sabato 29 agosto 2009
Shuttle Discovery in orbita verso la ISS
Con sette astronauti e una serie di esperimenti scientifici ed attrezzature a bordo, lo Space Shuttle Discovery ha completato il suo countdown alle 23:59 (ET) ed è stato lanciato puntualmente dal Kennedy Space Center in Florida.
Con il comandante Rick "CJ" Sturckow ai comandi, ha completato la sua ascensione in orbita in modo impeccabile per iniziare una due-giorni di caccia della Stazione Spaziale Internazionale prima di potervi attraccare.
L'equipaggio eseguirà il rendez-vous e l'attracco alla Stazione ISS domenica e inizierà il trasferimento delle attrezzature per l'avamposto orbitale eseguendo la missione prevista di 13 giorni.
Dopo aver volato su Discovery, Nicole Stott darà il cambio a Tim Kopra, che era arrivato sulla ISS il mese scorso a bordo di Endeavour.
Attrezzature e allestimenti scientifici per il laboratorio orbitante sono a bordo del modulo di carico Leonardo, all'interno del vano di carico del Discovery.
Il modulo sarà estratto dal Discovery e agganciato alla stazione in modo che il personale possa essere in grado di trasferire contenuti e attrezzature in modo estremamente rapido ed efficiente.
Auguriamo alla missione un completo successo attendendo, se sarà possibile, di ammirare i loro passaggi serali sopra le nostre teste mentre saranno agganciati alla ISS!
Discovery : STS-128 - countdown
venerdì 28 agosto 2009
Serate Antares in Osservatorio : Sabato 29 Agosto
Cogliamo nuovamente l'occasione per ringraziare il Sig. Rino Melandri, patron della DIEMME di Lugo, che ci ha fatto realizzare il sogno di 10 anni fà, ovvero l'auspicio espresso durante l'inaugurazione di Monte Romano di poter dotare la specola di uno strumento di ragguardevole dimensione e professionalmente all'avanguardia e al passo con i tempi e che offre una migliore valorizzazione anche della particolare posizione panoramica e delle condizioni del cielo disponibili.
INVITIAMO TUTTI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO O CHE PARTECIPERANNO ALLE NOSTRE SERATE DI INVIARCI I PROPRI COMMENTI. SARANNO OGGETTO DI ATTENZIONE PER MIGLIORARE ULTERIORMENTE I NOSTRI MOMENTI DI INCONTRO.
proporzioni "geometriche" del telescopio :-)
Raffronto tra lo storico Marcon-Bartolotti e il nuovo Marcon-DIEMME
mercoledì 26 agosto 2009
Discovery : lancio rinviato a Venerdì
Restiamo in attesa degli sviluppi, come al solito, confidando che non si debbano registrare ritardi sui piani di missione che già sono stati pesantemente aggravati dal tristemente famoso incidente dello shuttle disintegratosi al rientro in atmosfera.
E' una nota sempre triste da rammentare ma che dovrebbe anche farci notare quanto sia difficile e rischioso realizzare queste imprese mentre la routine quotidiana ce le fa apparire come prassi consolidate.
...forse se dovessimo svolgerle noi le terremmo in diversa considerazione?
Pensate anche ai mesi o agli anni di preparazione che svolgono gli astronauti di ogni missione. Tutto deve quadrare alla perfezione e anche gli imprevisti devono essere ovviati con qualche alternativa per non mandare a monte la missione prevista alla quale, in genere, è sempre collegata a doppio filo una successiva o più di una...
Non dimentichiamoci... intanto l'attuale finestra di lancio si richiude il 31 agosto, con la possibilita' di un lancio il primo e il 2 settembre, ma riducendo la durata attuale di 13 giorni della missione, il che e' un'ipotesi da escludere.
Secondo un portavoce della Nasa, se l'agenzia spaziale dovra' rinunciare a lanciare la navetta entro il 31 agosto, la prossima finestra si aprira' il 17 ottobre mentre non è possibile stabilire quando si potrà ritentare il lancio.
martedì 25 agosto 2009
Shuttle Discovery : partenza rimandata a domani
È stato quindi rinviato di ventiquattro ore il lancio della navicella spaziale e il nuovo tentativo è stato prospettato per domani, Mercoledì 26 Agosto alle 01:10 del mattino in Florida, le 7.10 in Italia.
Lo shuttle, con sette astronauti a bordo, trasporterà equipaggiamento e rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale "Alpha".
All'interno del vano di carico dello shuttle è contenuto il "Leonardo", ovvero il Multi-Purpose Logistics Module (MPLM), che sarà installato in via provvisoria alla stazione.
Il modulo fornirà attrezzature scientifiche, scaffalature e stoccaggio, un congelatore per conservare i campioni delle ricerche e un nuovo vano di riposo.
I 13 giorni di missione prevedono tre passeggiate spaziali per sostituire gli esperimenti al di fuori del laboratorio europeo Columbus dell'Agenzia spaziale e installare un nuovo serbatoio deposito di ammoniaca e recuperare quella già utilizzata. L'ammoniaca è utilizzata per trasmettere il calore in eccesso dall'interno della stazione verso i radiatori situati al di fuori.
Discovery inoltre trasporterà un nuovo membro dell'equipaggio e ne riporterà un altro a Terra dopo quasi due mesi trascorsi a bordo della stazione spaziale.
La finestra di lancio si chiuderà il 30 agosto.
mercoledì 19 agosto 2009
Là dove nessun uomo è mai stato prima...
Si dice che la Terra sia la culla dell'umanità, ma non si può rimanere nella culla per sempre. (K. Tsiolkovsky)
martedì 18 agosto 2009
Luna di Ferragosto: mosaico al fuoco Cassegrain
Appuntamento al 29 per la prossima Serata Pubblica all'Osservatorio di Monteromano!
MAXI è acceso e funziona bene
MAXI, acronimo di Monitor of All-sky X-ray Image, è uno scanner ai raggi X per osservare continuamente tutto il cielo. E' uno strumento di costruzione giapponese, che è stato installato sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in seguito alla missione STS-127 (seconda metà di luglio 2009). E' costituito da due rivelatori operanti nella banda dei raggi X: la Solid-State Camera (SSC) raccoglie fotoni con energia tra 0.5 e 10 keV, mentre la Gas Slit Camera (GSC) funziona tra 2 e 30 keV. E' in grado effettuare un'osservazione di tutto il cielo (all-sky survey) in circa 3 ore, cioè due orbite della ISS. Lo scorso 13 agosto è stato acceso e ieri ha effettuato la prima osservazione (prima luce), dando ottimi risultati (si veda anche il sito al RIKEN).
Questo inizio fa ben sperare per la prosecuzione del monitoraggio del cielo in questa banda energetica. Infatti, prima di MAXI, il monitoraggio avveniva grazie a due satelliti: Rossi X-ray Timing Explorer (RXTE), lanciato nel 1995 e Swift, che grazie al largo campo del rivelatore BAT può eseguire un monitoraggio nella banda dei raggi X tra 15 e 200 keV. Tuttavia, RXTE inizia a dare segni di cedimento (tanto è che ne è previsto lo spegnimento) e Swift ha come obiettivo primario l'osservazione dei GRB (cosa che esegue in modo straordinario). Per cui, con lo spegnimento di RXTE si sarebbe creata una lacuna notevole nelle possibilità di monitorare il cielo ai raggi X. Oggi, grazie a MAXI, sembra che questa carenza non ci sarà e non c'è che da augurarsi che questo strumento abbia altrettanto successo di RXTE. I presupposti ci sono.
Meteore che passione! Dopo le Perseidi, cominciamo a pensare alle Leonidi
Grazie agli studi analitici ed indipendenti di David Asher, Esko Lyytinen & Marků Nissinen, Mikhail Maslov, e Jérémie Vaubaillon sembra che la notte tra il 17 e il 18 novembre vedrà l'incontro tra atmosfera terrestre ed alcuni "nastri di polvere" della cometa Temple Tuttle. I calcoli indicano che incontreremo i detriti della cometa rilasciati nel passaggio del 1466 e del 1533. Quest'ultimo passaggio, di quasi 500 anni fa, potrebbe regalarci forti emozioni: lo studio di Mikhail suggerisce uno ZHR di tutto rispetto con valori di 130-140, ma la modellazione indipendente di Jérémie suggerisce la possibilità di un eventuale tempesta di meteore, con picchi di circa 950 meteore per ora tra le 21h44m e le 21h51m UT ma con possibilità di punte brevi di circa 1000-1500 meteore per ora!
Gli orari non sono però favorevolissimi per noi, il radiante sorge proprio a ridosso di quei momenti, ma comunque c'è la possibilità di osservare i bolidi chiamati "earthgrazers", cioè gli "accarezza terra" che producono scie luminose che attraversano tutto il cielo e si verificano proprio quando il radiante è così basso. Visto che però sono prevesti altri picchi minori nella mattina del 18, vale la pena fare il "dritto" e godersi la pioggia delle Leonidi fino all'alba del 18!
lunedì 17 agosto 2009
Ferragosto all'osservatorio con stelle e pianeti
E' ancora vivo il ricordo della magnifica serata all'osservatorio di sabato sera, 15 agosto 2009, con grandissima affluenza di pubblico che ha festeggiato un cielo da manuale, con Via Lattea scolpita in cielo e Giove che brillava luminoso sulla coda del Capricorno. Tra gli ospiti anche la graditissima presenza della famiglia Melandri, grazie a cui è stato possibbile installare il magnifico telescopio Diemme, da 50 cm di diametro. Mentre sul piazzale venivano spiegate costellazioni e miti, tra una meteora e l'altra, dentro cupola l'occhio del telescopio regalava in successione immagini mozzafiato: Vega, epsilon Bootes (la Pulcherrima), M13, M92, M11, M17, la Saturn Nebula NGC 7009 e la sempre spettacolare M57, la nebulosa ad anello della Lira. Poi è stata la volta dei pianeti, Giove che presentava una Grande Macchia Rossa da manuale, bellissimo sia al guida che al fuoco cassegrain, poi Urano e Nettuno. Giove comunque lasciava senza fiato, con le sue bande colorate ondulate, gli ovali bianchi e dettagli finissimi come mai avevamo visto in precedenza.
La serata si è poi conclusa con osservazioni degli ammassi globulari M2 M15 e della galassia NGC7331 in pegaso, giusto per dare uno sguardo sugli sconfinati spazi al di là del nostro gruppo locale... Una serata da ricordare! Allego qualche immagine alcune di esse si riferiscono alla sera del 14 agosto, quando il cielo e giove hanno dato un simile spetacolo di colori ed immagini mozzafiato!
Luna (Notte del 14/8)
Saturn Nebula
Urano
Giove con satelliti (14/8)
giovedì 13 agosto 2009
E pioggia fu...
Molto bella la serata del 12 Agosto sia a Monteromano in osservatorio che dalla zona valliva, per quanto telegraficamente ricevuto dai nostri in trasferta.
Strepitoso GIOVE al telescopio che si è presentato con un bellissimo transito di satelliti galileiani dei quali si evidenziava nettamente l'ombra proiettata sul disco gioviano.
A Monteromano grande afflusso e ottimo cielo con Luna che è sorta dopo aver lasciato gridare esclamazioni per un paio di ore ai presenti che hanno potuto ammirare svariate scie di un certo rilievo. Molte le scie colorate di verde.
Non abbiamo avuto occasione di fare foto ma quella che vi alleghiamo rappresenta degnamente lo spettacolo al quale abbiamo assistito anche in Italia !
PS: ringraziamo pubblicamente di tutti i complimenti ricevuti dai presenti sia per le attività che per la struttura del nuovo telescopoio ma anche per i tantissimi complimenti rivolti al nostro BLOG che redigiamo con tanta passione proprio sperando che venga apprezzato!
Sabato prossimo si replica !
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Aggiorniamo il blog con la conferma di una splendida serata anche dalla pianura delle Oasi Vallive di Bando (FE), con una via lattea da vecchi tempi, molto spettacolare, e numerose meteore luminose tra cui un bolide di magnitudine -4 / -5 come mi ha segnalato Angelo, mentre io ero intento ad assistere le osservazioni di Giove... Il pianeta ha dato spettacolo, specialmente verso le 22:45 quando erano ben visibili sul disco le 2 ombre ravvicinate di Ganimede ed Europa: quest'ultimo ha poi iniziato il transito sul disco, bellissimo!
Magnifico il sorgere della luna dall'orizzonte, ed il nostro satellite è stato fotografato a ricordo della serata. Purtroppo non avevamo attrezzatura per fotografare i fenomeni in corso su Giove. Prossimo appuntamento in pianura il 17 con le osservazioni da Alfonsine: appuntamento ore 20:30 a Casa Monti e poi trasferimento nei cieli bui di Taglio Corelli.
Enrico+Angelo+Daniela
mercoledì 12 agosto 2009
Stelle cadenti
"San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla." (Giovanni Pascoli - X agosto)
La fantasia popolare le ha chiamate "stelle cadenti". Fortunatamente stelle non sono... quelle scie luminose che tutte le notti, ed in particolare in alcuni periodi dell'anno, si accendono in cielo, attraversandolo in ogni direzione!
Oggi siamo in grado di dare una spiegazione completa del fenomeno delle stelle cadenti. La Terra, nel suo vagabondare nello spazio attorno al Sole, incrocia di tanto in tanto delle vere e proprie "autostrade di polvere" prodotte dal periodico passaggio di alcune comete nel sistema solare interno. Quando i nuclei cometari si avvicinano al Sole, si “sciolgono” e abbandonano dietro di loro un'infinità di millimetrici granelli di polvere. Ogni anno la Terra attraversa, sempre nello stesso periodo, queste autostrade di polvere e quando la sua gravità cattura le particelle, si accendono luminose scie in cielo che si chiamano meteore.
Sono svariati gli sciami meteorici che si possono osservare durante il corso di un anno, i più importanti dei quali sono rappresentati nell'immagine a fianco. Il più conosciuto è sicuramente quello delle Perseidi, attivo dalla fine di luglio fino al 20 agosto, anche perché associato alla notte di San Lorenzo, la notte dei desideri. Il nome di questo sciame meteorico deriva dal fatto che il radiante, ovvero il punto dal quale sembrano provenire tutte le scie, è collocato all'interno della costellazione di Perseo. Per chiarire meglio il concetto di radiante, mi sono divertito a "rovinare" una bellissima foto di Fred Bruenjes, visitabile nella sua versione originale anche all'indirizzo http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap070812.html indicando le costellazioni e il punto radiante da cui "emergono" le meteore perseidi.
La cometa che origina questo sciame è la Swift-Tuttle, il cui ultimo passaggio al perielio è avvenuto nel 1992 e che ripasserà vicina al Sole nel 2126, avendo un periodo di 133 anni.
Le Perseidi sono popolarmente note come "Lacrime di San Lorenzo" in quanto il picco dello sciame avveniva anticamente il 10 agosto. Attualmente, a causa del moto di precessione dell'asse terrestre, il picco è spostato verso il 12 agosto, anche se il fascino della notte di San Lorenzo rimane: Stella, mia bella stella, desidero che…
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella.
Se vedi cadere una stella è perché stai guardando il cielo.
Se stai guardando il cielo è perché credi ancora in qualcosa… (Bob Marley – 1973)
sabato 8 agosto 2009
Serata all'osservatorio, con Luna e Giove
Poi è stata la volta di Vega, quasi abbagliante al fuoco cassegrain, prima di tuffarci tra le bande di Giove, spettacolare, e la luminosissima luna, quasi piena, che però già sul suo lato ovest regalva emozioni con crateri e montagne!
Sperando che stasera si possa replicare, nuvole permettendo, ecco alcune foto scattate in conclusione della serata! Nota: la Luna intera è un collage di 8 immagini al fuoco del rifrattore guida.
A stasera per un'altra notte di osservazioni!
venerdì 7 agosto 2009
Stelle cadenti in piena attività...
PERSEIDI IN INTENSIFICAZIONE: Il tasso orario delle "perseidi" è in costante aumento con l'avvicinarsi della Terra al flusso orbitale delle particelle residue della cometa Swift-Tuttle. Gli osservatori dell'International Meteor Organization stanno segnalando attività di circa 20 meteore per ora. La previsione è di registrare incrementi fino a 200 meteore/h nelle notti di picco ovvero 11 e 12 Agosto (massimo previsto alle 15 UT del 12 agosto).
L'astronomo della NASA Bill Cooke ha fotografato la Perseide nella foto sopra utilizzando non una, bensì due telecamere distanti 100 miglia l'una dall'altra che riprendono tutta la volta celeste.
Il sistema attraversa le linee di Stato tra Alabama e Georgia e gli ha permesso di triangolare la meteora misurandone posizione e velocità. "E' risultata una velocità di circa 58,8 km / s (211.680 km/h !) e che l'oggetto si è disintegrato tra 111 e 86 km sopra la superficie della Terra", ha spiegato.
Fortunatamente, la prossima settimana, nei giorni di massima attività della pioggia di meteore avrà ridotto la sua luminosità di circa il 55%. E' ancora un'intensità di luce ragguardevole ma non sufficiente a rovinare del tutto lo spettacolo pertanto... occhio al cielo !!!
giovedì 6 agosto 2009
Storie di Astronomi: Jocelyn Bell, i piccoli omini verdi e la scoperta delle Pulsar
Il 6 agosto del 1967, poco più di 40 anni fa, il mondo veniva alla conoscenza di misteriosi impulsi radio, così deboli e strani che nessuno era mai stato in grado di ascoltare. La loro frequenza, così rapida era difficile, inizialmente, da spiegare con dei processi fisici e naturali, tanto che qualcuno pensò pure ad un'origine extraterreste.... ma non erano gli omini verdi, ma la scoperta di un nuovo tipo di stelle che ha aperto gli orizzonti della fisica e della astronomia del XX secolo: le Pulsar!
Ritorniamo allora a 42 anni fa, il 6 agosto 1967 quando Susan Jocelyn Bell Burnell, nata a Belfast il 15 luglio 1943 (e per questa scoperta considerata una delle figure fondamentali dell'astronomia del 20 secolo) individuò le emissioni radio delle Pulsar, acronimo delle parole inglesi Pulsating Star = Pulsar, cioè stelle di neutroni residuo dei processi finali della vita di stelle massicce.
La scoperta
Nella tarda estate di quell'anno a Cambridge, Jocelyn scoprì, nei chilometri di strisce di carta che il radio telescopio del Mullard Observatory registrava, strane piccole oscillazioni comparse il 6 agosto e che si ripetevano alla stessa ora siderale. C'è da dire che l'osservatorio era diverso dai classici radiotelescopi parabolici, era una struttura a pali e fili, molto grande, e in grado di osservare una piccola porzione di cielo, intorno al meridiano.
La sua grandezza aveva costretto a sacrificare la mobilità, e quindi si poteva "ascoltare" solo quella porzione di cielo che transitava intorno al meridiano, una sorta di "leviatiano" delle onde radio, ricordando il telescopio di Lord Rosse del secolo precedente.
Ritornando al segnale, questo era di aspetto diverso da quelli dovuti alla scintillazione o interferenze terrestri. "Formavano un profilo a gobbetta della lunghezza di circa un centimetro, corrispondente ad un minuto di tempo". Insieme al suo professore Antony Hewish iniziarono un'assidua sorveglianza, ma dopo un mese il segnale continuava a non apparire. Hewish concluse che doveva trattarsi di qualche interferenza, ma Jocelyn non era del tutto convinta. Proseguì la sorveglianza e continuò ogni sera a recarsi all'osservatorio ed a rimanere in attesa. Solo verso la fine di novembre la gobbetta riapparve, ovviamente l'unica sera che l'assidua Jocelyn aveva saltato! Hewish venne immediatamente avvertito, il segnale misterioso era comunque riapparso!
Erano impulsi brevissimi che si ripetevano ad intervalli regolari di un secondo....il primo pensiero del professore fu che qualcuno dalla terra li stesse trasmettendo, forse astronomi, visto che il segnale aveva un tempo di ritorno siderale. Erano infatti impulsi di così breve durata che non potevano provenire da strutture come galassie o le classiche stelle, perchè troppo estese e quindi non in grado di produrre un simile segnale che poteva essere generato da un qualcosa dalle dimensioni inferiori al secondo luce! Ma un rapido controllo negli ambienti astronomici britannici escluse subito l'ipotesi di un segnale artificiale dalla terra. Non venne però scartata l'idea del segnale artificiale e così qualcuno azzardò l'ipotesi di esseri intelligenti che stavano inviando messaggi dal pianeta di qualche stella. Si parlò di piccoli omini verdi. E da qui, il nome originale dell'oggetto fu "LGM" (Little Green Men, piccoli omini verdi in inglese). La notizia filtrò negli ambienti giornalistici e per qualche mese in tutto il mondo si parlò degli omini verdi. Intanto la Jocelyn e Hewish erano riusciti a registrare la struttura del segnale, rallentando la velocità della carta durante una osservazione in tempo reale, e ora il tracciato era più facile da analizzare.
Dopo molte speculazioni, una spiegazione veritiera fu trovata in una stella di neutroni, un oggetto fino ad allora solo ipotizzato da due astronomi Baade e Zwicky nel 1934, e in quegli anni oggetto di studi del nostro astronomo fiorentino, il Prof. Pacini. In realtà la misteriosa radiosorgente altro non era che il "cuore" della nebulosa del Granchio, cioè M1 nella costellazione del Toro, il residuo di una esplosione di una supernova esplosa nel lontano 1054 d.C. dove la stella di neutroni ne rappresenta il nucleo collassato finale.
Stelle di neutroni
Apriamo una piccola parentesi. Una stella di neutroni è uno dei possibili stadi finali dell'evoluzione stellare.
Come muore una stella? Il destino di una stella è già scritto nella sua massa. A seconda di quanta materia sia a disposizione la vita di una stella può essere molto diversa: più massa significa che serve maggiore energia per contrastare il collasso gravitazionale. Quindi più le stelle sono massicce, più la loro vita sarà breve, essendo queste strutture impegnate a "bruciare" alacremente il combustibile per evitare il collasso. Stelle "piccole" invece possono permettersi il lusso di consumare con parsimonia il loro carburante, godendo di una lunga e tranquilla vita. Ad esempio una stella massiccia può vivere "solo" qualche milione d'anni, mentre le nane rosse possono vantare "esistenze" di decine di miliardi di anni. La massa finale della stella sarà poi quella che deciderà la fine ultima degli astri: piccola massa, e cioè fino al massimo 1,4 volte quella del sole, vuol dire che il nucleo stellare si trasformerà in una nana bianca. Finite le reazioni nucleari la forza di gravità schiaccerà gli atomi della stella, e il nucleo cadrà in uno stato degenere, con solo la repulsione tra i protoni ad impedire un ulteriore schiacciamento. Il nucleo si ridurrà a diametri paragonabili a quelli della Terra.
Se invece la massa sarà compresa fra 1,4 masse solari fino ad un valore di 2-3 volte quella del Sole allora la forza di gravità schiaccerà ulteriormente il nucleo, superando la pressione di degenerazione protonica, e impastando la materia della stella in un "brodo di neutroni". Il nucleo sarà ridotto a pochi chilometri di diametro (una decina o poco di più) e la stella di neutroni avrà una densità enorme. Giusto per fare un esempio una zolletta di 1 cm3 di stella di neutroni può pesare quasi mezzo miliardo di tonnellate! Le stelle di neutroni possiedono un campo magnetico elevatissimo. A causa dell'altissima densità e delle piccole dimensioni, una stella di neutroni possiede un campo gravitazionale superficiale cento miliardi (10e11) di volte più intenso di quello della Terra. Una delle misure di un campo gravitazionale è la sua velocità di fuga, cioè la velocità che un oggetto deve avere per potergli sfuggire. Sulla superficie terrestre essa vale 11 km/s, mentre per una stella di neutroni si aggira intorno ai 100.000 km/s, cioè un terzo della velocità della luce. Con il collasso a dimensioni così minuscole, le stelle possiedono una rotazione elevatissima. La maggior parte delle stelle di neutroni ruota con periodi da 1 a 30 secondi, ma esistono alcune che arrivano a pochi millesimi di secondo.
Oltre le 3 masse solari il collasso gravitazionale diventa inarrestabile, e il nucleo stellare si trasforma in un buco nero.
La caparbietà di Jocelyn le aveva permesso di scoprire la prima pulsar, e quegli impulsi che si ripetevano ad intervalli regolari possono essere oggi così spiegati, semplificando al massimo la loro fisica: a causa del loro intenso campo magnetico le pulsar emettono dai poli un fascio di onde elettromagnetiche soprattutto alle lunghezze d'onda radio, che se punta nella nostra direzione viene visualizzato una volta per ogni rotazione della stella di neutroni, rendendo così il suo comportamento simile a quello di un faro. La scoperta delle pulsar ha quindi confermato l'esistenza di stati della materia prima solo ipotizzati, appunto la stella di neutroni, superdensi e impossibili da riprodurre in laboratorio a causa delle alte energie necessarie, gravitazionali e non. Questo tipo di oggetto è l'unico in cui è possibile osservare il comportamento della materia a queste densità nuclearii, anche se solo indirettamente. Inoltre, le pulsar di periodo intorno al millisecondo hanno consentito un nuovo test della relatività generale in condizioni di forti campi gravitazionali. Sempre grazie alle pulsar, è stata possibile la prima scoperta di un pianeta extrasolare, e questo ci riporta all'idea degli omini verdi iniziale.... magari con il progresso della scienza saremo mai in grado di capire se siamo o meno, davvero soli in questo universo...? (ps "sarebbe uno spreco di spazio" no? Come recita la frase di Contact, il film che parla del famoso libro di Carl Sagan)
Epilogo
Per questa scoperta fu assegnato nel 1974 a Hewish il premio Nobel per la Fisica, che senza dubbio ebbe un ruolo determinante, ma altrettanto indubbiamente la scoperta fu merito di Jocelyn della sua esperienza e perseveranza. E' sicuramente un nobel incompleto ed anche una figura emblematica come Fred Hoyle si lamentò pubblicamente della scelta della commissione del Nobel.
Nel 1977 un trattato sulle pulsar venne a lei dedicato: a "Jocelyn Bell, senza la cui intuizione e perseveranza potremmo non aver ancora avuto il piacere di studiare le pulsar"
Nonostante non abbia potuto condividere il Premio Nobel con Hewish per la sua scoperta, è stata premiata da molte altre organizzazioni.
Attualmente è professore in visita alla Oxford University
Segnaliamo da leggere il bellissimo libro del Prof. Piero Tempesti: Pulsar, edito da Biroma editore
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mercoledì 5 agosto 2009
Gli eterni pensieri del Cielo!
Dalla trasmissione radiofonica “Con Parole Mie” di Umberto Broccoli.
“Le stelle…; quante dispute sulle stelle; quante parole sulle stelle; quante conversazioni sulle stelle.
Gli infiniti pensieri del Cielo.
Quanti sogni sulle stelle L’uomo antico vedeva il Cielo carico di storie. L’uomo antico vedeva le storie, si, vedeva materialmente le storie: Orione, l’Orsa Maggiore, il Leone, il Cancro. Il Cielo come una foresta della fantasia nella quale andavano cacciando esseri fantastici, tratteggiati in punti luminosi.
Che piacere riscoprire le forme punteggiate dalle stelle! Magari insieme, magari ad agosto, magari sulla spiaggia. Magari nel corso di una notte nella quale una Luna crescente, una falcettina piccola piccola, attorno alle 23 sparisce nel mare. Come accadeva nelle notti d’agosto d’altri tempi, di quarant’anni fa, quando la notte non era scappata via, al largo, rincorsa dalle luci artificiali di un’estate illuminata della corrente elettrica. Una notte bombardata da locali notturni, bar notturni, divertimenti notturni, che di notturno hanno solamente l’aggettivo, perché in comune, quei divertimenti, friggono di migliaia di watt sparati forte e in grado di far impallidire le facce di chi si vuole divertire a tutti i costi e capace di far fuggire via, lontano, anche la notte e anche le stelle. Ambedue sbiadite da quella illuminazione innaturale.
Ecco, in questi casi quando la luce dell’uomo annulla le luci del Cielo è bene di tentare di lasciare l’una, la luce dell’uomo, e recuperare le altre. Non è difficile, basta abbandonare quel lungomare fluorescente di raggi innaturali e andare dietro, verso la campagna, verso le colline, lontane, lontano da quel Cielo inquinato dal mare della corrente elettrica.
Basta o basterebbe salire in collina, magari sempre d’estate, magari sempre d’agosto.
E su quel Cielo torneranno ad essere disegnati gli enigmi delle figure di punti luminosi, perché il blu tornerà ad essere blu e le stelle si riaffacceranno discrete, superato lo shock del mare elettrico di corrente.
E vedrai la differenza.
Sotto, lontano, lo scintillio finto del divertimento, sopra, in Cielo, gli eterni pensieri. Gli eterni pensieri del Cielo.
Inevitabilmente ti ricongiungerai a quei pensieri, alle stelle; e quei watt fluorescenti in riva al mare sembreranno un insulto ad Orione, all’Orsa Maggiore, all’Orsa Minore…”
Potenza delle parole! Ascoltandole, recitate dal bravissimo Umberto Broccoli, erano talmente evocative che “respiravo” l’aria di Monteromano! Condivido tutto!!
So di essere mortale, creatura di un giorno
ma quando indago i costanti e avvolgenti movimenti circolari delle stelle
non sfioro più con i piedi la terra
ma accanto a Zeus stesso mi nutro di ambrosia, cibo degli dei. – Tolomeo
Post Scriptum
Se qualcuno ha già qualcosa da ridire su quanto scritto sopra, concludeva Broccoli:
“Per carità, è evidente: non rinnego la forza della luce artificiale delle lampadine, non immagino la nostra vita quotidiana illuminata dalla fiammella di una candela. Ma, mi scuserete, se non mi dispiacerebbe pensare ad un uomo in grado di guardare alle stelle, di tanto in tanto. Un uomo in grado di distinguere la forma del Carro fatto di stelle con la curiosità di trovare fra quelle la stella polare. Con quella, l’uomo di ieri si orientava per non rischiare di perdersi. Oggi, oggi l’uomo non ha più bisogno di stelle per farsi guidare; le ha sostituite con altri tipi di stelle, felice di sbagliare da solo.”
Condivido anche questo!
martedì 4 agosto 2009
CALICI DI STELLE alla Torre di Oriolo (Faenza)
Saremo quindi là ad aspettarvi con il nostro spazio proprio sotto alla Torre cercando e sperando di avere sufficiente visuale per mostrare le costellazioni e puntare con i nostri strumenti portatili quanto il cielo stellato avrà bontà di riservarci.
Speriamo che sia anche occasione per raccogliere contributi a favore della nostra associazione e del nostro osservatorio visto che qualche risorsa finanziaria in più comincia ad essere auspicabile per cercare di sistemare alcune cose e migliorare l'accoglienza dei sempre più numerosi visitatori.
Sarà in nostra compagnia anche METEOROMAGNA.com per il secondo anno data la particolare approvazione riscossa dal pubblico nella passata edizione. Come da prassi consolidata avrà il proprio stand al nostro fianco per incontrare il pubblico che la segue quotidianamente su internet, sui quotidiani e nei vari appuntamenti sulla TV locale.
A questo punto vi aspettiamo numerosi !
domenica 2 agosto 2009
1° agosto in osservatorio : Sereno con LUNA a giorno
NOTA IMPORTANTE PER IL PUBBLICO: Continuano a presentarsi in Osservatorio persone NON ATTREZZATE alle possibili temperature o condizioni ambientali notevolmente diverse rispetto a quelle presenti a fondo valle o ancor più in pianura. Ribadiamo l'invito ad avere sempre con sè di che coprirsi (a ridurre l'abbigliamento si fa sempre a tempo!) sia per temperature che si abbassano sia per il vento che normalmente è presente in modo più o meno marcato !
Situazione quindi ideale per intrattenere il pubblico intervenuto decisamente numeroso: la stima è di circa 150-160 persone sia per l'effettivo affollamento dell'area dell'osservatorio, sia per la quantità di auto che erano parcheggiate un pò ovunque.
AVVISO: Sono graditi commenti e resoconti da parte del pubblico pertanto vi invitiamo a inviarceli o a pubblicarli come "commenti" usando l'apposita funzione che trovate al termine di ogni "post" (articolo) del blog!!!
La LUNA ovviamente ha preteso di essere regina indiscussa della serata e sempre e comunque al centro dell'attenzione in virtù della notevole luce riflessa che la rendeva un vero e proprio impianto di "illuNinazione" tanto da proiettare le ombre dei presenti.
Regina ovviamente delle osservazioni al telescopio ma non necessariamente unica ad essere oggetto delle nostre attenzioni.
Come al solito, anche i rudimenti dell'orientamento e del riconoscimento delle costellazioni sono stati trasmessi ai presenti agevolando non poco il lavoro dei nostri divulgatori con l'impianto audio e il microfono nonchè gli immancabili puntatori laser che proiettano il raggio verde ben visibile a tutti fungendo da bacchetta.
E sempre come da prassi consolidata, anche in sala panoramica era attivo il simulatore del cielo e il video-proiettore con la guida esperta dei nostri divulgatori per spiegare e approfondire quanto era stato spiegato più o meno sommariamente durante gli altri momenti della passeggiata tra le stelle.
Terminata l'osservazione della Luna è stato il momento di GIOVE che nel frattempo era sorto ad Est e si era elevato in cielo raggiungendo un'altezza adeguata a poterlo puntare con gli strumenti senza subire eccessivamente la turbolenza dell'atmosfera.
sabato 1 agosto 2009
Eventi del mese - Agosto 2009
Luna
6 agosto: Luna piena (ore 02e54 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 4o1.828 km
Dimensione apparente della Luna: 29'45"
13 agosto: ultimo quarto di Luna (ore 20e55 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 380.026 km
Dimensione apparente della Luna: 31'51"
20 agosto: Luna nuova (ore 12e01 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 355.901 km
27 agosto: primo quarto di Luna (ore 13e41 tempo locale)
Distanza Terra-Luna: 397.703 km
Dimensione apparente della Luna: 30'13"
Piogge meteoriche
12 agosto: Perseidi
Corpo progenitore: cometa Swift-Tuttle
Date attive: 23 luglio - 20 agosto
ZHR massimo: oltre 45 meteore/ora
Illuminazione lunare: 59%, quindi piuttosto fastidiosa, dal momento che la Luna che sorge alle 22e47 (tempo locale) e tramonta alle ore 14e09 del 13 agosto (tempo locale) nella vicina costellazione dell’Ariete. Il radiante (vedere immagine a fianco) sorge verso le ore 20, ma fino alle 23 è piuttosto basso.
"L'anima è piena di stelle cadenti!" - Victor Hugo
"Quale per li seren tranquilli e puri
discorre ad ora ad or subito foco,
movendo li occhi che stavan sicuri,
e pare stella che tramuti loco,
se non che da la parte ond'e' s'accende
nulla sen perde, ed esso dura poco..." - Dante Alighieri - Paradiso Canto XV
Pianeti
Mercurio è stella della sera per tutto il mese. Pur allontanandosi dal Sole (raggiunge la massima elongazione est il 24 agosto, 27 gradi a sinistra della nostra stella) non è facile da osservare, dal momento che l’eclittica si va sempre più “stendendo” verso ovest. Anche le congiunzioni con Regolo (2 agosto) e con Saturno (17 agosto) sono decisamente difficili da osservare poco sopra l’orizzonte in un cielo ancora chiaro.
Venere è visibile per tutto il mese come “stella del mattino. Pur avvicinandosi al Sole non è difficile osservarlo (magnitudine attorno a -4) prima dell’alba ad est perché, al contrario di quanto succede a Mercurio, ad est l’eclittica si va sempre più verticalizzando.
Marte si allontana lentamente dal Sole ma fine mese è già in grado di sorgere prima delle due di notte. Il disco aumenta e raggiunge i 6 secondi d’arco; facilmente rintracciabile ad occhio nudo con magnitudine +1 nella costellazione del Toro.
Giove è la star del mese di agosto. Domina incontrastato per tutta la notte nella costellazione del Capricorno (magnitudine sempre superiore a -2,8 con un diametro angolare che sfiora i 50 secondi d’arco). Il 14 agosto si viene a trovare all’opposizione, ad appena 600 milioni di chilometri dalla Terra...
Saturno ha ormai dato il meglio di sé. E’ sempre meno visibile dopo il tramonto del Sole; a metà mese tramonta poco più di un’ora dopo la nostra stella.
Urano già ad inizio mese sorge ad est-sudest prima della mezzanotte nella costellazione dei Pesci al confine con l’Acquario, per cui sarà visibile l’intera notte a fine mese con una magnitudine al limite della visibilità ad occhio nudo (+5,7).
Nettuno per tutto il mese continua ad essere nelle vicinanze di Giove, condividendone le condizioni di visibilità. Il 17 agosto è all’opposizione. In quel periodo brilla di magnitudine +7,8 nella costellazione del Capricorno a meno di 3 gradi e mezzo da Giove; a differenza di Giove, però, il suo dischetto azzurro è appena un ventesimo di quello del gigante gassoso trovandosi alla distanza di 4,35 miliardi di chilometri!
Altri fenomeni
6 agosto: eclisse parziale di Luna; il nostro satellite (naturalmente con fase al 100%) viene appena “accarezzato” dalla penombra della Terra (vedere immagine prodotta con StarryNight) per cui la diminuzione di luminosità è di appena mezza magnitudine. Vedere anche: http://eclipse.gsfc.nasa.gov/OH/OHfigures/OH2009-Fig07.pdf
6-7 agosto: durante tutta la notte congiunzione Luna-Giove-Nettuno, un paio di gradi a nord della stella Deneb Algiedi, la coda del Capricorno.
16 agosto: congiunzione Luna-Marte; una Luna calante (fase al 24%) si viene a trovare meno di 3 gradi più a nord del pianeta rosso che giace praticamente sull’eclittica.
18 agosto: bella configurazione ad est quando inizia ad albeggiare (verso le ore 05). Congiunzione fra una sottile falce calante della Luna (fase al 7%) e un brillantissimo Venere (magnitudine -4), il tutto abbellito dalla contemporanea vicinanza di Marte, Capella, Aldebaran, Betelgeuse, Rigel, Procione, Castore e Polluce.
Attività Antares
1 agosto
Serata pubblica all'Osservatorio di Monteromano
La Luna ed i suoi crateri
8 agosto
Serata pubblica all'Osservatorio di Monteromano
Il Cielo d'Estate e le meteore
10 agosto
Torre di Oriolo - FAENZA
Calici di Stelle
12 agosto
(DOPPIO APPUNTAMENTO)
Uscita all'Oasi di Bando (FE)
Osservazioni e meteore Perseidi
Serata pubblica all'Osservatorio di MOnteromano
Perseidi : la pioggia di stelle
15 agosto
Serata pubblica all'Osservatorio di Monteromano
Ferragosto tra le Stelle
29 agosto
Serata pubblica all'Osservatorio di Monteromano
Luna e Giove danno spettacolo
By Daniela e Angelo