giovedì 30 dicembre 2010
Fotografie all'Osservatorio di Monteromano la sera del 27-12-2010
All'arrivo all'osservatorio ci aspettava una decina di cm di manto nevoso, spesso a sufficienza per impedirci di salire con la macchina fino al piazzale. Poco male, percorso a piedi l'ultimo tratto con il "crick crock" della neve siamo arrivati in cupola ed abbiamo cominciato a prepararci all'osservazioni con abbigliamento adeguato in virtù dei -4°C di temperatura...
Il cielo risultava all'inizio piuttosto velato, ma poi nel corso della nottata i cirri sono andati via via a diminuire, regalandoci una interessante volta celeste, e dandoci possibilità di effetturare parecchie foto sia al fuoco newton del telescopio, che anche al Borg a f4.
Elio aveva a disposizione una fantastica Canon "full frame" della serie Mark 5D, che si e rivelata notevole per la grana quasi assente a 1600 ISO, ma che abbiamo visto comportarsi egregiamente anche a 6.400 iso (arriva a 25.000 !), mentre Matteo aveva con se la sua Nikon D300, già collaudata in precedenza.
Elio ha poi effettuato con la sua macchina (anzi per meglio dire del fratello Gino!) vari scatti all'esterno dell'osservatorio, con il cielo che mutava in continuazione per la danza dei cirri.
In cupola siamo partiti con alcuni scatti della zona della nebolosa di Orione, fatta in dettaglio da Matteo e a largo campo con la Canon di Elio. Durante la ripresa a largo campo si è registrato un passaggio di satelliti (?) sarebbe interessante capire che oggetti transitavano nel cielo alle 23 circa in uno "sciame" in transito da est verso ovest.
Dopo Orione ci siamo indirizzati verso le Pleiadi, che al Borg rilevano con la somma di 10 pose da 30 " la nebulosità che le avvolge. Poi abbiamo provato alcuni scatti della nebolosa Rosetta, ma che i cirri hanno reso pocco attraente.
Poi abbiamo fatto un grande giro verso l'orsa maggiore, dove ci attendevano M 106 e M81, quest'ultima molto interessante con la sua struttura a spirale vista di fronte, anche se difficile da riprendere con pose brevi...
Poi abbiamo chiuso la serata spostandoci su M46 molto bella sia al fuoco diretto, dove spicca la nebulosa planetaria, sia a largo campo, con il fitto campo di stelle in cui sulla destra si nota anche l'ammasso M47.
All'1:45 con la Luna già alta abbiamo chiuso le osservazioni, con i termometri delle auto che registravano un congelante - 6 °C di temperatura. Poi il ritorno a casa con ancora negli occhi la bellezza del cielo d'inverno che si ha allietato questa rilassante serata d'osservazioni di fine anno.
Prossimo appuntamento 3 gennaio 2011, con l'arrivo delle meteore Quadrantidi, e dopo una notte d'osservazione, l'eclissi parziale di Sole! Siete tutti invitati... :)
sabato 25 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
Calendario 2011 dell'Osservatorio Astronomico di Brera
(scarica qui) |
martedì 21 dicembre 2010
Il Solstizio d'Inverno - La ruota del mondo gira...
Nell'antichità il solstizio d'Inverno era un'importante festività e le celebrazioni si prolungavano per alcuni giorni. Nella tradizione germanica era denominata Yule, ovvero ruota (wheel), la ruota dell'anno. Il re oscuro si trasforma nella luce bambina; è la ruota del mondo che gira una volta ancora...
Dalle nostre parti c'è ancora la credenza che il giorno più corto sia il 13 dicembre, Santa Lucia ("Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia" recita il detto). In realtà così non è, però le tradizioni popolari hanno sempre un fondo di verità. Questo detto si è probabilmente affermato nel 1200 quando il solstizio d'Inverno cadeva attorno al 13 dicembre del calendario giuliano. Poi nel 1582 papa Gregorio XIII soppresse 10 giorni per fare in modo che l'equinozio di Primavera cadesse nuovamente il 21 marzo, per cui anche il solstizio d'Inverno spostò la sua data in avanti di 10 giorni.
Un' ultima annotazione: come due giorni dopo il solstizio d'Estate viene celebrato San Giovanni Battista, così due giorni dopo Natale viene celebrato San Giovanni Evangelista (vedi post del 21 giugno).
Vedere anche: http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap101221.html
mercoledì 15 dicembre 2010
Bolide ieri sera in Romagna
Enrico
domenica 12 dicembre 2010
Serata all'osservatorio in compagnia di Orione e tanti amici
Aperta la cupola e scoperto il "bestione" abbiamo provato il nuovo oculare da 56 mm acquistato alla Fiera di Forlì. Seeing pessimo, stelle "palloni" ma l'oculare funziona ottimamente, tra l'altro fa guadagnare un po' di corsa alla messa fuoco! Dato che il seeing sconsigliava le lunghe focali, abbiamo provato a fotografare con il Borg a f4, utilizzando la Nikon D300 di Matteo. Questo è un risultato preliminare della somma di 10 pose da 25 sec l'una.
Poi si sono aggiunti a noi Eric e Alessandra, e tra uno scatto e l'altro abbiamo compiuto un tour tra stelle ed ammassi, mentre ogni tanto qualche geminide sfrecciava veloce sul tappeto di stelle...peccato per il seeing! Abbiamo osservato M42 ovviamente, poi Betelgeuse, Rigel, NGC2360, M41 (questi due erano un po' deformati essendo bassi...) poi M35, M1, NGC2392 (la Eskimo) e h x Persei per concludere la serata al meglio, uno spettacolo con il nuovo oculare! alle ore 00:45 osservatorio chiuso mentre il vento continuava a soffiare implacabile...e rientro verso la luccicante pianura...
Da domani torna la neve ed il maltempo....la luna cresce..., ma speriamo comunque di poter tornare presto a contemplare il magnifico cielo di Monteromano.....
venerdì 10 dicembre 2010
Calendari 2011 Antares: aperte le prenotazioni
I calendari 2011 sono un'ottima idea regalo, in copertina abbiamo messo una bellissima frase di Sarah Williams, poetessa inglese dell'800, che bene sintetizza lo spirito con cui chi osserva il cielo vive il momento della contemplazione della volta celeste! In alto eccovi la copertina, qui sotto un anteprima dei mesi di giugno e agosto!
Per prenotare i vostri calendari potete contattarmi ai numeri qui in basso:
Enrico Montanari 0545-27363 Cell. 3481200347 emonta@gmail.com
giovedì 9 dicembre 2010
SERANTARES al Liceo Scientifico
Vi siete mai chiesti qual è il pianeta più denso e quello meno denso?
Quale pianeta ruota più lentamente e quale più velocemente?
E la cometa più luminosa della storia?
Chi è stato il maggior scopritore di comete?
Desiderate sapete qual è la stella più grande e quella più piccola che ad oggi si conoscono?
Oppure a quale distanza si trova il più lontano manufatto costruito dall'uomo?
A quale distanza si trova la più lontana galassia visibile con gli attuali strumenti?
A queste e ad altre mille domande troverete risposta domani sera al tradizionale secondo venerdì del mese dedicato all'Astronomia. Titolo della presentazione "Il Guinness dei primati in Astronomia".
Il ritrovo è sempre nell'aula magna del Liceo Scientifico "Gregorio Ricci Curbastro" di Lugo, alle ore 21.
Non potete mancare!
L'ingresso è libero e aperto a tutti... al resto ci pensa il Cielo con i suoi tesori!
mercoledì 1 dicembre 2010
Eventi astronomici del mese - Dicembre 2010
Luna
5 dicembre: Luna nuova (ore 18e38 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 381˙501 km
13 dicembre: primo quarto di Luna (ore 15e01 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 401˙122 km
21 dicembre: Luna piena (ore 09e15 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 377˙806 km
28 dicembre: ultimo quarto di Luna (ore 05e21 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 366˙936 km
Piogge meteoriche
13-14 dicembre: Geminidi
Corpo progenitore: l'asteroide 3200Fetonte, forse un nucleo meteorico "prosciugato".
Date attive: dal 7 al 16 dicembre; frequenza massima: oltre 45 meteore/ora.
Illuminazione lunare: abbastanza fastidiosa nella prima parte della notte, dal momento che la Luna (crescente e con una fase compresa tra il 50 e il 60%) tramonta appena dopo la mezzanotte il 13 dicembre e dopo le 01e30 il 14 dicembre.
Pianeti
Il primo giorno del mese Mercurio si trova alla massima elongazione orientale dal Sole (circa 21,5 gradi) e ritarda il tramonto rispetto alla nostra stella di 71 minuti. L’osservazione rimane difficile, anche se può aiutare la vicinanza di Marte nella prima parte del mese. Poi il più veloce dei pianeti precipita rapidamente verso il Sole; il 20 è infatti in congiunzione inferiore per passare a destra della nostra stella e divenire oggetto del mattino visibile verso sud-est. Bisognerà aspettare però gli ultimi giorni del mese… e dell’anno perché sia sufficientemente lontano da essere osservato.
Venere è visibilissimo già ad inizio mese verso sud, con la notevole magnitudine di -4,7 e rimane visibile anche quando il cielo si è sbiancato assai. Verso la fine del mese diminuisce leggermente la sua magnitudine ma si allontana a quasi 47 gradi dal Sole, anticipando il suo sorgere di quasi 4 ore. Spettacolare!
Marte è visibile con difficoltà, nei pressi di Mercurio, al tramonto verso sud-ovest nei primi giorni del mese. Poi scompare tra le luci del crepuscolo, avvicinandosi sempre di più al Sole.
Giove è di gran lunga la “stella” più luminosa quando il cielo si fa scuro, verso sud nella costellazione dell’Acquario sotto la testa occidentale dei Pesci. Già ad inizio mese tramonta poco dopo la mezzanotte e a fine mese è osservabile solo nelle prime ore della notte. Si avvicina nuovamente ad Urano, con cui sta “giocando” da svariati mesi in quella zona del cielo.
Saturno è il protagonista della seconda parte della notte nella costellazione della Vergine. Notte dopo notte si sposta verso Spica, la stella più brillante della costellazione e sorge sempre prima. A fine anno sorge poco prima del’una di notte.
Urano segue i destini di Giove, trovandosi poco meno di tre gradi a nord-est del re dei pianeti, dal quale viene tra l’altro avvicinato velocemente. A fine mese i due pianeti si trovano a poco più di mezzo grado di distanza angolare e quindi osservabili nella stessa inquadratura telescopica.
Nettuno è sempre rintracciabile poco più di 3 gradi a nord-est della stella Deneb Algiedi, la coda del Capricorno, praticamente immobile. Tuttavia la sua visibilità si riduce progressivamente, dal momento che a fine novembre tramonta prima delle 21.
Altri fenomeni
1 dicembre: bel quadretto tra est e sud-est con una sottile falce lunare (fase calante al 24%), Saturno, Spica e Venere, con la luminosa Arturo poco più a est.
13 dicembre: nella notte di Santa Lucia splendida congiunzione Luna-Giove. La Luna al primo quarto avvicina un fulgido Giove che brilla con magnitudine -2,5; disponendo di un telescopio, da non dimenticare che da quelle parti “bazziga” anche Urano.
18 dicembre: Luna (fase al 94%) e Pleiadi “attraversano” vicini l’intera notte.
21 dicembre; eclisse totale di Luna, non visibile dalle nostre località, in quanto avviene dalle ore 7e40 alle ore 8e53 (tempo universale), quando il satellite naturale della Terra va a tramontare. Vedere: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OHfigures/OH2010-Fig04.pdf
22 dicembre: solstizio d’Inverno alle ore 00e38 tempo locale (ore 23e38 tempo universale del 21 dicembre). Durante questo giorno si ha il dì più breve: il Sole sorge alle ore 07e45 e tramonta alle ore 16e38. Appena 8 ore e 53 minuti di luce.
29 dicembre; congiunzione Luna-Saturno al termine della notte verso sud-est, mentre fa capolino Venere all’orizzonte.
Attività Antares
Venerdì 12 novembre – SerAntares
Liceo Scientifico di Lugo “G. R. Curbastro”
"Il Guinness del Cielo”
Primati e curiosità nel mondo dell’Astronomia
(Seguirà locandina)
By Daniela e Angelo
giovedì 18 novembre 2010
E' scomparso Brian Marsden : uno dei nomi più ricorrenti in astronomia
Dal 1978 al 2006 è stato il "famoso" direttore del Minor Planet Center situato a Cambridge, nel Massachusetts ovvero l'emittente delle famose circolari che tanto erano agognate dai ricercatori di tutto il mondo per ricevere dati utili alle proprie osservazioni o aggiornarsi in merito a nuovi oggetti scoperti.
Era specializzato in meccanica celeste ed astrometria e raccoglieva i dati sulle posizioni degli asteroidi e delle comete e ne calcolava le loro orbite.
Marsden ha contribuito a ritrovare comete ed asteroidi persi.
Ha predetto con successo nel 1992 il ritorno della cometa Swift-Tuttle.
giovedì 11 novembre 2010
SERANTARES al Liceo Scientifico
Dai grandi vulcani spenti di Marte ai vulcani venusiani, dagli attivissimi vulcani di Io ai geyser idrotermali di Encelado, l'attività vulcanica sembra essere un filo conduttore che lega molti dei pianeti e delle lune del Sistema Solare.
Chi desidera approfondire l'argomento non può mancare domani sera, alle ore 21, al Liceo Scientifico "Gregorio Ricci Curbastro" dove il dottor Enrico Montanari, geologo di formazione e direttore dell'osservatorio di Monte Romano, terrà un conferenza su "I VULCANI DEL SISTEMA SOLARE".
Non potete mancare. L'ingresso è libero e aperto a tutti!
domenica 7 novembre 2010
Altre immagini della cometa Hartley2
Effettivamente le immagini del nucleo della cometa Hartley2 sono veramente notevoli.
Come già scritto, si tratta della quinta cometa visitata da una sonda, quella con il nucleo più piccolo, come è possibile vedere nell'immagine a fianco.
venerdì 5 novembre 2010
Il nucleo della cometa Hartley2
Dopo la cometa di 1P/Halley (Giotto, 1986), la cometa 19P/Borrelly (Deep Space2, 2001), la cometa 81P/Wild2 (Stardust, 2004) e la cometa 9P/Tempel1 (Deep Impact, 2005), la sonda Deep Impact, la stessa che ha rilasciato un bel proiettile proprio sulla cometa 9P/Tempel1 nel 2005, ha effettuato un passaggio ravvicinato al nucleo cometario della 103P/Hartley2. Ieri 4 novembre, alle ore 14 Tempo Universale, la sonda, ribattezzata per l’occasione EPOXI, ha avvicinato ad appena 700 km la cometa che un paio di settimane fa è transitata a 18 milioni di km dalla Terra.
La sonda, evidentemente ancora in buona salute dopo quasi 6 anni trascorsi a zonzo per il Sistema Solare interno, ha inviato a terra delle immagini strabilianti. Adesso serviranno settimane per studiare le immagini ed elaborare i dati raccolti durante l'evento.
lunedì 1 novembre 2010
Eventi astronomici del mese -Novembre 2010
Luna
6 novembre: Luna nuova (ore 06e54 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 368˙985 km
13 novembre: primo quarto di Luna (ore 18e41 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 399˙039 km
21 novembre: Luna piena (ore 18e29 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 385˙782 km
28 novembre; ultimo quarto di Luna (ore 21e39 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 373˙064 km
Piogge meteoriche
3 novembre: Tauridi
Corpo progenitore: cometa Encke.
Date attive: 20 ottobre - 30 novembre.
ZHR massimo: 5 meteore/ora. In realtà lo sciame delle Tauridi ha due radianti diversi, ma vicini, (nord-Tauridi e sud-Tauridi) e si può assimilare ad un unico sciame.
Illuminazione lunare: non fastidiosa, dal momento che la Luna si mostra con una fase calante dell’8% in una zona di cielo piuttosto distante (costellazione della Vergine).
Corpo progenitore: cometa Temple-Tuttle.
Date attive: 15 - 20 novembre.
ZHR massimo: 20 meteore/ora. Le Leonidi possono offrire picchi con frequenze di apparizioni molto elevate, anche se brevi, e possibilità di bolidi.
Illuminazione lunare: la Luna, pur fastidiosa nella prima parte della notte avendo una fase dell’86%, va tramontare verso le 3e45, quando il radiante inizia ad alzarsi (infatti la costellazione del Leone sorge solo verso la mezzanotte). Per nottambuli!
Pianeti
Anche se stella della sera da metà di ottobre, Mercurio è sufficientemente lontano dal Sole per essere osservato ad occidente tra le luci del tramonto solo verso la seconda metà del mese. Rimane comunque piuttosto basso sull’orizzonte.
Venere, dopo essere passato a destra del Sole, si allontana rapidamente dalla nostra stella divenendo sempre più facilmente osservabile verso sud-est. A fine mese anticipa il sorgere del Sole di quasi tre ore.
Marte si avvicina lentamente al Sole diventando praticamente inosservabile, anche perché l’eclittica a sud-ovest è molto “stesa”. Infatti il pianeta passa dalla costellazione dello Scorpione a quella dell’Ofiuco.
Giove è di gran lunga la “stella” più luminosa quando il cielo si fa scuro, tra est e sud-est. Il 19 novembre è stazionario, prima di riprendere il moto diretto (da ovest verso est) che lo riporterà vicino ad Urano.
Saturno sorge già ad inizio mese quasi due ore e mezza prima del Sole, ed è quindi alto a sud-est quando inizia ad albeggiare. A fine mese è possibile osservarlo nelle ultime ore della notte, sempre ad un paio di gradi dalla stella Porrima della Vergine.
Urano è sempre vicino a Giove, trovandosi poco più di tre gradi a nord-est del re dei pianeti, per cui è visibile per buona parte della notte.
Nettuno è sempre rintracciabile appena a nord-est della stella Deneb Algiedi, la coda del Capricorno, praticamente immobile. Tuttavia la sua visibilità si riduce progressivamente, dal momento che a fine novembre tramonta poco dopo le 22e30.
Altri fenomeni
1 novembre: Sirio, la stella invernale per eccellenza, sorge venti minuti dopo le ore 23; l’inverno è sempre più vicino.
4 novembre: congiunzione “larga” tra una sottilissima falce calante della Luna (fase al 5%) e Saturno (magnitudine 0,89) verso sud-est alla mattina, prima del sorgere del Sole.
7 novembre: congiunzione Mercurio-Luna-Marte, con Antares non distante, verso sud-ovest al tramonto del Sole. Purtroppo la configurazione è decisamente bassa sull’orizzonte, praticamente inosservabile.
16 novembre: Luna (fase crescente al 77%) e Giove sorgono quasi insieme e si fanno compagnia, ad appena sei gradi di distanza, per l’intera notte.
20 novembre: congiunzione Mercurio-Marte, verso sud-ovest al tramonto del Sole. Anche in questo caso i due pianeti sono piuttosto bassi e l’osservazione non sarà agevole anche disponendo di orizzonti perfettamente sgombri.
21 novembre: Luna (piena) e Pleiadi “attraversano” vicini l’intera notte.
Attività Antares
Venerdì 12 novembre - SerAntares
Liceo Scientifico di Lugo “G. R. Curbastro”
"I vulcani del Sistema Solare"
Conferenza del dr. Enrico Montanari
(Seguirà locandina)
By Daniela e Angelo
lunedì 11 ottobre 2010
Grande afflusso di pubblico a Monteromano!
Oltre 150 persone suddivise in gruppi più o meno numerosi si sono presentate Sabato sera in osservatorio, sicuramente motivate dall'attività prevista che comprendeva osservazione e spiegazione del cielo stellato nonchè assaggio di vino e castagne cotte sul posto.
Mentre il vino e le castagne non hanno faticato a rendersi protagonisti nella parte iniziale della serata, il cielo si è mostrato a fasi alterne con nubi pomeridiane poi dissolte al far del tramonto per poi ripresentarsi in prossimità dell'inizio delle attività di riconoscimento delle costellazioni rendendo la cosa alquanto difficile anche se non impossibile.
Trascorsa più di un'ora e mezza destreggiandoci tra le nubi che aprivano e richiudevano squarci di cielo con una allegra rapidità, la volta celeste si è ripresentata nel suo massimo fulgore, aprendosi a 360° ed offrendo una stellata memorabile a vantaggio dei ritardatari o dei meno affrettati che giungevano proprio a tarda ora.
Nonostante le difficoltà iniziali la serata è stata coronata anche dall'osservazione di svariate meteore che, in alcuni casi, sono state dichiarate le prime mai viste da molte persone del pubblico presente a dimostrazione dello svantaggio reale che l'inquinamento luminoso determina nelle località della pianura romagnola.
Molti i gruppi di giovani presenti che hanno offerto a noi la soddisfazione di averli ospiti nonostante i tempi moderni che li portano spesso a disertare luoghi che non siano considerati "divertimentificio".
Ulteriore soddisfazione la vogliamo dichiarare in virtù del fatto che per tutta la serata, ad ogni momento di abbandono dell'osservatorio per sopraggiunto orario di rientro o quant'altro, moltissime persone si sono sentite in dovere di ringraziare i vari divulgatori all'opera sottolineando lo stupore e il piacere provato nel corso delle spiegazioni e per l'atmosfera del luogo che ha rapidamente fatto maturare in molti il desiderio di ritornare quanto prima per proseguire il viaggio tra le stelle insieme a noi.
L'associazione trova proprio in queste serate il massimo slancio per poi proseguire la propria opera e quindi speriamo vivamente di poter continuare a godere di tali appuntamenti, consci del fatto che in tanti anni di frequentazione possiamo affermare che non c'è mai un giorno o una serata uguale alla precedente a Monteromano e che qualunque condizione meteo o di visibilità diurna o notturna lo rende un luogo unico e affascinante.
Grazie a tutti i partecipanti !
Non mancate di scriverci i vostri commenti o rivolgerci le vostre domande attraverso questo blog!
mercoledì 6 ottobre 2010
In rete il sito dell'Osservatorio di Monteromano!
Inutile descriverlo; molto meglio visitarlo! E' sufficiente cliccare qui.
Naturalmente alcune pagine sono ancora da completare, tuttavia il grosso del lavoro è stato impostato.
Libera scienza in libero stato
Margherita, con la consueta energia e passione, a dispetto dei suoi 88 anni, ha spiegato i motivi per cui in Italia la cultura scientifica continua ad incontrare una diffidenza generalizzata e ad essere considerata una cultura di seconda serie.
Come sempre la nota astrofisica ha conquistato una platea attenta e interessata.
E naturalmente in tale contesto non poteva mancare la presenza importante della nostra associazione, nella persona del grande Loris, che ha accompagnato la Hack nella sua giornata lughese!
venerdì 1 ottobre 2010
Eventi astronomici del mese - Ottobre 2010
Luna
1 ottobre: ultimo quarto di Luna (ore 05e55 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 372.214 km
7 ottobre: Luna nuova (ore 20e47 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 363.756 km
14 ottobre: primo quarto di Luna (ore 23e29 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 396.740 km
23 ottobre: Luna piena (ore 03e39 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 393.748 km
30 ottobre; ultimo quarto di Luna (ore 14e48 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 373.541 km
Piogge meteoriche
21 ottobre: Orionidi
Corpo progenitore: cometa di Halley; date attive: dal 16 al 27 ottobre. ZHR massimo: 25 meteore/ora.
Illuminazione lunare: 98% e quindi decisamente fastidiosa, considerando anche il fatto che le Orionidi sono meteore piuttosto veloci ma poco luminose.
Pianeti
Quattro dei cinque pianeti visibili a occhio nudo (Mercurio, Venere, Marte e Saturno) sono nelle vicinanze del Sole e quindi difficilmente visibili in questo mese.
Mercurio anticipa di un’oretta la levata del Sole ad est nei primi giorni del mese, poi si avvicina rapidamente alla nostra stella e il 17 ottobre è in congiunzione superiore diventando così stella della sera. Bisognerà tuttavia aspettare la fine di novembre per averlo sufficientemente distante dal Sole per tentare di osservarlo.
Venere, pur distando ancora 34 gradi dal Sole nei primi giorni del mese, è talmente basso da rimanere “impastato” nelle foschie crepuscolari del periodo. Si avvicina rapidamente alla nostra stella e il 29 ottobre è in congiunzione inferiore, divenendo astro del mattino. A metà novembre illuminerà le albe autunnali
Marte si avvicina anch’esso al Sole, anche se più lentamente di Venere. Avendo anche una maggiore declinazione, è possibile notarlo appena il cielo diventa scuro, mentre si muove dalla costellazione della Bilancia verso le chele dello Scorpione. Avvicinandosi al Sole e all'orizzonte, verso la metà del mese diventa inosservabile.
Giove, avendo da poco passato l’opposizione, è l’indiscusso protagonista del cielo di ottobre. E’ di gran lunga la “stella” più luminosa della sera con una magnitudine che sfiora i -3 a est-sudest, appena il cielo inizia a farsi scuro. Si muove di moto retrogrado (da est verso ovest, sera dopo sera) sotto la testa occidentale dei Pesci e a fine mese sconfina appena appena nell’Acquario.
Saturno è inosservabile. L’1 di ottobre è in congiunzione superiore con il Sole, passando alla sua destra. Fra alcuni di mesi diventerà l’attrazione della seconda parte della notte.
La visibilità di Urano è identica a quella di Giove da cui si allontana verso est, passando da 1,5 gradi di inizio mese a 3 gradi a fine mese.
Nettuno è sempre visibile appena a nord-est della stella Deneb Algiedi, la coda del Capricorno, praticamente immobile.
Altri fenomeni
1 ottobre: Orione sorge a mezzanotte. L’inverno è alle porte!
9 ottobre: congiunzione Luna-Venere. Una sottile falce lunare (fase crescente al 5%) si viene a trovare appena a sudovest di Venere; entrambi sono molto bassi per cui occorrono cieli tersi e orizzonte libero.
19 e 20 ottobre: Giove e Luna si fanno compagnia tutta la notte.
Se i pianeti in questo mese non offrono grandi visioni, Giove a parte, una discreta cometa dovrebbe catalizzare la nostra attenzione nelle prossime notti. La cometa periodica 103P/Hartley 2 dovrebbe raggiungere verso la fine del mese magnitudine 5; inoltre muovendosi sotto Cassiopea verso l’orizzonte a nord-est risulta facilmente visibile per buona parte della notte. Il 28 ottobre si troverà al perielio, mentre il 20 ottobre passerà ad appena 18 milioni di chilometri dalla Terra. Per questo motivo, nonostante possieda un piccolo nucleo stimato in appena 1,5-1,6 km e si trovi a ben 160 milioni di km dal Sole, raggiungerà una magnitudine interessante almeno per una osservazione con binocolo. Da non perdere, e noi saremo sui tetti del Liceo Scientifico di Lugo con la prima SerAntares, il passaggio della cometa nei pressi del doppio ammasso del Perseo, l’8 ottobre.
Potete trovare il percorso in cielo della cometa 103P/Hartley 2 al seguente link.
Attività Antares
SerAntares
Liceo Scientifico di Lugo “G. R. Curbastro”
"Stelle d'Autunno"
Sabato 9 ottobre
Serata pubblica Osservatorio Monte Romano
“Stelle & Castagne per tutti”
By Daniela e Angelo
venerdì 24 settembre 2010
Spettacolare immagine dalla sonda Rosetta
Ammirate questa bellissima immagine della sonda Rosetta, la missione partita il 2 marzo 2004 per visitare nel 2014 (sic!) la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko!
Il 10 luglio di quest'anno la sonda, durante il suo lunghissimo viaggio, ha avvicinato l'asteroide Lutetia, un sassolone di 85 km di diametro che si trova nella fascia principale degli asteroidi, tra l'orbita di Marte e quella di Giove.
L'immagine è stata riprese dalla camera della sonda quando l'asteroide si trovava ad appena 32 mila chilometri; ma colpisce l'occhio quel puntino appena sopra l'asteroide. Come potrete facilmente verificare ingrandendo l'immagine a fianco, si tratta di Saturno, il pianeta inanellato che in quel momento si trovava a ben 1,023 miliardi di chilometri dalla sonda.
mercoledì 22 settembre 2010
L'Equinozio d'Autunno - Il giorno in cui il buio sconfigge la luce!
Il 23 settembre alle ore 05e09 tempo locale (ovvero 03e09 Tempo Universale), si celebra l’Equinozio d'Autunno, uno dei quattro momenti astronomici che scandiscono il susseguirsi delle stagioni. Nell'aequus nox (da cui deriva il termine equinozio), il dì e la notte hanno la stessa durata e da questa giornata in avanti le ore di oscurità di un giorno superano le ore di luce, continuando a crescere fino al Solstizio d'Inverno. Il 22 settembre segna quindi l'inizio della "metà scura dell'anno" e rappresenta l'inizio della stagione che porta all'inverno.
Astronomicamente parlando, oggi il Sole, visto dalla Terra, scende sotto il piano dell'Equatore Celeste attraversandolo in un punto detto Punto Omega o Punto della Bilancia. In realtà, per effetto del moto di precessione dell'asse terrestre il punto omega non si trova più nella costellazione della Bilancia ma è "preceduto" verso la costellazione della Vergine. Esattamente come il Punto Gamma, che una volta si trovava nell'Ariete mentre oggi si è spostato nella costellazione dei Pesci.
Il terminatore, la linea di demarcazione fra luce e buio, passa esattamente per i due poli geografici terrestri e, di conseguenza, il Sole sale sopra l'orizzonte al polo sud, tramonta al polo nord e la giornata dura esattamente 12 ore in tutti gli altri luoghi della Terra. Nel suo passaggio al meridiano, il Sole si trova allo zenit all'Equatore, mentre in ogni altro luogo della superficie terrestre raggiunge un'altezza sopra l'orizzonte pari a (90°-latitudine luogo); nel nostro caso (90° - 44°08') = 45°52'.
Vedere in proposito: http://it.wikipedia.org/wiki/Equinozio
Nei prossimi giorni le ore di luce diminuiranno con la massima velocità: quasi 3 minuti ogni giorno!
Doppio Bolide in New Mexico
I cronisti televisivi americani hanno ricevuto una grande quantità di segnalazioni presso i loro centralini che segnalavano "un oggetto infuocato che cadeva dal cielo".
Una ALL-SKY-CAMERA (camera fotografica che inquadra tutto il cielo) al di fuori di Santa Fe ha catturato l'oggetto durante il suo volo.
Clicca sull'immagine per lanciare un filmato di 5 MB:
Nota: Nel filmato, la luce "ferma" è quella del disco lunare mentre la luce in movimento è la palla di fuoco (fireball).
"Ha impiegato 23 secondi per attraversare il cielo ed era quasi luminoso come la luna piena", afferma Thomas Ashcraft, che gestisce la fotocamera. "La palla di fuoco ha anche emesso un "boom sonico" sufficiente per essere sentito da dentro un'abitazione. In un primo momento ho pensato che fosse un tuono."
Dopo essere passato sopra il New Mexico, il bolide a quanto pare ha continuato la sua traiettoria sopra ilTexas.
"Alle 9:05 pm (MDT) del 21 settembre abbiamo assistito alla comparsa di un fireball lento che è partito da ovest e si è diretto verso ENE", riferisce Matteo Byrd da Amarillo.
"Era molto luminoso, bianco e spargeva scintille dello stesso colore intenso."
Altro elemento di eccezionalità è il fatto che al primo bolide ne ha fatto seguito un secondo!
"Circa 7 o 8 minuti più tardi un altro bolide è stato avvistato proprio sopra Amarillo, in movimento sempre nella stessa direzione", aggiunge Byrd.
Lo US Space Command non ha diramato rapporti relativi a satelliti o detriti spaziali in ingresso in atmosfera al momento degli avvistamenti.
E' quindi lecito ritenere che si sia trattato di un meteoroide casuale (forse due, date le testimonianze) che si è disintegrato nell'atmosfera terrestre.
lunedì 20 settembre 2010
Shuttle Discovery verso la rampa di lancio
La STS-133 è una missione spaziale del Programma Space Shuttle (STS), la 35° verso la Stazione Spaziale Internazionale ed è classificata come il volo di assemblaggio "ULF5".
Il lancio del Discovery sarà il penultimo del programma STS (l'ultimo è assegnato alla navetta ENDEAVOUR con la STS-134).
Il Discovery porterà a bordo della stazione alcuni fra gli ultimi componenti, tra i quali il quarto EXPRESS Logistics Carrier, il PMM Leonardo e Robonaut 2.
La NASA sta studiando la possibilità di lasciare a bordo della stazione, dopo l'ultima missione shuttle, l'Orbiter Boom Sensor System. L'OBSS si è dimostrato molto utile durante le riparazione del segmento P6 durante la missione STS-120.
L'equipaggio della missione STS-123 lo lasciò sulla ISS per farlo recuperare due mesi dopo dall'equipaggio della missione STS-124, che non poteva portarlo a bordo a causa di problemi di spazio.
CHE COS'E' L'OBSS?
L' Orbiter Boom Sensor System (OBSS) è un braccio alla cui estremità è presente un insieme di strumenti che può essere afferrato e manipolato dal Remote Manipulator System presente a bordo dello Space Shuttle. L'OBSS è utilizzato per osservare alcune parti dell'Orbiter per poter rilevare eventuali danni allo scudo termico. Tramite delle telecamere è possibile controllare delle zone critiche, come il bordo anteriore delle ali, il muso e il compartimento dell'equipaggio. L'ispezione viene effettuata dopo il decollo e prima del rientro. I dati sono inviati a terra dove gli ingegneri controllano lo stato dell'Orbiter. In particolare può essere usato nel caso venissero individuate delle zone che potrebbero essere state danneggiate, oppure che meritano ulteriori controlli dopo le analisi delle immagini che vengono riprese durante il decollo e durante la Rendezvous pitch maneuver.
L'OBSS è stato introdotto come parte del programma di "Ritorno al volo" dopo il disastro dello Space Shuttle Columbia del 2003, causato proprio da un danneggiamento dello scudo termico durante il decollo.
La prima missione ad utilizzarlo è stata la STS-114, i cui obiettivi erano i test delle nuove misure di sicurezza per evitare incidenti simili.
Nel caso venisse rilevato un danno critico sono previste delle operazioni di riparazione dello scudo termico oppure, nel caso le riparazioni non fossero sufficienti, un piano per il salvataggio degli astronauti.
Quest'ultimo prevede l'aggancio dello Shuttle danneggiato alla Stazione Spaziale Internazionale, dove l'equipaggio attenderebbe una missione di salvataggio di emergenza (il cui nome in codice è STS-3xx).
I due (erano tre prima del pensionamento di Atlantis) Orbiter attualmente in attività sono stati equipaggiati con questo nuovo strumento velocemente, poiché sono stati riutilizzati componenti di riserva del braccio robotico Canadarm.
L'OBSS possiede due gruppi di strumenti. Il primo è costituito dal Laser Dynamic Range Imager (LDRI) e una Intensified Television Camera (ITVC), mentre il secondo possiede un Laser Camera System (LCS) e una camera digitale (IDC). I sensori hanno una risoluzione di qualche millimetro e possono scansionare le superfici esterne dell'Orbiter ad una velocità di 6,3 cm/s.
L'OBSS possiede anche delle ringhiere esterne per gli astronauti che permettono di effettuare le riparazioni nella parte inferiore dell'Orbiter.
Durante la missione STS-120, l'OBSS è stato utilizzato come una estensione del braccio robotico Canadarm2, un utilizzo per il quale non era stato progettato.
Un evento imprevisto accaduto durante la missione comportò il danneggiamento del pannello solare P6 durante il dispiegamento. Il Canadarm 2 è venne quindi manovrato per afferrare il braccio al connettore centrale e l'astronauta Scott Parazynski venne agganciato ad una estremità del braccio per effettuare le riparazioni.
Poiché il Canadarm 2 non è in grado di alimentare l'OBSS, sono state prese delle precauzioni per evitare che si danneggi a causa della mancanza di energia per un periodo prolungato di tempo.
domenica 19 settembre 2010
Eruzione Solare "polare"
Il NASA's SOlar Dynamics Observatory ha registrato l'evento come potete vedere nella sequenza:
Questa è stata una "eruzione vuota" ("empty eruption") e non ha provocato espulsione di significative nubi di plasma dal sito in cui è avvenuta. Inoltre non è avvenuta in una direzione che potesse determinare effetti verso la Terra.
Questo evento ha una sua rilevanza perchè mostra che le macchie solari non sono indispensabili affinchè avvengano esplosioni sul Sole.
Non c'era certamente alcuna macchia alla base di questa esplosione, anche perchè le macchie solari non si trovano mai ai poli del Sole.
Anche quando le macchie solari sono assenti, il disco solare è attivo e può mostrare filamenti magnetici che si contorcono i quali possono diventare instabili ed esplodere in qualsiasi momento.
Alla base del magnetismo solare ci sono molte forme di meteorologia spaziale: emissioni di raggi X, espulsioni di massa coronale, tsunami solari.
Aggiungiamo ora anche i "blast polari" alla lista.
(news from spaceweather.com)
venerdì 17 settembre 2010
Compleanno "stellare" - John DOBSON, 95 anni di passione e semplicità
Un collega, mi segnala una ricorrenza che vale la pena di sottolineare, in modo particolare per chi, come noi, è appassionato "astrofilo" e quindi provvedo a rendervi partecipi.
Chiedete a qualsiasi astrofilo di lunga data di citare "chi" ha avuto il maggiore impatto sulla astronomia amatoriale e due nomi sicuramente verranno menzionati!
Il primo è Russel W. Porter , che (con l'aiuto di Albert Ingalls dello "Scientific American") iniziò a fare telescopi amatoriali nel 1920.
Ogni anno, sono più di 1.000 gli astrofili che ancora si riuniscono in cima a Breezy Hill, nel sud del Vermont, dove Porter ed i costruttori di telescopi di Springfield si riunirono per primi per provare le loro "creazioni" in vetro e metallo.
Il secondo, cronologicamente ma non necessariamente, sarà invece John Dobson.
Da rivoluzionario costruttore di telescopi, John Dobson ha poi rivolto il suo pensiero a concetti rivoluzionari della cosmologia.Jeffrey Jacobs
INTERVISTA A JOHN DOBSON
Ha ideato e realizzato un tipo di telescopio nel corso degli anni 1960 e '70 utilizzando materiali semplici, a basso costo, permettendo di disporre anche di riflettori grande apertura senza dover investire cifre ... astronomiche :-) .
Oggi sono milioni gli appassionati di tutto il mondo che utilizzano i telescopi "Dobson" per esplorare il cielo, anche se (come vi dirà Dobson stesso), questi sono in realtà "solo" dei riflettori newtoniani montati su una semplice montatura altazimutale di legno.
Dobson ha compiuto 95 "orbite intorno al Sole" il 14 settembre utilizzando l'astronave "Terra" e c'è chi, come l'appassionato Thilina Heenatigala, invita ad inviare gli auguri di compleanno al proprio "mito".
È possibile inviare un messaggio a wishdobson95@gmail.com o inviare un commento sul sito di Heenatigala dedicato a Dobson.
Sky & Telescope, famosa rivista americana di astronomia, dedica un articolo al compleanno di DOBSON e qui ne trovate il link.
Quindi, ecco a voi, John DOBSON e ci auguriamo di contribuire a celebrare, sempre insieme a lui, il centenario fra cinque anni!
mercoledì 15 settembre 2010
La Notte della Luna - Apertura straordinaria dell'Osservatorio di Monte Romano!
Sabato 18 settembre si celebra in tutto il mondo La Notte della Luna.
Naturalmente anche l'associazione ANTARES aderisce con un'apertura straordinaria dell'Osservatorio di Monte Romano.
Durante l'intera serata potrete osservare al superbo telescopio DIEMME la nostra compagna di viaggio, la regina della notte... l'unico corpo celeste nell'intero Universo, oltre alla nostra cara Terra, sul quale l'uomo ha camminato!
Link utili:
comunicato ufficiale
sito INAF dedicato all'evento