La Grande Cometa era attesa con incredibili aspettative e si era confermata all'altezza delle stesse.
Durante l'anno si alimentavano gli auspici e gli astrofili lustravano gli strumenti e gli occhi, frementi e impazienti di arrivare a Novembre, momento del Grande DUNQUE!
"Dunque"... così detto perchè solo in quel preciso momento si sarebbe effettivamente dovuto capire cosa avremmo potuto vedere o cosa avremmo perso l'occasione di vivere se il passaggio ravvicinato al Sole, il perielio, l'avesse catturata vaporizzandola, distrutta o alterata, frantumata o quant'altro fosse accaduto.
Conferenze e incontri, serate di osservazione, non è mancata occasione di rinnovare e condividere una palpabile emozione, come in passato era già accaduto ma con la stessa adrenalina che pervade, a tratti incontrollata, chi vive intensamente una passione... come noi.
La cometa ISON si è poi finalmente avvicinata, sempre più, ha dispiegato la sua coda e ne ha anche dato sfoggio senza però concedersi a tutti, complice il meteo avverso per noi, anche se tramite internet abbiamo potuto comunque condividerne la visione... come è accaduto su queste stesse pagine. Alla fine di Novembre, negli ultimissimi giorni del mese, la cometa, come previsto, è sparita alla vista degli osservatori tuffandosi verso l'accecante stella del nostri sistema solare e nell'arco di pochi giorni ha compiuto la sua avventura, imperterrita e impavida, sconvolgendo senza precedenti il mondo intero che la stava osservando. Un evento monitorato come mai accaduto in precedenza per una cometa, tramite le sonde in orbita intorno al Sole, da varie angolazioni... con esperti collegati in diretta da tutto il mondo.
Tutti a seguirne gli sviluppi incrociando le dita, sperando che riuscisse a sfuggire alla fatale attrazione solare per poi offrire a noi, infinitesimi esseri che popoliamo questo pianeta sperduto nell'Universo, uno spettacolo senza precedenti, riallontanandosi dal Sole e rendendo le nostre serate ricche e affascinanti.
Purtroppo la cometa non ce l'ha fatta. Ha accarezzato il Sole e ne è sfuggita sbeffeggiandolo con un successivo dispiegamento di una coda pavoneggiante... ma era solo il canto del Cigno prima di spegnersi e disperdersi nello spazio senza più lasciarsi vedere.
Ma ci ha stupiti e appassionato come non mai, ci ha fatto vivere qualcosa di nuovo e non ha mancato comunque di lasciare un segno indelebile nella storia.
E mentre tutto ciò accadeva, negli stessi frangenti, con una concomitanza sconcertante,
anche uno di noi, il nostro amatissimo e insostituibile
Presidente Onorario Luigi Pozzi, non ce l'ha fatta e... ci lasciava... e anche lui lasciando un segno indelebile nella nostra storia.
Già... proprio così : ha afferrato l'ultima coda della cometa con la sua forte mano da pioniere AGIP, le è saltato in groppa con un balzo da cowboy gridando il suo mitico e tonante "ORCO BOIA!", con quel sorriso che gli accende il viso di eterno bambino, si è guardato intorno dicendo
"VISTO CHE ROBA?! ...orcooo boiiiaaa... che lavoro!" e se n'è andato con lei lasciandoci tutti con un palmo di naso gridando
"A'v salut burdèl !!! ... Metodio!!! Arrivo!!!".
E' dura... mamma mia quant'è dura questa cosa da accettare.
Già lo era stato qualche anno fa per il nostro caro
GIULIO TAMPIERI (che Luigi stimava incommensurabilmente), poi più recentemente per
METODIO VIGNOLI che con lui aveva assemblato pezzo per pezzo l'Osservatorio dei suoi (e nostri) sogni... ma perdere la sua sempre rumorosa e gioiosa compagnia è in questo momento... struggente.
Non esiste un dolore uguale ad altri, in queste occasioni, al quale far riferimento per cercare la forza di riprendersi dalla clamorosa e potente bastonata che ti è arivata tra capo e collo. E' una batosta assolutamente ben più forte di quelle amorevoli pacche che Luigi assestava a tutti ad ogni occasione... e che se non ti spostavano di qualche passo ti lasciavano rintronato per qualche istante... qui stavolta la mazzata è stata dirompente.
Non si riesce a scrivere senza far scorrere fiumi di lacrime... e i ricordi scorrono come spezzoni di un film nella memoria impedendo di dare un senso logico a ciò che si vuol dire. Non si può dire tutto... quante cose !!! Ma non certamente ora che siamo così pesantemente affranti dal dolore di questa perdita.
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"Luigi's Day" 2012 |
"Lui adorava i suoi amici astrofili." mi ha scritto Adriana, l'amorevole figlia.
Una frase breve, semplice, lapidaria. Una frase ascoltata per 20 anni al "presente" pronunciata continuamente da Luisa (la moglie) che letta ora al "passato" ci trapassa da parte a parte... e ci avvolge.
Senza di lui non esisterebbe l'Osservatorio Astronomico di Monte Romano. Le sue parole sono scolpite nelle nostre menti dal famoso giorno in cui si parlava della possibilità di recuperare il telescopio Bartolotti e ci disse "Se voi ci mettete la Vs. passione e se non vi offendete, io avrei qualche soldino da parte che invece di usarlo per una tomba al cimitero mi piacerebbe di più usare per realizzare un sogno che finora non ho mai potuto realizzare e cioè un osservatorio astronomico... ma solo se non vi offendete eh?!"
Dite la verità... Voi vi sareste OFFESI?! beh... quell'Osservatorio esiste e noi ... ci siamo sentiti onorati.
Esiste ed ha offerto soddisfazioni a Luigi, al settimo cielo quando arrivò la donazione del Telescopio "DIEMME".
Finalmente un telescopio da "fantascienza" come nei nostri sogni. E quanti Orco Boia in quei giorni!!!
L'Osservatorio Esiste e RESISTE così come lui ha voluto. Proprio in questi giorni erano arrivate notizie confortanti in merito alla faticosa e dispendiosa (per noi) opera di difesa e tutela della struttura e del sito panoramico insidiato da manovre speculative che vorrebbero assediarci con impianti eolici che non hanno reali motivi di utilità collettiva... fortunatamente la Soprintendenza ha ritenuto di dover tutelare (ulteriormente) il sito che ospita anche l'osservatorio mentre il TAR aveva rigettato i ricorsi... ecc ecc.
Stava quindi aumentando la soddisfazione e la speranza di tutti di riuscire a far prevalere il giusto buon senso.
Ma non possiamo far altro ora che ribadire con più forza e con nuove motivazioni ciò che abbiamo fatto finora, nel rispetto della straordinaria passione con cui Luigi ci ha aiutato a realizzare quel sogno straordinario che è davanti agli occhi di TUTTI e che permette agli OCCHI DI TUTTI di poter cogliere e ammirare le meraviglie dell'Universo come altrimenti non sarebbe possibile nella pianura affogata dalle luci.
E quando saremo lì, ci sentiremo sicuramente più vicini a Luigi così come sappiamo che lui è lì, senza ombra di dubbio alcuno... perchè è lì che ha voluto lasciare la sua impronta, forte, profonda e calcata ben bene con le sue amorevoli manone da Nonno... il nostro Nonno con gli occhi da eterno bambino.
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Illustrazione dedicata a Luigi Pozzi (copyright BAEL) |
Lo stupore è guardare il mondo con gli occhi di un bambino. “
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere”
ho letto una volta di un tale chiamato Einstein Albert. Lentamente muore chi di noi non ha un sogno, chi non
riesce più a guardare le cose del mondo pensando che esse sono lì per
noi e che noi possiamo e dobbiamo farne un grande tesoro.
Molti scienziati usano oggi queste frasi e ne fanno un motto, ad
esempio, per andare avanti nella conoscenza del mondo.
Credo che ognuno di noi dovrebbe per lo meno mantenere
la sete di conoscenza e la capacità del meravigliarsi, così come ha sempre fatto Luigi .
E intanto il suo osservatorio... funziona!
R.B.