiare.

giovedì 15 marzo 2012

La cometa SWAN in rotta di collisione

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Le immagini della Soho ci mostrano un aggiornamento delle immagini che registrano l'avvicinamento della Cometa Swan al Sole, dove avrà termine la propria esistenza con molta probabilità :


Immagini spettacolari, anche se non è la prima volta che assistiamo a questo tipo di eventi.

mercoledì 14 marzo 2012

Il Sole "col buco" del 13 marzo

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Un buco coronale abbastanza grande può essere osservato nelle immagini del 13 marzo 2012 che vi riportiamo insieme alla news.

Il diametro del Sole è circa 109 volte quella della Terra.

La lunghezza del foro coronale presente nell'immagine è equivalente a circa 50 Terre allineate una accanto all'altra.

I Buchi coronali sono grandi regioni della corona solare meno dense e più "fredde" (termine da considerare con il dovuto senso tecnico!) rispetto zone circostanti. La struttura aperta del loro campo magnetico permette un flusso costante di plasma ad alta densità. Quando si verificano queste condizioni, si determina un aumento dell'intensità degli effetti del vento solare sulla Terra. Il vento solare generato da questo buco coronale raggiungerà la Terra verso il 17-18 Marzo.


Nei paesi nordici di alta latitudine gli osservatori del cielo sono allertati per la possibilità di "aurore di assestamento" rispetto a quelle già registrate per effetto dei brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale (CME) della scorsa settimana ed ora anche per il flusso di vento solare in arrivo.

Credit: NASA SDO

COMETA in collisione con il Sole e nuovo brillamento solare

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NUOVO FORTE FLARE con CME: Il famoso gruppo di macchie solari AR1429 ha scatenato un altro forte brillamento solare il 13 marzo con una eruzione di classe M7 e che ha raggiunto il suo picco intorno alle 17:41 UT. Anche se il gruppo di macchie solari non è più direttamente rivolto verso la Terra, l'esplosione influenzerà il nostro pianeta. Gli analisti del laboratorio Goddard Space Weather comunicano che una CME è in rotta verso la Terra e il suo impatto è previsto per il 15 Marzo alle 06:20 UT (+ / - 7 ore) con la possibilità quindi di innescare tempeste geomagnetiche classificabili da lievi a moderate. Va detto inoltre che protoni accelerati dal brillamento avvolgono la Terra, causando una tempesta di radiazioni di classe S2.


COMETA luminosa immersa in tempesta di radiazioni:
una cometa luminosa sta per tuffarsi nel Sole. E 'stata scoperta solo la settimana scorsa con lo strumento SWAN della sonda SOHO, pertanto è stata chiamata "cometa SWAN".
Il tuffo della cometa (o "swan dive"), avviene proprio quando il Sole ha scatenato una forte "fiammata" e relativa tempesta di radiazioni attorno alla Terra. Le immagini della cometa SOHO sono quindi confuse in buona parte da protoni energetici che colpiscono la fotocamera. Tuttavia, è possibile vedere la cometa SWAN mentre si muove attraverso la "neve protonica" in questo filmato che riepiloga circa 6 ore:


Impossibile trovare?
Ecco una immagine commentata che vi aiuta a individuarla.
Si tratta di un "sungrazer Kreutz", un frammento della stessa antica cometa che ha prodotto la Cometa Lovejoy nel dicembre 2011. Secondo l'esperto Battams Karl del Naval Research Lab di Washington DC, "la Cometa SWAN è uno degli oggetti più brillanti del gruppo di comete Kreutz finora osservati da SOHO, anche se non brillante come la Cometa Lovejoy". Battams prevede una magnitudine massima di -1 per la Cometa SWAN, mentre la Lovejoy era di ben tre magnitudini più luminosa raggiungendo la -4.

Riuscirà anche la Cometa SWAN a sopravvivere alla sua immersione attraverso l'atmosfera del Sole così come ha fatto la Lovejoy? Probabilmente no, ma gli esperti avevano detto che anche la Lovejoy non sarebbe "sopravvissuta" ed sono stati comunque felici di aver sbagliato.

Per ora, è tutto.

venerdì 9 marzo 2012

Nuova espulsione di massa coronale del Sole (

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UN ALTRO CME (espulsione di massa coronale) si sta dirigendo verso la TERRA: il gruppo di macchie AR1429 ha scatenato un forte flare solare, una eruzione di classe M6 il 9 marzo alle 03:58 a UT.


L'esplosione ha generato una espulsione di massa coronale che si dirige quasi direttamente verso la Terra. Secondo gli analisti del laboratorio Goddard Space Weather, il CME arriverà l'11 marzo alle 06:49 UT (+ / - 7 ore), aggiungendosi al caos geomagnetico già in corso.

Una previsione animata mostra che la nuvola colpirà anche il veicolo Mars Science Lab e Marte il 12 e 13 marzo, rispettivamente,