Apprendo solo ora che lo scorso 13 aprile, mentre sui nostri giornali e TV imperversavano sondaggi elettorali o notizie di fondamentale importanza come la gravidanza della Yespica, John Archibald Wheeler è morto all'età di 96 anni a causa di una polmonite. John Wheeler era uno degli ultimi grandi scienziati, che ha vissuto in prima persona gli anni d'oro della fisica nella prima metà del XX secolo, a diretto contatto con scienziati del calibro di Einstein, Bohr, Fermi, Feynman e molti altri. Lui stesso ha dato molti contributi alla meccanica quantistica, alla relatività e altre branche della fisica e è anche ricordato come colui che introdusse il termine "buco nero" come metafora delle singolarità spaziotemporali. Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma mi limito a segnalare alcuni articoli disponibili in rete su PhysicsToday o il New York Times. Segnalo anche la sua bella autobiografia, scritta a quattro mani con Kenneth Ford, e che si intitola Geons, Black Holes, and Quantum Foam: a life in physics. La lessi qualche anno fa e mi appassionò moltissimo. La consiglio vivamente.
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