giovedì 31 gennaio 2013

Aggiornamento Asteroidi Pericolosi : PHA 2013-01

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AGGIORNAMENTO DEGLI ASTEROIDI CENSITI : Gli Asteroidi Potenzialmente Pericolosi (PHA) sono rocce spaziali più grandi di 100 metri che possono avvicinarsi alla Terra fino a 0,05 Unità Astronomiche.

Nell'elenco sono contemplati anche oggetti di dimensioni INFERIORI !
Nessuno dei PHA noti finora è in rotta di collisione con il nostro pianeta, anche se gli astronomi stanno scoprendo nuovi oggetti continuamente.

 La situazione al 31 Gennaio 2013 riporta un bilancio di 1372 asteroidi potenzialmente pericolosi catalogati e quindi monitorati.

Asteroide Date(UT) Max Distance Dimensioni
1999 HA2 feb-05 58 LD 1.3 km
2013 BS45 feb-12 4.9 LD 31 m
3752 Camillo feb-12 57.5 LD 3.4 km
2013 BV15 feb-13 3.7 LD 62 m
1999 YK5 feb-15 49.1 LD 2.1 km
2012 DA14 feb-15 0.09 LD 58 m
2009 AV feb-25 59.7 LD 1.0 km
2007 EO88 mar-18 4.4 LD 23 m
1993 UC mar-20 49 LD 3.8 km
1997 AP10 mar-28 45.9 LD 1.8 km
2010 GM23 apr-13 3.9 LD 50 m
2005 NZ6 apr-29 24.9 LD 1.3 km
Notes: LD significa "Lunar Distance." 1 LD = 384,401 km, ovvero la distanza tra la Terra e la Luna. 1 LD equivale a 0.00256 AU. MAG è la magnitudine visuale dell'asteroide alla data del massimo avvicinamento.

martedì 29 gennaio 2013

Ad un pelo dall' asteroide (2012 DA14)

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"Sfiorati" per un pelo : Il 15 febbraio un asteroide avente le dimensioni della metà circa un campo di calcio passerà a fianco della Terra a solo 

17.200 miglia = 27.680,7168 chilometri

sopra la superficie del nostro pianeta. 



Non c'è pericolo di una collisione, ma la roccia spaziale, denominata 2012 DA14, ha catturato l'attenzione della NASA."Questo è un incontro ravvicinato da record", dice Don Yeomans del programma Near Earth Object della NASA al JPL. "Dal momento che iniziarono le indagini regolari del cielo nel 1990, non abbiamo mai visto un oggetto di queste dimensioni passare così vicino alla Terra."Le zone attraversate dall'orbita della Terra sono piene di asteroidi di tutte le forme e dimensioni, che vanno da frammenti più piccoli tipo "palloni da spiaggia" fino a rocce grandi come montagne di molti chilometri di larghezza. Molti di questi oggetti provengono dalla fascia degli asteroidi, mentre altri possono essere residui di corpi consumati dal tempo come anche frammenti di comete. Il programma NASA Near-Earth Object aiuta a trovare e tenere traccia di questi corpi, soprattutto quelli che si avvicinano al nostro pianeta.2012 DA14 è il tipico asteroide che passa vicino alla Terra. Esso misura circa 50 metri di larghezza, non è nè molto grande né molto piccolo, e probabilmente è fatto di pietra piuttosto che di rocce metalliche o ghiaccio. Yeomans stima che un asteroide come 2012 DA14 avvicini la Terra, in media, ogni 40 anni, ma esiste la possibilità che impatti con il nostro pianeta solo ogni 1200 anni circa.L'impatto di un asteroide di 50 metri non è catastrofico a meno che non vi capiti di essere proprio sulla sua traiettoria finale. Yeomans sottolinea che è un oggetto di dimensioni simili a quello che ha formato il largo cratere del Meteor in Arizona, quando colpì circa 50.000 anni fa. "Questo asteroide però era di ferro," dice, "e questo ha reso l'urto particolarmente potente." Inoltre, nel 1908, qualcosa avente circa le dimensioni del 2012 DA14 esplose nell'atmosfera sopra la Siberia, provocando l'abbattimento di centinaia di chilometri quadrati di foresta. I ricercatori stanno ancora studiando l'Evento di Tunguska alla ricerca di prove dell'oggetto impattante."2012 DA14 sicuramente non può colpire la Terra", sottolinea Yeomans. "L'orbita dell'asteroide è conosciuta a sufficienza per poter escludere un impatto".In ogni caso arriverà ad essere notevolmente vicino, tanto da essere un interessantissimo obiettivo di studio. Il radar della NASA monitorerà la roccia spaziale che si avvicina Terra fino ad essere anche più vicina di molti satelliti artificiali. Yeomans dice che l'asteroide si infilarà tra la bassa orbita terrestre, dove si trovano anche la ISS e discreto numero di satelliti di osservazione della Terra e la fascia più alta dei satelliti geostazionari, che forniscono dati meteo e le telecomunicazioni."Le probabilità di un impatto con un satellite sono estremamente remote", dice. Quasi nulla considerando l'orbita di DA14 quando passerà dalla Terra.

Il radar di Goldstone della NASA nel deserto del Mojave prevede di eseguire il "ping" di 
2012 DA14 quasi tutti i giorni dal 16 febbraio al 20. Gli echi non servono solo a individuare l'orbita dell'asteroide, consentendo ai ricercatori di prevedere meglio gli incontri futuri, ma rivelano anche caratteristiche fisiche come le dimensioni, rotazione e riflessione. Un risultato importante della campagna di osservazione sarà una mappa radar 3D che mostri la roccia spaziale da tutti i lati.


Durante le ore intorno all'approccio, l'asteroide aumenterà di luminosità fino ad assomigliare ad una stella di magnitudine 8. Teoricamente, questo è un facile bersaglio per telescopi amatoriali. Il problema, sottolinea Yeomans, è la velocità. "L'asteroide correrà attraverso il cielo, rapidamente coprendo due volte la larghezza di una Luna piena ogni minuto. Ciò rende difficile rintracciarlo e puntarlo. "Solo i più esperti astronomi dilettanti hanno buone probabilità di successo".A quelli che lo faranno, potrebbe venire un piccolo brivido quando osserveranno le immagini accorgendosi che in realtà quella distanza è veramente "a un pelo dalla Terra".Per ulteriori informazioni sul 2012 DA e altri asteroidi di interesse, visitare il sito della NASA Near-Earth Object Programma sito web: http://neo.jpl.nasa.gov

giovedì 24 gennaio 2013

Buco Coronale

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BUCO CORONALE A SUD: C'è un buco nell'atmosfera del Sole. Un "buco coronale" si è aperto nell'emisfero meridionale del Sole e sta emettendo un intenso flusso di vento solare nello spazio. Le immagini nell'estremo UV riprese dalle telecamere a bordo della NASA Solar Dynamics Observatory evidenziano con queste foto il fenomeno durante le prime ore del 23 gennaio:



I Buchi coronali sono luoghi, nell'atmosfera del Sole, dove il campo magnetico si apre e consente al vento solare di fuggire. Il flusso di vento solare scaturito da questo buco coronale particolare dovrebbe raggiungere l'orbita terrestre verso il
 26-27 gennaio. Non è possibile al momento determinare nè l'intesità che avrà l'incontro con il nostro pianeta e nemmeno gli effetti che può produrre. A causa della elevata latitudine sud del foro coronale, il vento solare che emette potrebbe superare il nostro pianeta transitando alto sopra il nostro Polo Sud. Alle alte latitudini gli osservatori sono comunque allertati per possibili aurore.

Eruzioni e filamenti solari di gennaio

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ERUZIONI SOLARI: due lunghi filamenti determinati dal magnetismo solare sono esplosi ieri, 23 gennaio, scagliando luminose espulsioni di massa coronale nello spazio. Tutto ciò passando direttamente davanti a Mercurio.

Un secondo CME ha navigato alto sopra il polo nord del Sole come si nota nell'immagine (vedi link). La Terra non è sulla "linea di fuoco" dell'eruzione.

NASA Solar Dynamics Observatory ha registrato l'eruzione che ha scagliato la CME di fronte a Mercurio.

Questi eventi dimostrano che le macchie solari non sono necessarie affinchè si determini attività solare. Nessuno dei filamenti scoppiati ieri era radicato nel nucleo di una macchia solare. Nel frattempo va detto che tutte le macchie solari attualmente visibili risultano tranquille, abbandonate a se stesse e l'attività solare si mantiene e dovrebbe restare ancora molto bassa.


martedì 15 gennaio 2013

Aurora Boreale a Tromso: missione compiuta!

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Sono tornato dalla mia mini-spedizione a Tromso, in Norvegia, dove mi sono recato con amici per andare a "caccia" di aurore boreali! Una esperienza indimenticabile, di cui ne parleremo a breve, direi in una prossima Serantares! Vivere 3 giorni a Tromso è stata una sensazione strana, con una luce crepuscolare di giorno e la lunga notte artica che ti sfasava completamente i ritmi... pranzi che sembravano cene, una cognizione del tempo completamente alterata, al punto che 3 gg sono sembrati più lunghi di una settimana... ma in effetti si è dormito poco o nulla!

Ma veniamo alle prime foto elaborate! Ho visto due distinte aurore, ma le 3 immagini di antemprima si riferiscono alla sola notte del 13 gennaio, quando si è verificata una aurora di notevole intensità. Ho potuto quindi sperimentare la vera danza dell'aurora, con il cielo che esplodeva di verdi elettrici ed a tratti di rosso e viola, con bande e strisce colorate che si rincorrevano tra le nuvole... da pelle d'oca! I lampi di luce disegnavano volti, figure, geometrie, che mutavano aspetto in continuazione. Se notate in una foto sembra di vedere un volto, una specie di "sindone celeste"! Ecco quindi i primi tre scatti che vi sottopongo!

Enrico





mercoledì 9 gennaio 2013

Esperimenti fotografici a Monteromano

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Secondo le previsioni, la serata, prometteva “meraviglie”….( 07-01-2013 )ed ecco che, come per magia, io, Matteo e Diletta, troviamo subito l’intesa.. per la serata in osservatorio…
Arrivato per primo (in quanto esente da impegni lavorativi), intorno alle 18:15, avevo il compito di verificare la buona visibilità o meno delle meraviglie che ci “accompagnano“ nelle fredde notti invernali …e quale oggetto migliore , per verificare cio’ , del “nostro” amato Giove?
Effettuato il puntamento del super telescopio Marcon , con la bellissima stella alfa di Orione , Betelgeuse , “mi dirigo” senza perder tempo in direzione gioviana ….
Non serve molto tempo  per verificare le eccellenti condizioni atmosferiche  , che permettevano una spettacolare visione all’oculare del gigantesco pianeta gassoso .
Bande ben definite ed immagine ferma , ne consigliavano immediatamente una lunga seduta fotografica…( vuoi mai che cambino le condizioni del seeng…).
Collegato la mia CCD al cassegrein , mi scateno in una serie infinita di scatti rapidissimi del “nostro” gigante, immortalandolo  nella sua splendida maestosita’.
Nel mentre , inizio l’elaborazione delle immagini catturate , per ammirare i primi risultati…( risultati che vedremo di seguito , al termine del racconto… )
Intorno alle 19 e 30 mi raggiunge l’amico Matteo, il vero fotografo del trio serale… Il programma post gioviano , prevedeva altri esperimenti fotografici al piccolo Borg di focale 400mm, con la macchina fotografica di Matteo e dopo circa un’ora e mezza il passaggio di Europa davanti all'altero pianeta , da riprendere nuovamente con la mia CCD 
Effettuate le necessarie messe a punto, iniziamo a scattare foto della durata di 5 minuti alla grande nebulosa di Andromeda nell’omonima costellazione e, dopo il primo fotogramma, le speranze di vedere molti dettagli una volta sommate le immagini era concreta. Ricordiamo che questa galassia (oggetto di Messier n. 31) è la più vicina a noi, circa 2,5 mln di anni luce, difatti in condizioni osservative buone è possibile scorgerla anche a occhio nudo come una debole macchia chiara. Dopo 7 foto, varie chiacchiere, l’arrivo della sempre carichissima Diletta ,  un bicchiere di tè e qualche biscotto si fa ora di puntare nuovamente Giove.
Ed ecco , che anche in visuale , il minuscolo puntino bianco (europa…satellite galileiano..) , si faceva ammirare ben nitido e visibile , transitare d’innanzi al solenne giove .
Dopo un rapido giro di tutti  all’oculare , colleghiamo la mia CCD per “mettere nero su bianco “ il transito…
Il primo step di scatti , regala un ottimo risultato finale  . ma a rovinare il nostro entusiasmo , ci si mette il meteo , rendendo l’atmosfera un po’ turbolenta , quel tanto che basta per distorcere le foto gioviane …e con un crescente rammarico abbandoniamo l’idea di creare un filmato dedicato al transito .
Poco male ….altri obbiettivi restano da perseguire….
Siccome non potevamo finire la serata con impresso solo M31, decidiamo di sfidare il tempo provando la cattura delle nebulose Fiamma (NGC2024) e Testa di Cavallo (IC434) visibili nella costellazione di Orione. Utilizzando un telescopio a corta focale è possibile riprenderle nello stesso campo ed il risultato è più che gradevole… giudicate voi. Data la magnitudine degli oggetti abbastanza limitata (poco luminosi) decidiamo di effettuare pose da 10 minuti. Ammetto che dopo il primo scatto l’effetto non era entusiasmante ma decidiamo comunque di proseguire raggiungendo 6 pose .
Avendo impegni lavorativi il giorno successivo, Matteo decide di lasciare l’osservatorio per rientrare a casa( Diletta aveva gia' abdicato...), senza avermi prima spiegato come continuare la seduta fotografica e lo smontaggio delle parti.
Terminato il tutto in automatico  dalla macchina fotografica pre-impostata da Matteo , smonto gli accessori e mi preparo per l’ultimo saluto all’amico giove….( seppur ormai basso ...verso l'inesorabile tramonto..)
E con ammirata sorpresa scorgo immediatamente la famosa grande macchia rossa…tra me e me mi dico :”posso andare a casa senza riprendere la macchia rossa…NOOOO “….
Tiro fuori PC e CCD ,e in un batter d’occhio sono pronto a scattare….
La serata per me , terminera’ circa alle 02 e 45…con un lunghissimo viaggio di 1 ora per il rientro a casa
Ecco di seguito i risultati fotografici della serata , con in fine  uno scatto alla luna , fatto da Diletta , risalente a circa 10 giorni fa' :
                                                       La Galassia Di Andromeda
                                                       Transito di Europa 
                                                        nebulosa fiamma (in alto ) e testa di cavallo ( subito sotto )
                                                       Giove e la grande macchia rossa
                                                         Luna quasi piena in bianco-nero. Foto di Diletta
                                                     

By Alfred,Dilly and Matteo
                                                      

martedì 8 gennaio 2013

Quasars : Conferenza a Lugo del Dr. FOSCHINI

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Prima conferenza del 2013 nel contesto del nuovo ciclo di incontri SerAntares organizzati dalla nostra associazione in collaborazione con il Liceo Scientifico di LUGO, nostro partner di punta fin dai nostri esordi risalenti ad oltre 30 anni fa!

Ed è in tale Istituto che è stato coltivato anche il "seme" del relatore di questa conferenza, ora divenuto Ricercatore INAF all'Osservatorio di Brera (Milano).

L'occasione è determinata dalla ricorrenza del 50° ANNIVERSARIO inerente i QUASAR.

Non mancate quindi di essere presenti all'appuntamento, non solo per la caratura del relatore quanto per l'argomento degno di approfondimento.

Aprite quindi la locandina qui a fianco e e appuntatevi bene nella vostra agenda :

VENERDI' 11 GENNAIO - ORE 20.45
LICEO SCIENTIFICO DI LUGO
AULA MAGNA

CONFERENZA

DEL
Dr. LUIGI FOSCHINI


"50 ANNI DI QUASAR"

venerdì 4 gennaio 2013

Ultime dall'osservatorio

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Ciao a tutti, sembra che la diretta vera e propria (di fotografie) non debba diventare realtà... Seppure con qualche ora di ritardo, ecco alcune istantanee prese 'di sfuggita' durante le osservazioni eseguite dai membri dell'associazione:

M31, M32, M110 - costellazione di Andromeda

Sopra potete vedere le tre galassie M31 (la grande centrale), M32 visibile poco più in basso a destra rispetto al nucleo di M31, M110 spicca invece più in alto delle altre due.

Di seguito è stata colta la bellezza delle Pleiadi (ammasso aperto) o M45. In visuale, seppure non si possa scorgere la nebulosità presente, esse incantano per la brillantezza e lo splendore che infondono nell'occhio dell'osservatore.
M45 (Pleaidi) - costellazione del Toro

Un altro stupendo ammasso aperto (doppio) è quello composto da NGC869 e NGC884: poterli osservare nella stessa visione oculare è assai appagante!
Doppio Ammasso nella costellazione del Perseo

La nebulosa Nord America non rende al meglio in una sola posa, come potete vedere dalla foto seguente, ma è sicuramente degna di nota.
Nebulosa Nord America (NGC7000) - costellazione del Cigno

Ultima come orario di ripresa ma non come luminosità e maestosità, M42:
M42 - Grande Nebulosa nella costellazione di Orione





La foto è una compositazione di 6 immagini singole; questo stupendo oggetto, parecchio gratificante anche in visuale, è sede di intensa formazione stellare.

Un saluto a tutti!

Aggiunta finale di Enrico: Ecco Giove fotografato da Daniela! Il tutto con una compattina tenuta "a mano" davanti all'oculare! Non è la qualità degli ultimi Giove visti...ma è cronaca della serata!
Forse si vede anche una seconda macchia rossa... Dal vivo era più evidente!

mercoledì 2 gennaio 2013

Seconda parte del live a monteromano

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altre panoramiche , scattate da Matteo Reggidori , nella serata del 30-31 dec scorso , in compagnia di Alfredo e Diletta . la magia del tramonto all'osservatorio , con i suoi colori . 





di seguito , ecco Giove , "accompagnato" dal satellite io . foto risalente al 21-12-2012
scattata dal telescopio dell'osservatorio , da Alfredo , Diletta e Matteo , in rigoroso ordine alfabetico.
Il gigante gassoso si presenta sempre "diverso" in visuale , grazie all'avvicinarsi alternato dei suoi satelliti e alle sue affascinanti bande atmosferiche . 

                         







martedì 1 gennaio 2013

Eventi astronomici del mese - Gennaio 2013

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Questi i principali eventi astronomici del mese di gennaio 2013.
Luna
5 gennaio: ultimo quarto di Luna (ore 05e00 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 373˙587 km
11 gennaio: Luna nuova (ore 20e45 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 365˙696 km
19 dicembre: primo quarto di Luna (ore 00e47 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 398˙162 km
27 dicembre: Luna piena (ore 05e41 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 394˙607 km
Piogge meteoriche
3-4 gennaio: Quadrantidi
Corpo progenitore: l'asteroide 2003 EH1, che forse corrisponde alla cometa C/1490 Y1.
Date attive: dall' 1 al 5 gennaio. Frequenza massima oltre 40 meteore/ora, con brevi picchi fino a 100 meteore/ora.
Illuminazione lunare: abbastanza fastidiosa, dal momento che presenta una fase che si aggira attorno al 70%. Il radiante sorge un’oretta prima della mezzanotte, trovandosi nella costellazione di Boote al confine con Ercole e Dragone; più o meno alla stessa sorge anche la Luna.
Pianeti
Mercurio è praticamente inosservabile per tutto il mese. Il 18 gennaio è in congiunzione superiore con il Sole che pone fine alla sua visibilità mattutina. Riappare a fine gennaio tra le luci del tramonto, verso sudovest, anche se ancora troppo vicino alla nostra stella per essere osservato.
Venere è ancora visibile all’alba verso sudest, ma si avvicina rapidamente al Sole e nella seconda metà di gennaio si perde tra le luci dell’aurora.
Per Marte vale il discorso fatto per Venere… ma al tramonto. La sua visibilità serale verso sudovest è in lenta diminuzione e la sua debole luminosità lo rendono praticamente inosservabile nella seconda metà del mese. Il 29 gennaio passa dalla costellazione del Capricorno a quella dell’Acquario.
Giove è visibile per gran parte della notte nella costellazione del Toro. Culmina nella prima parte della sera, ben 70 gradi sopra l’orizzonte. Offre quindi ottime condizioni di visibilità. Il 30 gennaio è stazionario, per poi riprendere il suo moto diretto (da ovest verso est) a testimoniare che l’opposizione a cavallo tre il 2012 e il 2013 sta ormai volgendo al termine.
Saturno è visibile nella seconda parte della notte nella costellazione della bilancia. A fine mese sorge un’oretta dopo la mezzanotte.
Urano è osservabile solo nella prima parte della notte, sotto la testa occidentale dei Pesci. A fine mese tramonta attorno alle ore 22.
Nettuno è rintracciabile, con estrema difficoltà, nelle primissime ore serali tra le stelle Iota e Theta (Ancha) della costellazione dell’Acquario. A fine mese scompare tra le luci del tramonto.
Altri fenomeni e configurazioni
2 gennaio: Terra al perielio, ovvero nel punto più vicino al Sole, ad una distanza di 0,9833 Unità Astronomiche pari a poco più di 147 milioni di chilometri.
7 gennaio: congiunzione Luna-Saturno. La Luna (fase calante al 28%) e il Signore degli Anelli si incontrano nelle vicinanze di Zubenelgenubi, la stella alfa della Bilancia, verso sudest poco prima dell’alba.
10 gennaio: congiunzione Luna-Venere. Una sottilissima falce lunare (fase calante al 3%) avvicina a meno di 3 gradi un luminosissimo Venere, che staziona tra le nebulose M8 e M20 del Sagittario a sudest poco prima del sorgere del Sole. Purtroppo gli oggetti sono decisamente bassi sull’orizzonte per cui la configurazione è di difficile osservazione.
13 gennaio: congiunzione Luna-Marte. Una sottilissima falce lunare crescente (fase al 5%) e il pianeta rosso si rendono visibili al tramonto del Sole verso sudovest.
21 gennaio: congiunzione Luna-Giove. Il nostro satellite naturale (fase al 75%) fa compagnia al gigante Giove; fanno da comprimari, in una bellissima configurazione, l’ammasso aperto delle Iadi con Aldebaran, stella alfa del Toro, e le Pleiadi, poco più verso ovest.
Attività Antares
Venerdì 11 gennaio
SerAntares al Liceo Scientifico di Lugo
"1963-2013 – Cinquant’anni di quasar"
Conferenza di Luigi Foschini
Osservatorio Astronomico di Brera
Seguirà locandina
By Daniela e Angelo

Eventi astronomici del 2013

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Ecco i principali eventi astronomici del 2013.
Le stagioni della Terra
(dati del U.S. Naval Observatory)
Come descritto dalla prima legge di Keplero, la Terra percorre un'orbita ellittica (poco eccentrica), di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Questo comporta che il nostro pianeta non è sempre alla stessa distanza dal Sole.
Perielio (punto più vicino al Sole): 2 gennaio alle ore 05 (TU)
Afelio (punto più lontano dal Sole): 5 luglio alle ore 15 (TU)
Equinozio di Primavera: 20 marzo alle ore 11e02 (TU)
Solstizio d'Estate: 21 giugno alle ore 05e04 (TU)
Equinozio d'Autunno: 22 settembre alle ore 20e44 (TU)
Solstizio d'Inverno: 21 dicembre alle ore 17e11 (TU)
Eclissi
(dati NASA)
Nel 2012 saranno 5 le eclissi visibili dalla superficie terrestre: 2 di Sole e 3 di Luna, (ricordiamo che al massimo le eclissi in un anno possono essere 7).
25 aprile: eclisse parziale di Luna, visibile dalle nostre località (link)
10 maggio: eclisse anulare di Sole, non visibile dalle nostre località (link)
25 maggio: eclisse in penombra di Luna, non visibile dalle nostre località (link)
18 ottobre: eclisse in penombra di Luna, visibile dalle nostre località (link)
3 novembre: eclisse ibrida di Sole (totale e anulare), non visibile dalle nostre località (link)
Sciami meteorici principali
(da The World of Astronomy)
3-4 gennaio: Quadrantidi* (radiante in Boote-Drago) con frequenza massima oltre 40 meteore/ora
21-22 aprile: Liridi* (radiante nella Lira) con frequenza massima di 10-20 meteore/ora
5-6 maggio: Eta Aquaridi (radiante nell'Acquario) con frequenza massima di 10 meteore/ora
27 giugno: Bootidi* (radiante in Boote) con frequenza massima di 10-40 meteore/ora
28-29 luglio: Delta Aquaridi* (radiante nell'Acquario) con frequenza massima di 20 meteore/ora
12-13 agosto: Perseidi (radiante nel Perseo) con frequenza massima oltre 45 meteore/ora
8 ottobre: Draconidi (radiante nel Drago) con frequenza massima di 20 meteore/ora
21 ottobre: Orionidi* (radiante in Orione) con frequenza massima di 10-20 meteore/ora
17-18 novembre: Leonidi* (radiante nel Leone) con frequenza massima di 40 meteore/ora
13-14 dicembre: Geminidi* (radiante nei Gemelli) con frequenza massima oltre 45/ora
Come è possibile vedere dall'elenco, solo 3 dei 10 sciami principali (quelli non segnalati con l'asterisco) non sono disturbati dalla presenza della Luna.
Pianeti interni alla massima elongazione
La massima elongazione est (con il pianeta visibile appena dopo il tramonto del Sole verso ovest) o la massima elongazione ovest (con il pianeta visibile prima del sorgere del Sole verso est) rappresentano le configurazioni che permettono la migliore visibilità dei pianeti interni.
Mercurio: 16 febbraio (est), 31 marzo (ovest), 12 giugno (est), 30 luglio (ovest), 9 ottobre (est), 18 novembre (ovest).
Venere: 1 novembre (est).
Pianeti esterni in opposizione
Quando i pianeti esterni si trovano in opposizione, sorgono al tramonto del Sole e tramontano all’alba, per cui sono visibili l’intera notte; raggiungono la massima luminosità, trovandosi alla minima distanza relativa dal pianeta Terra.
Saturno: 28 aprile, visibile nella costellazione della Bilancia con magnitudine +0,13;
Nettuno: 27 agosto, rintracciabile nella costellazione dell’Acquario con magnitudine +7,84;
Urano: 3 ottobre, rintracciabile nella costellazione dei Pesci con magnitudine +5,71;
Quindi Saturno sarà visibile in primavera fino alla fine dell’estate. Giove sarà visibile verso la fine dell’anno, dal momento che sarà all’opposizione i primi giorni del 2014. Marte, che solo a fine estate si sarà allontanato sufficientemente dal Sole, si renderà visibile all’alba verso est.