mercoledì 19 agosto 2009

Là dove nessun uomo è mai stato prima...


Ho un sogno: prima di morire, mi piacerebbe farmi almeno un giro nello spazio, fuori dall'atmosfera terrestre. Anche un volo suborbitale andrebbe bene, ma leggendo i documenti presentati recentemente (12 agosto) alla commissione statunitense che si occupa dell'esplorazione umana nello spazio (US Human Space Flight Plans Committee) la vedo molto grigia... I soldi non ci sono! Non si può neanche biasimare il Governo degli Stati Uniti, dato che - come ormai tutte le nazioni su questo pianeta - deve confrontarsi con problemi pratici più impellenti, come le tasse, le pensioni, l'assistenza sanitaria, le missioni di pace negli angoli più remoti di questo sconquassato pianeta, ecc... Forse, uno dei messaggi che emerge da questi documenti è che se vogliamo andare avanti, dobbiamo superare i confini nazionali e iniziare a collaborare, magari per costituire un'Agenzia Spaziale Planetaria. Sì, ci sono già programmi di cooperazione (la Stazione Spaziale Internazionale è uno di questi), ma per avviare una seria esplorazione umana dello spazio occorre un salto di qualità non indifferente, sia dal punto di vista tecnico, che finanziario. E ovviamente il primo non è possibile senza il secondo. Negli scenari prospettati nelle presentazioni online, ci sono appunto collaborazioni internazionali e apertura verso il mondo commerciale. Quest'ultimo punto potrebbe essere forse la chiave di volta per aprire veramente lo spazio all'umanità. Il guadagno è sempre stato un propellente molto forte per le attività umane. Il programma Apollo fu spinto dalla paura degli Americani di essere superati e sopraffatti dall'URSS. Oggi, un programma di esplorazione spaziale potrebbe essere spinto da nuove prospettive commerciali, perché i Governi non ce la fanno più e, sicuramente, i singoli Governi non possono neanche pensare di intraprendere simili imprese, senza essere fatti a fette dai loro elettori. Programmi commerciali potrebbero poi includere anche il turismo spaziale e chissà quindi che fra vent'anni il biglietto per la Luna non sia alla portata delle tasche (notoriamente sempre piene di ragnatele) di un ricercatore... e che importa se sulla fiancata del razzo ci sarà la pubblicità di un pannolino o di un fast-food!

Si dice che la Terra sia la culla dell'umanità, ma non si può rimanere nella culla per sempre. (K. Tsiolkovsky)

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Luigi,

sono un'appasionato come te di astronomia e sono pilota di aerei da 5 anni. Da un pò di tempo mi sono interessato al turismo spaziale. Sono titolare da 3 anni di un'agenzia che si chiama Aviation Travel e propongo esperienze di volo e servizi in campo aeronautico e spaziale. Quest'anno ho avuto il piacere di conoscere una grande azienda Californiana: la Xcor, produttrice del Lynx, il "velivolo" sub-orbitale rivoluzionario nel suo genere, perchè permetterà di effettuare voli a partire dal 2011 alla tariffa tutto compreso di 95.000 dollari, quindi circa 65.000euro. Il Lynx non è solo un progetto sulla carta ma è già realtà, tant'è che è l'unico ad essere sovvenzionato dal governo U.S.A. Noi siamo i distributori esclusivi per l'Italia del Lynx, da ottobre 2009.
Comunque ti scrivo non a scopo pubblicitario, ma bensì perchè vogliamo organizzare un'incontro serale con appasionati del settore(astronomi, fisici, ecc.) invitando in Italia il Colonnello Richard Searfross. Il Col. Richard Searfoss,sarà il pilota del Lynx. Lui ha all’attivo più di 50 voli con velivoli a razzo. Comandante dello Space Shuttle Columbia STS 90con 939 ore volate nello spazio e più di 5.600 ore su più di 70 tipi di velivoli. Se ti interessa ti prego di scrivermi direttamente sulla mia mail (info@aviationtravel.eu)così da poter organizzare una serata al più presto. Certo di una tua risposta ti saluto cordialmente.
Dallabernardina Giovanni