COMETA LOVEJOY LUMINOSA: E' ufficiale. La Cometa Lovejoy (C / 2014 Q2) è ora un oggetto visibile ad occhio nudo. Il giornalista e astrofilo esperto osservatore di comete Mariano Ribas del Planetario de la Ciudad de Buenos Aires, Argentina, riferisce che ieri sera "La Cometa Lovejoy ha raggiunto magnitudo 5.0, appena al di sopra della soglia di visibilità umana da siti dark-sky (con cielo buio). Anche nella luce del cielo inquinato di Buenos Aires, la cometa è un oggetto molto semplice da individuare con un binocolo 10x50".
Vista attraverso un binocolo, la cometa appare come una palla verde sfocata. Un telescopio rivela la lunga e delicata coda della cometa.
Ho scattato questa foto la notte del 27-28 dicembre, utilizzando un telescopio rifrattore di 92 millimetri e una fotocamera digitale Canon", riferisce Alan Dyer, autore del e-book "ComeScattare Paesaggi notturni e Timelapses." Dal mio sito di osservazione vicino a Silver City, New Mexico, la cometa era visibile ad occhio nudo, ma solo se si sapeva dove trovarla."
In parole povere, la cometa sta passando a sud della costellazione di Orione. I grafici di Sky & Telescope ti aiuteranno a trovarla nel cielo di mezzanotte. Per un puntamento accurato di telescopi, sono disponibili le effemeridi dal Minor Planet Center.
Per astrofotografi interessati a "scatti di rara bellezza", la cometa Lovejoy ha una meravigliosa pallette. La sinuosa coda di ioni blu si contrasta e complementa con il gonfio alone verde della cometa. Questi colori provengono da monossido di carbonio ionizzato (CO +) e carbonio biatomico (C2), che creano questa colorazione blu e verde, rispettivamente, nel vuoto dello spazio interplanetario.
"Guardando il comportamento di questa cometa nell'ultimo mese, penso che potrebbe raggiungere di magnitudo 4.5 o addirittura 4.0 nella prima settimana del 2015", prevede Ribas. Se è così, lo spettacolo è appena iniziato.
Restate sintonizzati per gli aggiornamenti.
lunedì 29 dicembre 2014
Cometa Lovejoy : ufficialmente visibile a occhio nudo !
data :
29.12.14
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domenica 28 dicembre 2014
Lovejoy 2014 Q2 nel cielo Boreale, dall'Italia 27-12-2014
Le condizioni meteo sono proibitive in Italia e la situazione all'osservatorio di Monteromano la dice lunga solo guardando l'immagine delle webcam che mostrano un bianco panorama da ieri pomeriggio e che ancora oggi va incrementando l'accumulo a terra.
Le previsioni non sono delle migliori tuttavia è bene stare in allerta se si desidera osservare la cometa poichè sembra ancora in grado di offrire spettacolo e quindi vale la pena di cogliere ogni piccola possibilità che dovesse presentarsi.
Intanto possiamo piacevolmente verificare che c'è ancora qualche astrofilo italiano coraggioso (e meteo-fortunato) che non demorde e che aggredisce le avversità sfidando anche le intemperie e che riesce a centrare l'obiettivo come possiamo ammirare nell'immagine che segue :
C2014 Q2 Lovejoy Immagine di marco candotti - 27 Dicembre 2014 dal Mt.Matajur (1300m) FRIULI - Italia
2 x eos500D + 2x 85mm/1,8
26 x 100s , 1600iso , f:4
-7°C
Per settimane, questa cometa è aumentata di luminosità nel cielo australe, dove è diventato il bersaglio favorito per gli astrofotografi in Australia, Nuova Zelanda e Sud America.
Ora ha attraversato l'equatore celeste in modo che anche gli osservatori settentrionali possano vederla meglio.
"Ho visto la cometa Lovejoy la notte scorsa", riferisce John Chumack di Yellow Springs, Ohio.
"E 'brillante, ~ 5.5 mag, e circa 13 gradi sopra l'orizzonte meridionale a mezzanotte. Nei nostri cieli inquinati, era appena visibile ad occhio nudo con visione distolta, ma era un facile bersaglio per il binocolo."
Con dieci minuti di esposizione attraverso un telescopio amatoriale da 16 pollici Chumack spiega che si rivela non solo il vivo nucleo verde della cometa, ma anche i più delicati filamenti nella sua coda sinuosa.
Dal Lago di Misurina anche
Giorgia Hofer on December 26, 2014 @ Misurina Lake (Italy)
Nikon 200 mm f/5,6 (10x30 sec sky + 1x180 sec landscape)
"Non ho usato un telescopio per scattare la foto. Tutto quello che serviva era la mia macchina fotografica digitale Nikon," dice la fotografa Giorgia Hofer del Lago di Misurina, Italia. "Il cielo è un'esposizione 10x30 sec, e il paesaggio è 1x180 sec."
Intanto dalla Nuova Zelanda arriva anche questa :
Immagine di Minoru Yoneto del 28 Dicembre 2014 da Queenstown, New Zealand
Commento : Ancora difficile vedere la coda
Canon EOS Kiss X7i SEO-SP4,
Tomytec Borg77ED2+ED Reducer F4DG, ISO3200, 300s x 1
data :
28.12.14
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giovedì 25 dicembre 2014
Aggiornamento immagini cometa Lovejoy
(C) http://www.astrostudio.at/ |
(C) http://www.astrostudio.at/ |
Un paio di immagini del 21 dicembre lasciavano sperare che l'oggetto cometario potesse dare un discreto spettacolo (almeno in foto) ma le riprese più recenti che stanno pervenendo in queste ore mostrano la coda della cometa in rapido dissolvimento. Vedremo se ci sarà una ripresa o se dovremo rinunciare allo spettacolo...
LAST UPDATE : 26 DICEMBRE (vedi immagine sotto)
data :
25.12.14
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lunedì 22 dicembre 2014
Auguri e commozione : Natale 2014
Il Natale è alle porte e gli auguri di rito vengono superati dall'emozione evidente di un Presidente della Repubblica che coglie e sottolinea l'importanza e il significato più alto di una missione che si svolge a 400 km di altezza sopra le nostre teste mentre la vita freme incessante su questo svampito pianeta che si desta saltuariamente dal proprio torpore magari per motivi più drammatici oppure, al contrario, per motivi decisamente banali e poco edificanti. La "nostra" Samantha continua a suscitare effetti importanti ogni volta che appare sui media e speriamo per questo che possa accadere sempre con maggior frequenza. "Non la chiamerò capitano Cristoforetti, perché lei ormai è Samantha per tutti gli italiani. Buon Natale e buon anno". La voce del commosso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha in questo modo espresso i suoi auguri a Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio durante il collegamento dalla Stazione spaziale internazionale. Durante il suo intervento, il Presidente, ha sottolineato : "Lei ci ha dato una sintesi dell'importanza della missione e dei suoi compiti, dei risultati a cui attende. Ha avuto ragione di sottolineare l'eccellenza e gli sforzi degli italiani nella ricerca scientifica e tecnologica. E' qualcosa che in Italia ancora non si comprende in tutto il suo valore. La sua partecipazione straordinaria sarà incentivo per gli italiani a capire che cosa importante sia impegnarsi nelle tecnologie e ricerche spaziali".
data :
22.12.14
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mercoledì 17 dicembre 2014
La cometa di Natale ?
CHRISTMAS COMET : Sotto al vostro albero di Natale, c'è forse un pacco contenente un oggetto dalla forma cilindrica e adeguati accessori per l'osservazione del cielo?
Beh, se così fosse, potrebbe essere il caso di sfruttarlo anzitempo.
Un piccolo telescopio è tutto ciò che serve per vedere la cometa Lovejoy (C / 2014 Q2), scoperta solo pochi mesi fa da Terry Lovejoy in Australia, la cometa verde sta aumentando di visibilità arrivando quasi ad essere percepibile ad occhio nudo e si muoverà verso i cieli boreali proprio in questa "stagione" di festa.
L'italiano Rolando Ligustri ha ripreso questa immagine il 15 dicembre utilizzando un telescopio remoto collocato in Australia. "E 'incredibile come questa cometa si sta sviluppando e aumentando di luminosità", spiega Ligustri. Infatti, sta aumentando di magnitudine più velocemente di quanto previsto.
In origine la cometa avrebbe dovuto raggiungere la visibilità a occhio nudo in gennaio o febbraio 2015. Sembra invece che stia superando quella soglia in questi giorni.
I report provenienti dall'emisfero australe mettono la luminosità della cometa a magnitudine +6,0, simile quindi alle stelle più deboli che l'occhio umano può riuscire a vedere.
Nelle notti intorno a Natale, "Comet Q2", come alcuni la chiamano, scivolerà appena a sud di Sirio, la Stella del Cane Maggiore. Questi grafici di Sky and Telescope possono aiutare a trovarla con maggiore facilità. (anche mappa per gennaio)
Meglio ancora, se il vostro "oggetto cilindrico" è un telescopio GOTO, infatti basterà inserire le coordinate della cometa affinchè venga puntata in automatico. :-)
Beh, se così fosse, potrebbe essere il caso di sfruttarlo anzitempo.
Un piccolo telescopio è tutto ciò che serve per vedere la cometa Lovejoy (C / 2014 Q2), scoperta solo pochi mesi fa da Terry Lovejoy in Australia, la cometa verde sta aumentando di visibilità arrivando quasi ad essere percepibile ad occhio nudo e si muoverà verso i cieli boreali proprio in questa "stagione" di festa.
L'italiano Rolando Ligustri ha ripreso questa immagine il 15 dicembre utilizzando un telescopio remoto collocato in Australia. "E 'incredibile come questa cometa si sta sviluppando e aumentando di luminosità", spiega Ligustri. Infatti, sta aumentando di magnitudine più velocemente di quanto previsto.
In origine la cometa avrebbe dovuto raggiungere la visibilità a occhio nudo in gennaio o febbraio 2015. Sembra invece che stia superando quella soglia in questi giorni.
I report provenienti dall'emisfero australe mettono la luminosità della cometa a magnitudine +6,0, simile quindi alle stelle più deboli che l'occhio umano può riuscire a vedere.
Nelle notti intorno a Natale, "Comet Q2", come alcuni la chiamano, scivolerà appena a sud di Sirio, la Stella del Cane Maggiore. Questi grafici di Sky and Telescope possono aiutare a trovarla con maggiore facilità. (anche mappa per gennaio)
Meglio ancora, se il vostro "oggetto cilindrico" è un telescopio GOTO, infatti basterà inserire le coordinate della cometa affinchè venga puntata in automatico. :-)
Oltre 200 bolidi in una notte !
Come abbiamo già avuto modo di spiegare in altre occasioni, esiste un sistema di monitoraggio della NASA per la rilevazione di meteore particolarmente luminose (ovvero i bolidi), che ogni notte (serena) svolge il proprio servizio di sorveglianza del cielo.
Grazie a questo sistema è possibile anche verificare l'incremento dell'attività dei radianti meteorici ed anche determinare l'origine/orbita.
Come potete vedere dall'immagine-report del 15 dicembre, sono stati registrati ben 101 fireballs (bolidi) in una sola notte con una concentrazione veramente notevole di 69 Geminidi!
(69 Geminids, 24 sporadics, 5 December Leonis Minorids, 1 December Monocerotid, 1 , 1 sigma Hydrid)
E quale conferma è migliore di un RADDOPPIO il giorno successivo? Guardate la notte del 16 dicembre nel grafico di riepilogo!
Ben 208 bolidi, dei quali 106 geminidi!
(106 Geminids, 93 sporadics, 3 December Monocerotids, 2 sigma Hydrids, 1 , 1 Comae Berenicid, 1 , 1 December Leonis Minorid)
E cosa mai potrebbe rovinare clamorosamente una tale "pirotecnica" festa stellare???
L'amarezza più grande infatti viene riservata a chi, come noi, continua a stare sotto una coltre di nubi e di continue perturbazioni meteo che ci negano la visione del cielo ormai da mesi! :-(
L'amarezza più grande infatti viene riservata a chi, come noi, continua a stare sotto una coltre di nubi e di continue perturbazioni meteo che ci negano la visione del cielo ormai da mesi! :-(
data :
17.12.14
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martedì 9 dicembre 2014
Pericolo in aumento per gli astronauti ?
CRESCE IL PERICOLO per gli astronauti? Il successo del volo di test della NASA della Orion, avvenuto il 5 dicembre scorso, annuncia una rinnovata capacità di inviare astronauti nello spazio. Tuttavia, un articolo appena pubblicato sulla rivista Space Weather, fa notare un pericolo crescente per i futuri esploratori dello spazio profondo: i raggi cosmici.
Il titolo dell'articolo, scritto da Nathan Schwadron dell'Università del New Hampshire e colleghi di altri sette istituti, pone una domanda provocatoria : "Il peggioramento dei raggi cosmici galattici nell'ambiente preclude l'esplorazione umana dello spazio profondo?""
Utilizzando i dati del rivelatore di raggi cosmici a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, gli autori concludono che, mentre l'aumento di flusso di raggi cosmici "non è un ostacolo assoluto per le missioni di lunga durata (considerando ad esempio, quelle per la Luna, un asteroide, o Marte), ma costituisce sicuramente un fattore significativo di rischio e quindi un peggioramento che limita la durata della missione."
Questo grafico mostra il numero di giorni che un astronauta di 30 anni può trascorrere nello spazio interplanetario prima di raggiungere il limite di esposizione a radiazioni:
Secondo quanto si evince, per l'anno 2014, un maschio di 30 anni che vola in una navicella spaziale con una schermatura in alluminio da 10 g/cm2 potrebbe trascorrere circa 700 giorni nello spazio prima di raggiungere la propria dose limite di radiazioni.
Lo stesso astronauta nei primi anni 1990 avrebbe invece potuto trascorrere fino a 1.000 giorni nello spazio.
QUINDI ? Cosa sta succedendo?
I raggi cosmici si stanno intensificando. I raggi cosmici galattici sono una miscela di fotoni ad alta energia e particelle subatomiche accelerate a velocità prossime a quelle della luce da eventi violenti, come avviene nelle esplosioni di supernovae.
Gli astronauti sono protetti dai raggi cosmici in buona parte dal Sole: i campi magnetici solari e il vento solare si combinano creando uno 'scudo poroso' che para e devia le particelle maggiormente energetiche al di fuori del sistema solare.
Il problema è che, come sottolineano le note degli autori, "il Sole e il suo vento solare mostrano attualmente densità e intensità di campo magnetico estremamente basse, rappresentando condizioni mai presentate sin da quando è iniziata l'era spaziale.
Come risultato di questa decisamente bassa attività solare, abbiamo anche osservato il più alto flusso di raggi cosmici nell'era spaziale."
L'azione di schermatura del Sole è più forte durante il massimo solare e più debole durante il minimo solare, da cui deriva il ritmo di 11 anni nel grafico della durata della missione. Al momento stiamo vivendo un massimo solare e questo dovrebbe essere quindi un buon momento per gli astronauti per volare ma in realtà non lo è. Il massimo solare del 2011-2014 è il più debole degli ultimi cento anni e ciò sta permettendo ad un numero anormalmente elevato di raggi cosmici di penetrare il sistema solare.
Questa situazione potrebbe peggiorare se, come alcuni ricercatori sospettano, il Sole entrerà in una fase di lungo termine del ciclo solare caratterizzata da massimi relativamente deboli e minimi profondi ed estesi. In un tale futuro, i campi magnetici solari deboli svolgerebbero un lavoro decisamente scarso nel controllo dei raggi cosmici, riducendo ulteriormente il numero di giorni durante i quali gli astronauti potranno viaggiare lontano
dalla Terra.
Per saperne di più su questa interessante ricerca potete leggere l'articolo completo nell'edizione online di Space Weather. [in inglese]
Il titolo dell'articolo, scritto da Nathan Schwadron dell'Università del New Hampshire e colleghi di altri sette istituti, pone una domanda provocatoria : "Il peggioramento dei raggi cosmici galattici nell'ambiente preclude l'esplorazione umana dello spazio profondo?""
Utilizzando i dati del rivelatore di raggi cosmici a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, gli autori concludono che, mentre l'aumento di flusso di raggi cosmici "non è un ostacolo assoluto per le missioni di lunga durata (considerando ad esempio, quelle per la Luna, un asteroide, o Marte), ma costituisce sicuramente un fattore significativo di rischio e quindi un peggioramento che limita la durata della missione."
Questo grafico mostra il numero di giorni che un astronauta di 30 anni può trascorrere nello spazio interplanetario prima di raggiungere il limite di esposizione a radiazioni:
Secondo quanto si evince, per l'anno 2014, un maschio di 30 anni che vola in una navicella spaziale con una schermatura in alluminio da 10 g/cm2 potrebbe trascorrere circa 700 giorni nello spazio prima di raggiungere la propria dose limite di radiazioni.
Lo stesso astronauta nei primi anni 1990 avrebbe invece potuto trascorrere fino a 1.000 giorni nello spazio.
QUINDI ? Cosa sta succedendo?
I raggi cosmici si stanno intensificando. I raggi cosmici galattici sono una miscela di fotoni ad alta energia e particelle subatomiche accelerate a velocità prossime a quelle della luce da eventi violenti, come avviene nelle esplosioni di supernovae.
Gli astronauti sono protetti dai raggi cosmici in buona parte dal Sole: i campi magnetici solari e il vento solare si combinano creando uno 'scudo poroso' che para e devia le particelle maggiormente energetiche al di fuori del sistema solare.
Il problema è che, come sottolineano le note degli autori, "il Sole e il suo vento solare mostrano attualmente densità e intensità di campo magnetico estremamente basse, rappresentando condizioni mai presentate sin da quando è iniziata l'era spaziale.
Come risultato di questa decisamente bassa attività solare, abbiamo anche osservato il più alto flusso di raggi cosmici nell'era spaziale."
L'azione di schermatura del Sole è più forte durante il massimo solare e più debole durante il minimo solare, da cui deriva il ritmo di 11 anni nel grafico della durata della missione. Al momento stiamo vivendo un massimo solare e questo dovrebbe essere quindi un buon momento per gli astronauti per volare ma in realtà non lo è. Il massimo solare del 2011-2014 è il più debole degli ultimi cento anni e ciò sta permettendo ad un numero anormalmente elevato di raggi cosmici di penetrare il sistema solare.
Questa situazione potrebbe peggiorare se, come alcuni ricercatori sospettano, il Sole entrerà in una fase di lungo termine del ciclo solare caratterizzata da massimi relativamente deboli e minimi profondi ed estesi. In un tale futuro, i campi magnetici solari deboli svolgerebbero un lavoro decisamente scarso nel controllo dei raggi cosmici, riducendo ulteriormente il numero di giorni durante i quali gli astronauti potranno viaggiare lontano
dalla Terra.
Per saperne di più su questa interessante ricerca potete leggere l'articolo completo nell'edizione online di Space Weather. [in inglese]
data :
9.12.14
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lunedì 8 dicembre 2014
Astronauti, iss, comete, sonde... piatto ricco mi ci ficco!
Cari lettori di Antares Notizie... Eh sí! Dobbiamo ammetterlo. C'è una tale abbondanza di notizie che ci troviamo nel l'imbarazzo della scelta e fatichiamo a pubblicarle tutte!!! Il mese di novembre ha prodotto eventi a ripetizione e questo vogliamo interpretarlo come un buon auspicio per il futuro e, magari, come il primo sintomo di un cambiamento del pesante trend di crisi economica internazionale che stá imperversando da fin troppo tempo.
L' ESA (european space agency) sta mostrando una capacità di protagonismo abbastanza "nuova" da lasciar intravedere dei cambiamenti. Se nel passato si gestivano "solo" ambizioni di partnership con la NASA oggi sembra aumentare di importanza il ruolo. La semina lunga e faticosa svolta nei dieci anni della missione Rosetta ha mostrato in queste settimane una fioritura di successi che oseremmo definire senza precedenti.
Nonostante le ristrettezze economiche (non indifferenti) la collaborazione scientifica e industriale internazionale é riuscita a produrre e lanciare (in tutti i sensi) una sonda in un rocambolesco inseguimento di una cometa raggiungendola a 500 milioni di km dal pianeta Terra con un ritardo sulla tabella di marcia di circa un minuto (!), dopo aver viaggiato per 10 anni ed essere anche stata "ibernata" in attesa di raggiungere l'obiettivo.
Non paghi di tale risultato si é poi riusciti a sganciare un lander e raggiungere la superficie della cometa, non senza qualche imprevisto ma comunque dimostrando che il team di sviluppo del progetto aveva calcolato anche situazioni estreme in modo lungimirante e questo ha permesso di ovviare a problemi apparentemente impensabili.
Gli scienziati erano cosi entusiasti da sembrare essere tornati goliardici scolaretti ad ogni minimo avanzamento degli step di missione.
A distanza di pochi giorni avviene il lancio della Soyuz che porta sulla ISS la prima donna astronauta italiana (!) e se non bastasse questo per attirare l'attenzione sarebbe stato sufficiente il carisma e il contagioso e accattivante sorriso di AstroSamantha! Sprizza entusiasmo ed energia ad ogni apparizione e trasmette con semplicità estrema la passione e l'emozione con cui sta vivendo questa straordinaria esperienza dopo averla inseguita e desiderata con estrema dedizione.
Le notizie, considerate singolarmente, entrano ed escono dalla nostra testa filtrate e depurate di ciò che spesso ci fa comodo eliminare così come si fa spallucce sui significati da cogliere perchè "non c'è mai tempo"... bisogna sempre correre anche se si è persa di vista la domanda più elementare : dove stiamo correndo?!
- RIFLESSIONI -
Fermate il mondo che sta turbinosamente ruotando intorno a Voi e "sperperate" qualche istante per seguire le nostre riflessioni, senza pregiudizi e in modo "neutrale". Niente politica spicciola, preconcetti e banalizzazioni e nessuna pretesa oltre a quella di essere "stimolanti"... ok?
Speriamo che le sensazioni di "ripresa" siano esatte ma é bene sapere che ciò che vediamo realizzarsi in campo scientifico oggi sono RISULTATI di quanto si è stati capaci di seminare in tanti anni di duro lavoro. Se gli Stati (TUTTI) non comprenderanno che la ricerca scientifica è il motore trainante del progresso e che la tecnologia deve essere usata SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a vantaggio di tutti senza derive militari e orientandosi alla realizzazione di una vera collaborazione internazionale (non solo scientifica), il destino di questo sperduto globo terraqueo non sarà dei migliori ed i tempi necessari per arrivare a risultati negativi potrebbero essere molto più rapidi di quanto si possa immaginare.
L'incremento demografico delle aree critiche del pianeta e lo sfruttamento intensivo delle risorse terrestri senza una accurata, attenta, puntuale e collegiale politica di gestione del pianeta ci porterà in tempi assurdamente rapidi al punto di NON RITORNO.
Sir Blake nella sua teoria sulla ricerca della vita nell'universo aveva sottolineato che una civiltà puó maturare ed estinguersi nell'arco di qualche migliaio di anni. Le variabili sono molteplici ma se quelle che gestisce l'uomo contemporaneo continuano ad essere banalmente ignorate o bellamente sottostimate (vedasi Kyoto e Company...), i tempi si accorciano drasticamente.
Sono ancora troppi coloro i quali non si rendono conto della spasmodica accelerazione con la quale si stanno verificando situazioni antitetiche che invece di portare ad una maturazione della collettività mondiale, esasperano gli estremismi alla ricerca di valori ancestrali frutto di opaca mentalità e biechi interessi economici. Queste ultime tendono a mostrare risultati nel brevissimo periodo e solo per chi riesce a soverchiare altri.
E' evidente che la comunità internazionale (ma esiste veramente?) non ha ancora raggiunto una vera coscienza e non dispone della adeguata autorevolezza necessaria a raggiungere gli obiettivi comuni mentre i tempi si accorciano a ritmi serrati.
Le uniche collaborazioni internazionali che stanno dimostrando risultati eclatanti sono quelle di carattere scientifico e quelle, tra queste, che raggiungono traguardi tra i piú impensabili sono gestite da team composti da nazionalità che, politicamente, si sono spesso contrapposte nel passato e che si sono avvicinate a seguito di mutamenti di tali condizioni.
Non servono dei filosofi o i guru per capire i significati di queste riflessioni.
Noi per arrivarci continuiamo a vivere la nostra passione per l'astronomia e ciò facendo guardiamo SEMPRE TUTTO consapevoli di trovarci su un granello di polvere disperso nella sterminata spiaggia dell'universo e che, al momento non ha eguali e, se anche fosse, sappiamo di non possedere ancora la capacità di esplorare e spostarci con la necessaria rapidità più lontano della punta del nostro naso...fatte le debite proporzioni.
L' ESA (european space agency) sta mostrando una capacità di protagonismo abbastanza "nuova" da lasciar intravedere dei cambiamenti. Se nel passato si gestivano "solo" ambizioni di partnership con la NASA oggi sembra aumentare di importanza il ruolo. La semina lunga e faticosa svolta nei dieci anni della missione Rosetta ha mostrato in queste settimane una fioritura di successi che oseremmo definire senza precedenti.
Nonostante le ristrettezze economiche (non indifferenti) la collaborazione scientifica e industriale internazionale é riuscita a produrre e lanciare (in tutti i sensi) una sonda in un rocambolesco inseguimento di una cometa raggiungendola a 500 milioni di km dal pianeta Terra con un ritardo sulla tabella di marcia di circa un minuto (!), dopo aver viaggiato per 10 anni ed essere anche stata "ibernata" in attesa di raggiungere l'obiettivo.
Non paghi di tale risultato si é poi riusciti a sganciare un lander e raggiungere la superficie della cometa, non senza qualche imprevisto ma comunque dimostrando che il team di sviluppo del progetto aveva calcolato anche situazioni estreme in modo lungimirante e questo ha permesso di ovviare a problemi apparentemente impensabili.
Gli scienziati erano cosi entusiasti da sembrare essere tornati goliardici scolaretti ad ogni minimo avanzamento degli step di missione.
A distanza di pochi giorni avviene il lancio della Soyuz che porta sulla ISS la prima donna astronauta italiana (!) e se non bastasse questo per attirare l'attenzione sarebbe stato sufficiente il carisma e il contagioso e accattivante sorriso di AstroSamantha! Sprizza entusiasmo ed energia ad ogni apparizione e trasmette con semplicità estrema la passione e l'emozione con cui sta vivendo questa straordinaria esperienza dopo averla inseguita e desiderata con estrema dedizione.
Le notizie, considerate singolarmente, entrano ed escono dalla nostra testa filtrate e depurate di ciò che spesso ci fa comodo eliminare così come si fa spallucce sui significati da cogliere perchè "non c'è mai tempo"... bisogna sempre correre anche se si è persa di vista la domanda più elementare : dove stiamo correndo?!
- RIFLESSIONI -
Fermate il mondo che sta turbinosamente ruotando intorno a Voi e "sperperate" qualche istante per seguire le nostre riflessioni, senza pregiudizi e in modo "neutrale". Niente politica spicciola, preconcetti e banalizzazioni e nessuna pretesa oltre a quella di essere "stimolanti"... ok?
Speriamo che le sensazioni di "ripresa" siano esatte ma é bene sapere che ciò che vediamo realizzarsi in campo scientifico oggi sono RISULTATI di quanto si è stati capaci di seminare in tanti anni di duro lavoro. Se gli Stati (TUTTI) non comprenderanno che la ricerca scientifica è il motore trainante del progresso e che la tecnologia deve essere usata SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a vantaggio di tutti senza derive militari e orientandosi alla realizzazione di una vera collaborazione internazionale (non solo scientifica), il destino di questo sperduto globo terraqueo non sarà dei migliori ed i tempi necessari per arrivare a risultati negativi potrebbero essere molto più rapidi di quanto si possa immaginare.
L'incremento demografico delle aree critiche del pianeta e lo sfruttamento intensivo delle risorse terrestri senza una accurata, attenta, puntuale e collegiale politica di gestione del pianeta ci porterà in tempi assurdamente rapidi al punto di NON RITORNO.
Sir Blake nella sua teoria sulla ricerca della vita nell'universo aveva sottolineato che una civiltà puó maturare ed estinguersi nell'arco di qualche migliaio di anni. Le variabili sono molteplici ma se quelle che gestisce l'uomo contemporaneo continuano ad essere banalmente ignorate o bellamente sottostimate (vedasi Kyoto e Company...), i tempi si accorciano drasticamente.
Sono ancora troppi coloro i quali non si rendono conto della spasmodica accelerazione con la quale si stanno verificando situazioni antitetiche che invece di portare ad una maturazione della collettività mondiale, esasperano gli estremismi alla ricerca di valori ancestrali frutto di opaca mentalità e biechi interessi economici. Queste ultime tendono a mostrare risultati nel brevissimo periodo e solo per chi riesce a soverchiare altri.
E' evidente che la comunità internazionale (ma esiste veramente?) non ha ancora raggiunto una vera coscienza e non dispone della adeguata autorevolezza necessaria a raggiungere gli obiettivi comuni mentre i tempi si accorciano a ritmi serrati.
Le uniche collaborazioni internazionali che stanno dimostrando risultati eclatanti sono quelle di carattere scientifico e quelle, tra queste, che raggiungono traguardi tra i piú impensabili sono gestite da team composti da nazionalità che, politicamente, si sono spesso contrapposte nel passato e che si sono avvicinate a seguito di mutamenti di tali condizioni.
Non servono dei filosofi o i guru per capire i significati di queste riflessioni.
Noi per arrivarci continuiamo a vivere la nostra passione per l'astronomia e ciò facendo guardiamo SEMPRE TUTTO consapevoli di trovarci su un granello di polvere disperso nella sterminata spiaggia dell'universo e che, al momento non ha eguali e, se anche fosse, sappiamo di non possedere ancora la capacità di esplorare e spostarci con la necessaria rapidità più lontano della punta del nostro naso...fatte le debite proporzioni.
data :
8.12.14
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giovedì 4 dicembre 2014
VENERDI' 12 DICEMBRE : 2° Appuntamento con ASTRONOMIA ALLA SCOPERTA DEL CIELO A LUGO
VENERDI' 12 DICEMBRE 2014
ore 20.45 - 22.15
PRESSO IL
LICEO DI LUGO
in Viale degli Orsini
Ingresso principale
primo appuntamento con ASTRONOMIA :
ALLA SCOPERTA DEL CIELO
ore 20.45 - 22.15
PRESSO IL
LICEO DI LUGO
in Viale degli Orsini
Ingresso principale
primo appuntamento con ASTRONOMIA :
ALLA SCOPERTA DEL CIELO
Riprende il tradizionale appuntamento con le stelle che da oltre 10 anni offre
IL SECONDO VENERDI DI OGNI MESE
(fino a MAGGIO) a chiunque la possibilità di partecipare e condividere in modo amichevole e cordiale la passione per l'astronomia insieme agli astrofili del gruppo Antares di Romagna.
Le serate di incontro SONO INFATTI APERTE AL PUBBLICO
Durante l'appuntamento ci sarà occasione di verificare e aggiornarsi sull'attualità astronomica, news, previsioni meteo, approfondimenti o confronti su argomenti anche da proporre, navigazione collettiva su internet consultando i principali siti astronomici e scientifici nazionali e internazionali in compagnia degli astrofili.
SONO OCCASIONI IMPORTANTI QUINDI NON MANCATE e fate passaparola !
CONTROINDICAZIONI PER I PIGRI E GLI ANNOIATI :
POTREBBE PIACERVI E SE QUESTO VI SPAVENTA... NON VENITE !
:-D
IL SECONDO VENERDI DI OGNI MESE
(fino a MAGGIO) a chiunque la possibilità di partecipare e condividere in modo amichevole e cordiale la passione per l'astronomia insieme agli astrofili del gruppo Antares di Romagna.
Le serate di incontro SONO INFATTI APERTE AL PUBBLICO
Durante l'appuntamento ci sarà occasione di verificare e aggiornarsi sull'attualità astronomica, news, previsioni meteo, approfondimenti o confronti su argomenti anche da proporre, navigazione collettiva su internet consultando i principali siti astronomici e scientifici nazionali e internazionali in compagnia degli astrofili.
SONO OCCASIONI IMPORTANTI QUINDI NON MANCATE e fate passaparola !
CONTROINDICAZIONI PER I PIGRI E GLI ANNOIATI :
POTREBBE PIACERVI E SE QUESTO VI SPAVENTA... NON VENITE !
:-D
data :
4.12.14
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lunedì 1 dicembre 2014
Eventi astronomici di Dicembre 2014
Questi i Principali eventi astronomici del mese di dicembre 2014
Luna
06/12/14 : Luna Piena ore 13:27 (local time ) . Distanza Terra-Luna 389.466 km
14/12/14 : Ultimo quarto ore 13:53 (local time) . Distanza Terra-Luna 402.864 km
22/12/14 : Luna nuova ore 02:36 (local time) . Distanza Terra-Luna 371.974 km
28/12/14 : Primo quarto ore 19:32 (local time) . Distanza Terra-Luna 368.231 km
Il Sole :
01/12/14 : sorge alle 07:25
tramonta alle 16:36
Durata del giorno : 9 h 11 minuti
15/12/14 : sorge alle 7:39
tramonta alle 16:34
Durata del giorno : 8 h 55 minuti
21/12/14 Solstizio d'inverno .
Sorge alle 7:43
tramonta alle 16:36
Durata del giorno 8 h 53 min
31/12/14 : sorge alle 7:47
tramonta alle 16:42
Durata del giorno 8 h 55 min
Piogge Meteoriche
Luna
14/12/14 : Ultimo quarto ore 13:53 (local time) . Distanza Terra-Luna 402.864 km
22/12/14 : Luna nuova ore 02:36 (local time) . Distanza Terra-Luna 371.974 km
28/12/14 : Primo quarto ore 19:32 (local time) . Distanza Terra-Luna 368.231 km
Il Sole :
01/12/14 : sorge alle 07:25
tramonta alle 16:36
Durata del giorno : 9 h 11 minuti
15/12/14 : sorge alle 7:39
tramonta alle 16:34
Durata del giorno : 8 h 55 minuti
21/12/14 Solstizio d'inverno .
Sorge alle 7:43
tramonta alle 16:36
Durata del giorno 8 h 53 min
31/12/14 : sorge alle 7:47
tramonta alle 16:42
Durata del giorno 8 h 55 min
Piogge Meteoriche
13-14
dicembre: Geminidi
Corpo
progenitore: l'asteroide 3200 Fetonte, forse un nucleo meteorico
"prosciugato".
Date
attive: dal 7 al 16 dicembre; frequenza massima: oltre 45 meteore/ora, con
picchi da 120 meteore/ora. Illuminazione lunare: discretamente invasiva , la
sua illuminazione sarà rispettivamente del 63% il 13 dicembre , e del 54 % il
14 dicembre . tuttavia , sorge oltre la
mezzanotte , lasciando quindi “libera” la prima serata .
Pianeti
Mercurio : Distanza media dal sole 57,9 milioni di km . Inosservabile per la prima parte del mese , il piccolo del sistema solare , torna visibile nell'ultima decade , dopo il tramonto . A fine mese , tramonta 1h circa dopo il sole , per le migliori condizioni , bisognerà attendere il mese di gennaio.
Venere : Distanza media dal sole 108 milioni di km . Il nostro pianeta gemello , segue a ruota il sole per tutto il mese , restando praticamente invisibile .
Solo a fine mese , la sua distanza angolare dal sole , lo renderà percepibile al crepuscolo, tramontando circa 45 minuti dopo il sole .
Marte : Distanza media dal sole 227,94 milioni di km . Il pianeta rosso , prosegue il suo percorso, restando visibile dopo il tramonto , in direzione sud-ovest , sempre piuttosto basso sull'orizzonte . Durante il mese di dicembre, attraverserà il capricorno .
Giove : Distanza media dal sole 778,34 milioni di km . Nella prima parte del mese , bisognerà attendere ancora la seconda parte della sera per osservarlo al meglio , già alto in direzione est . Tutta via , il gigantesco pianeta gassoso , anticipa sempre più il suo sorgere e a fine mese , farà capolino a est , poco dopo le 20 .
Saturno : Distanza media dal sole 1427 milioni di km . Difficilmente osservabile nella prima decade del mese ( sorge poco prima del sole ) , l'anellato , inizierà a mostrarsi al meglio sul finire dell'anno , arrivando ad anticipare il sorgere del sole di 2 h e 30 minuti ,in direzione sud-est .
Urano : Distanza media dal sole 2900 milioni di km . Visibile nella costellazione dei pesci per tutto il mese , già in prima serata , lo si può scorgere alto in direzione sud-est . Anticipa il suo tramonto con il trascorrere dei giorni . A fine mese , tramonterà a ovest , a mezzanotte e trenta circa . ( è consigliabile l'uso di un telescopio per vedere il gigante ghiacciato , vista la sua mag. di 6.14 )
Nettuno : Distanza media dal sole 4497,3 milioni di km . Individuabile già verso sud-est , in prima serata , nella costellazione dell'aquario . Il lontanissimo pianeta blu , resterà visibile tutto il mese , accorciando tutta via il suo tempo di osservabilità. A fine mese , tramonterà poco dopo le 21 . ( anche per Nettuno , è bene utilizzare un telescopio per scorgerlo , "piccolissimo" , data la sua scarsa luminosità , mag. 7.75 ).
Altri fenomeni e configurazioni
Mappa del cielo Dicembre 2014
Venere : Distanza media dal sole 108 milioni di km . Il nostro pianeta gemello , segue a ruota il sole per tutto il mese , restando praticamente invisibile .
Solo a fine mese , la sua distanza angolare dal sole , lo renderà percepibile al crepuscolo, tramontando circa 45 minuti dopo il sole .
Marte : Distanza media dal sole 227,94 milioni di km . Il pianeta rosso , prosegue il suo percorso, restando visibile dopo il tramonto , in direzione sud-ovest , sempre piuttosto basso sull'orizzonte . Durante il mese di dicembre, attraverserà il capricorno .
Giove : Distanza media dal sole 778,34 milioni di km . Nella prima parte del mese , bisognerà attendere ancora la seconda parte della sera per osservarlo al meglio , già alto in direzione est . Tutta via , il gigantesco pianeta gassoso , anticipa sempre più il suo sorgere e a fine mese , farà capolino a est , poco dopo le 20 .
Saturno : Distanza media dal sole 1427 milioni di km . Difficilmente osservabile nella prima decade del mese ( sorge poco prima del sole ) , l'anellato , inizierà a mostrarsi al meglio sul finire dell'anno , arrivando ad anticipare il sorgere del sole di 2 h e 30 minuti ,in direzione sud-est .
Urano : Distanza media dal sole 2900 milioni di km . Visibile nella costellazione dei pesci per tutto il mese , già in prima serata , lo si può scorgere alto in direzione sud-est . Anticipa il suo tramonto con il trascorrere dei giorni . A fine mese , tramonterà a ovest , a mezzanotte e trenta circa . ( è consigliabile l'uso di un telescopio per vedere il gigante ghiacciato , vista la sua mag. di 6.14 )
Nettuno : Distanza media dal sole 4497,3 milioni di km . Individuabile già verso sud-est , in prima serata , nella costellazione dell'aquario . Il lontanissimo pianeta blu , resterà visibile tutto il mese , accorciando tutta via il suo tempo di osservabilità. A fine mese , tramonterà poco dopo le 21 . ( anche per Nettuno , è bene utilizzare un telescopio per scorgerlo , "piccolissimo" , data la sua scarsa luminosità , mag. 7.75 ).
Altri fenomeni e configurazioni
Mappa del cielo Dicembre 2014
01-12-2014 Congiunzione Luna-Urano : la Luna al 75% , è
accompagnata , fin dalla prima serata ( verso sud-est ) , dal gigante
ghiacciato ( mag. 6.10 ) , passeranno a braccetto , tutta la sera e la prima
parte della notte , tramontando , verso ovest ,poco dopo le 02:30
12/12/2014 Congiunzione Luna-Regolo( stella alfa del leone ) -Giove : Questo bellissimo “triangolo” (Luna
illuminata al 73 % ) , ci accompagnerà per tutta la notte , dalla seconda parte
della sera ( direzione est ) , fino alle
prime luci dell’alba , dove ritroveremo il nostro “triangolo” basso , verso
sud-ovest.
25/12/2014 Congiunzione Luna-Marte :
al tramonto , una sottile falce di luna ( al 17% ) , accompagna idealmente il
pianeta rosso ormai bassissimo nell'orizzonte sud-ovest .
Saluti Alfredo-Angelo
data :
1.12.14
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lunedì 24 novembre 2014
AstroSamantha è sulla ISS !
Samantha è arrivata sulla ISS ed ecco il primo collegamento ufficiale con la Terra !
data :
24.11.14
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domenica 23 novembre 2014
Ore 21:00 - decollo della Soyuz con la prima donna astronauta italiana
Un appuntamento che vi ricordiamo in modo telegrafico ma che deve essere considerato come un evento importante per l'Italia visto e considerato che vedremo partire per la ISS la prima donna astronauta italiana.
Non mancate alla diretta :
(replica della news pubblicata sul sito ESA)
L'astronauta dell'ESA Samantha Cristoforetti è pronta per la sua missione di cinque mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Lascerà la Terra domenica dal cosmodromo di Baikonour in Kazakistan insieme all'astronauta NASA Terry Virts ed al cosmonauta Anton Shkaplerov della Roscosmos.
Guardate l'equipaggio internazionale di astronauti salire a bordo della loro navetta Soyuz TMA-15M ancorata alle 274 tonnellate di propellente del razzo, accelerare a 28.800 km/h e attraccare alla Stazione Spaziale, orbitando la Terra, in appena sei ore.
Non mancate alla diretta :
(replica della news pubblicata sul sito ESA)
L'astronauta dell'ESA Samantha Cristoforetti è pronta per la sua missione di cinque mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale. Lascerà la Terra domenica dal cosmodromo di Baikonour in Kazakistan insieme all'astronauta NASA Terry Virts ed al cosmonauta Anton Shkaplerov della Roscosmos.
Guardate l'equipaggio internazionale di astronauti salire a bordo della loro navetta Soyuz TMA-15M ancorata alle 274 tonnellate di propellente del razzo, accelerare a 28.800 km/h e attraccare alla Stazione Spaziale, orbitando la Terra, in appena sei ore.
Il programma comprenderà immagini della vestizione della Spedizione
42/43, l'arrivo alla navetta ed un ultimo cenno di saluto mentre
salgono. L'apertura del portellone includerà un commento da parte del
Programme Manager ESA della Stazione Spaziale, Roberto Patti, e del Capo
del Corpo Astronauti dell'ESA ed ex astronauta Frank De Winne.
Programma
Inizio diretta ore 21:00 con lancio previsto alle ore 22:01
L'aggancio con la Stazione Spaziale avverrà nelle prime ore di lunedì mattina intorno alle 03:53 e diretta di nuovo dalla 03:30.
Diretta dell'apertura del portellone e cerimonia di benvenuto dalle 05:00
Inizio diretta ore 21:00 con lancio previsto alle ore 22:01
L'aggancio con la Stazione Spaziale avverrà nelle prime ore di lunedì mattina intorno alle 03:53 e diretta di nuovo dalla 03:30.
Diretta dell'apertura del portellone e cerimonia di benvenuto dalle 05:00
data :
23.11.14
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giovedì 20 novembre 2014
L'impronta di orso sul Sole?!
UNA GIGANTESCA ORMA SUL SOLE: Immaginatevi un artiglio di orso con le punte delle dimensioni della Terra.
Ieri, Philippe Tosi di Nîmes, in Francia, ha osservato attraverso l'oculare del suo telescopio solare e ha visto esattamente quanto trovate nell'immagine.
E' la "solita e vecchia" AR2192 (ribattezzata AR2209), la protagonista tra le macchie solari di questa fine di 2014 e che ora sta facendo il suo secondo passaggio sul lato visibile (da Terra) del Sole.
Questa immagine in alta risoluzione è stata ottenuta mediante la combinazione di sei immagini secondo quanto dichiarato dall'astrofilo francese.
I campi magnetici che attraversano le dita e il palmo di questa gigantesca orma "urside" possiedono una energia strutturale in grado di generare potenti esplosioni di flares di classe M oltre che X flares solari.
Tuttavia, la macchia solare è stand-by da quasi tre giorni, quindi i meteorologi "solari" del NOAA stimano una bassa probabilità ovvero del 5% di poter registrare X-flares nella giornata di oggi, 20 novembre.
Non ci si può ovviamente aspettare che la situazione resti immutata nei prossimi giorni ma al momento non ci sono elementi utili per modificare le previsioni, eccezion fatta per le caratteristiche evidenti di AR2192.
Ieri, Philippe Tosi di Nîmes, in Francia, ha osservato attraverso l'oculare del suo telescopio solare e ha visto esattamente quanto trovate nell'immagine.
E' la "solita e vecchia" AR2192 (ribattezzata AR2209), la protagonista tra le macchie solari di questa fine di 2014 e che ora sta facendo il suo secondo passaggio sul lato visibile (da Terra) del Sole.
Questa immagine in alta risoluzione è stata ottenuta mediante la combinazione di sei immagini secondo quanto dichiarato dall'astrofilo francese.
I campi magnetici che attraversano le dita e il palmo di questa gigantesca orma "urside" possiedono una energia strutturale in grado di generare potenti esplosioni di flares di classe M oltre che X flares solari.
Tuttavia, la macchia solare è stand-by da quasi tre giorni, quindi i meteorologi "solari" del NOAA stimano una bassa probabilità ovvero del 5% di poter registrare X-flares nella giornata di oggi, 20 novembre.
Non ci si può ovviamente aspettare che la situazione resti immutata nei prossimi giorni ma al momento non ci sono elementi utili per modificare le previsioni, eccezion fatta per le caratteristiche evidenti di AR2192.
data :
20.11.14
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La prima donna astronauta italiana : 23 novembre 2014 !
Il 23 novembre la prima astronauta italiana partirà verso la Iss, la Stazione Spaziale Internazionale che possiamo ammirare facilmente quando sorvola le nostre teste viaggiando a 400 km di altitudine alla ragguardevole velocità di 28.000 kmh (circa).
Manca veramente poco a questa data storica (per l'Italia) in quanto alle 21:57 di domenica 23 novembre l’avventura spaziale di Samantha Cristoforetti avrà infatti inizio partendo dal cosmodromo russo di Bajkonur.
AstroSamantha si è preparata per quasi tre anni in previsione della missione sulla Stazione spaziale internazionale per eseguire le procedure tecniche necessarie e per allenare il proprio fisico ad affrontare la prolungata permanenza in ambiente spaziale in assenza di gravità.
Quest’ultimo aspetto presenta alcune incognite per Samantha poichè, mentre per gli astronauti maschi gli effetti dell’assenza di gravita sulla salute sono più conosciuti, i dati raccolti relativi agli effetti sull'organismo femminile non sono ancora sufficienti a determinare con completezza quali siano i pericoli e/o le contro indicazioni perchè il numero di donne che hanno partecipato a missioni spaziali è notevolmente inferiore rispetto all'altro sesso.
Il problema è importante anche per la Nasa, la quale, in previsione delle missioni di durata sempre maggiore che sono state pianificate per i prossimi decenni, nel 2013 ha attivato ben sei gruppi di lavoro in collaborazione con il National Space Biomedical Research Institute, per fare un punto della situazione preciso di cosa sappiamo esattamente riguardo alle differenze di genere nella risposta dell’organismo degli astronauti.
Molto interessanti i risultati di queste analisi che riepilogano le informazioni raccolte negli anni relative ai 477 uomini ed alle 57 donne che hanno eseguito missioni nello spazio fino al giugno 2013.
Pubblicati di recente sul Journal of Women’s Health, i contenuti principali dello studio si possono riepilogare nei punti seguenti e nell'immagine rilasciata dal NSBRI.
Intolleranza ortostatica : Consiste nell’incapacità di restare in piedi per periodi prolungati senza perdere i sensi. Questo disturbo è più comune negli astronauti donna al ritorno dalla missione. Una possibile spiegazione è la minore capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi sotto effetto della pressione sanguigna nelle gambe, già dimostrata da studi sulla lungo degenza a letto. Gli effetti sono paragonabili a quelli a cui viene sottoposto l’organismo degli astronauti nello spazio.
Diminuzione del volume del plasma sanguigno : Le simulazioni eseguite a Terra indicano che, in condizioni di microgravità, nelle donne avviene una maggiore perdita di volume del plasma sanguigno rispetto agli uomini. A tale condizione l’organismo femminile risponde con un maggiore aumento del ritmo cardiaco. Non è chiaro come questo fenomeno influenzi l’organismo nello spazio pertanto necessita di approfondimenti.
Sindrome VI-IP (Visual Impairment / Intracranial Pressure) : Si tratta di una diminuzione della vista provocata dall’aumento della pressione intracranica e questo problema ha riguardato ben l’82% degli astronauti maschi e il 62% delle donne, ma tutti i casi più significativi che hanno comportato conseguenze cliniche rilevanti sono capitati negli uomini.
Sistema immunitario: La permanenza nello spazio può modificare il funzionamento e la concentrazione di alcuni costituenti essenziali del sistema immunitario. I dati registrati durante le missioni non indicano però differenze, in questo caso, tra l’organismo maschile e quello femminile. A Terra, nelle donne, l'organismo produce solitamente reazioni immunitarie più intense e questo le rende più resistenti ad infezioni virali e batteriche mentre non è ancora stabilito se lo stesso potrebbe accadere anche durante le missioni spaziali di lunga durata.
Radiazioni: Si tratta di uno dei maggiori pericoli per chi lavora nello spazio. L’atmosfera terrestre infatti ci scherma normalmente dalla maggior parte di radiazioni che invece sono presenti nello spazio. I dati raccolti sembrano indicare che le donne siano più suscettibili degli uomini a sviluppare conseguenze tumorali indotte dalle radiazioni e ciò giustifica i bassi livelli di esposizione tollerata per gli astronauti donna rispetto a quella consentita agli uomini.
Space Motion Sickness: Simile al disturbo del "mal di macchina". E' un problema frequente per gli astronauti tuttavia le donne sembrerebbero meno suscettibili degli uomini al momento del primo arrivo sulla stazione spaziale mentre risultano maggiormente colpite al ritorno a Terra. Va detto che per quanto riguarda l'argomento i dati disponibili sono estremamente limitati.
Udito : Il peggioramento dell’udito legato all’età risulta accellerato più negli astronauti maschi che nelle femmine, ma i dati indicano che la responsabilità non risulta dovuta dell’assenza di gravità pur non individuando altre cause.
Infezioni del tratto urinario: Risultano più comuni nelle donne astronauta ma sono sempre state curate con successo tramite l'assunzione di antibiotici.
Ossa e comportamento: il sistema muscolo-scheletrico rapportato al viaggio spaziale determina reazioni molto diverse da individuo a individuo senza evidenziare relazioni particolari rispetto al sesso. Anche le reazioni psicologiche e quelle comportamentali alla vita nello spazio sono comparabili tra i due sessi. Tuttavia l’attenta selezione e il significativo addestramento dei candidati contribuiscono a rendere improbabili eventuali problemi psichiatrici tra gli astronauti.
Quindi se avete intenzione di "crogiolarvi" nello spazio nelle vostre future "vacanze" fantascientifiche avete già un discreto quadro della situazione che dovrete affrontare.
Per ora comunque non ci resta che augurare a Samantha una splendida missione!
martedì 18 novembre 2014
Philae : la discesa immortalata da rosetta
La image camera Osiris, una delle camere montate sulla sonda dell'ESA Rosetta, è riuscita a cogliere i momenti della prima fase di accometaggio del piccolo lander. Ecco la sommatoria delle immagini che mostrano la discesa del lander prima del suo primo rimbalzo.
Al momento resta comunque sconosciuto il punto esatto in cui si trovi philae e il lander é confermato in stato di ibernazione.
La perforazione della cometa é avvenuta ma non c'è stata sufficiente energia per completare l'analisi del campione. Dovremo quindi attendere il momento più opportuno o una idea geniale del "fantastic team" per poter sentire nuovamente i tweets del lander.
Nel frattempo la cometa si avvicinerà al Sole...
Al momento resta comunque sconosciuto il punto esatto in cui si trovi philae e il lander é confermato in stato di ibernazione.
La perforazione della cometa é avvenuta ma non c'è stata sufficiente energia per completare l'analisi del campione. Dovremo quindi attendere il momento più opportuno o una idea geniale del "fantastic team" per poter sentire nuovamente i tweets del lander.
Nel frattempo la cometa si avvicinerà al Sole...
lunedì 17 novembre 2014
Stelle cadenti delle Leonidi ... (se fosse sereno)
Il famoso bolide "LOVATO" - Leonidi 1998 da Monteromano |
Alcuni di noi che ricordano le tempeste di meteore Leonidi della fine degli anni '90 / primi anni 2000 dovrebbero sapere che questo non è un anno in cui ci si attendono grandi eventi.
Le previsioni dichiarano di aspettare non più di 15 Leonidi per ora.
un gruppo di meteore la stessa notte del bolide (1998) |
Qualche temerario ruba osservazioni tra una nuvola e l'altra traendo soddisfazione giocoforza, buon viso a cattiva sorte.
Speriamo che la cosa non persista ancora a lungo.
data :
17.11.14
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Macchia vecchia che non demorde : AR 2132
IL VECCHIO SUNSPOT: A quanto pare, non è possibile che una grande macchia solare se ne stia "tranquilla". La AR2192, la macchia solare famosa per la produzione di sei Flares X di cui alle news di ottobre fine ottobre, è di nuovo in auge e rappresenta una nuova minaccia di forti eruzioni solari.
Nelle ultime 24 ore, la regione attiva ha prodotto una serie sempre più intensa di brillamenti di classe M, ultimo dei quali questo M5 registrato dal Solar Dynamics Observatory della NASA e immortalato nelle immagini e nei filmati ora in archivio.
L'esplosione impulsiva, che ci ha raggiunto il 16 novembre alle 17:48 a UT, ha causato un blackout HF sul lato illuminato della Terra che è durato alcune decine di minuti. Tali black-out sono tipicamente riscontrati dai radioamatori, dai marinai in mare, e dagli aviatori che volano su rotte polari.
Flares più potenti potrebbero essere in arrivo. AR2192 ha un campo magnetico 'beta-gamma-delta' che ospita energia per esplosioni di classe X 10 volte più intense di quelle di classe M che stiamo vedendo ora. Nelle previsioni NOAA ci sono stime che danno una probabilità fino al 30% di vedere la macchia solare scatenare una eruzione X nelle prossime 24 ore.
I nomi Sunspot : AR2192 sta facendo il suo secondo viaggio intorno al Sole. Secondo la tradizione, è stato rinumerato per la seconda apparizione con la sigla AR2209 ma non è una nuova macchia.
La rinumerazione delle macchie solari è un retaggio dei secoli precedenti, quando solo un lato del Sole era visibile. Gli astronomi che guardavano una macchia solare apparire dal bordo orientale del Sole non potevano essere sicuri se fosse una del tutto nuova o una vecchia di ritorno da un transito sul lato non visibile; così il loro numero cambia ad ogni rotazione come se fosse un nuovo protagonista nella "giostra solare".
Ad oggi 2014: la flotta di satelliti heliophysics della NASA è in grado di monitorare le macchie solari lungo tutta la circonferenza del Sole. Sappiamo quindi con certezza che questa è la vecchia macchia solare AR2192, ma acquisisce un nuovo numero in ogni caso.
Nelle ultime 24 ore, la regione attiva ha prodotto una serie sempre più intensa di brillamenti di classe M, ultimo dei quali questo M5 registrato dal Solar Dynamics Observatory della NASA e immortalato nelle immagini e nei filmati ora in archivio.
L'esplosione impulsiva, che ci ha raggiunto il 16 novembre alle 17:48 a UT, ha causato un blackout HF sul lato illuminato della Terra che è durato alcune decine di minuti. Tali black-out sono tipicamente riscontrati dai radioamatori, dai marinai in mare, e dagli aviatori che volano su rotte polari.
Flares più potenti potrebbero essere in arrivo. AR2192 ha un campo magnetico 'beta-gamma-delta' che ospita energia per esplosioni di classe X 10 volte più intense di quelle di classe M che stiamo vedendo ora. Nelle previsioni NOAA ci sono stime che danno una probabilità fino al 30% di vedere la macchia solare scatenare una eruzione X nelle prossime 24 ore.
I nomi Sunspot : AR2192 sta facendo il suo secondo viaggio intorno al Sole. Secondo la tradizione, è stato rinumerato per la seconda apparizione con la sigla AR2209 ma non è una nuova macchia.
La rinumerazione delle macchie solari è un retaggio dei secoli precedenti, quando solo un lato del Sole era visibile. Gli astronomi che guardavano una macchia solare apparire dal bordo orientale del Sole non potevano essere sicuri se fosse una del tutto nuova o una vecchia di ritorno da un transito sul lato non visibile; così il loro numero cambia ad ogni rotazione come se fosse un nuovo protagonista nella "giostra solare".
Ad oggi 2014: la flotta di satelliti heliophysics della NASA è in grado di monitorare le macchie solari lungo tutta la circonferenza del Sole. Sappiamo quindi con certezza che questa è la vecchia macchia solare AR2192, ma acquisisce un nuovo numero in ogni caso.
Rosetta : tutto tace
Nelle ultime 24 ore non sono pervenute novità in merito alla missione del lander "perforatore" a parte il fatto che avrebbe compiuto l'impresa e trasmesso in extremis i risultati del proprio lavoro al centro di controllo di missione.
Se si confermeranno le previsioni peggiori, dovremo attendere i prossimi mesi di avvicinamento della cometa al Sole per sperare di ricaricare le batterie a sufficienza per riavere comunicazioni.
Ma non sarà poi così facile. Gli imprevisti e l'avvicinamento della cometa comportano situazioni decisamente critiche. Quindi è bene restare vigili.
Intanto attendiamo i risultati delle analisi della perforazione.
Se si confermeranno le previsioni peggiori, dovremo attendere i prossimi mesi di avvicinamento della cometa al Sole per sperare di ricaricare le batterie a sufficienza per riavere comunicazioni.
Ma non sarà poi così facile. Gli imprevisti e l'avvicinamento della cometa comportano situazioni decisamente critiche. Quindi è bene restare vigili.
Intanto attendiamo i risultati delle analisi della perforazione.
sabato 15 novembre 2014
Sorpresa : Philae è attivo
Philae è attivo
Le batterie del “lander” sono attive nonostante la scarsa illuminazione
dei pannelli solari. Le perforazioni sembrano riuscite (50 cm di escursione dello strumento), gli scienziati aspettano risultati da Rosetta.
In un primo momento sembrava che il lander Philae fosse andato in “stand by” dopo aver comunque trasmesso preziosi dati scientifici ora invece si aspetta di capire se il trapano SD2 sia riuscito a perforare il suolo della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko.
La risposta ce la darà soltanto l’analisi dati da parte dei
responsabili della missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e del
lander Philae ovvero l'Agenzia spaziale italiana, quella francese (Cnes)
e la tedesca (Dlr).
Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston ha dichiarato che «soltanto l’analisi dei dati potrà dirci se il trapano ha perforato il terreno sulla base dell’energia utilizzata».
I responsabili italiani sono ii costante contatto con i centri di controllo della missione Rosetta (Esoc) a Darmstadt e del lander Philae a Colonia.
I dati che stanno arrivando indicano che tutti gli strumenti hanno funzionato, che il robot si è comportato come progettato e adesso siamo ansiosi di sapere se il trapano ha toccato la cometa.
Sta diventando una missione appassionante, piena di suspance ma a quanto pare tutta la missione finora svolta possiede questa caratteristica. La tecnologia italiana sta dimostrandosi ottima, all'avanguardia, resistente ed affidabile.
Aspettiamo quindi altre news.
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